venerdì 30 novembre 2012


ROMA : SI AL CONDIZIONAMENTO FISICO PER GLI SPECIALISTI TECNICI DI MARE. VITTORIA CONSAP !!!!

L'Amministrazione da ragione alla rivendicazione portata avanti dalla Consap ed in particolare dal Coordinatore Nazionale della Consulta Sommozzatori e Squadre Nautiche, Giuseppe Carriera.
Era stato segnalato da questa O.S. che presso la Divisione Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico settore specialità, della Questura di Roma non veniva rispettatto il nuovo protocollo di condizionamento fisico previsto per gli specialisti tecnici di mare. Detto protocollo prevede inoltre sedute di condizionamento fisico ( attività di allenamento motorio, nuoto, corsa e palestra durante l'orario di servizio) Tale attività grazie all'incessante azione svolta dalla segreteria generale Consap è stata estesa a tutti gli specialisti della Polizia di Stato ( artificifieri, tiratori scelti, cinofili, sommozzatori ecc.). Il Dipartimento ha dato ragione alla Consap e ha disposto che anche il settore specialità della Questura di Roma si omologhi a quanto previsto a livello nazionale per tale settore.

giovedì 29 novembre 2012

RISOLUZIONE IN MATERIA PENSIONISTICA APPROVATA DAL SENATO.



La Commissione, in relazione all’affare assegnato sul sistema pensionistico militare,

premesso che:

l’art. 24, comma 18, del decreto-legge n. 201/2011 (c.d. “DecretoSalva Italia”) prevede l’emanazione - entro il 31 ottobre 2012 - di un regolamento (d.P.R.), su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, tra l’altro, per gli appartenenti al Comparto “Sicurezza-Difesa” e dei Vigili del fuoco, “allo scopo di assicurare un processo di incremento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento” armonizzandoli con quelli generali introdotti dalla manovra economica in questione per le altre categorie di personale, tenendo conto delle obiettive peculiarità ed esigenze dei settori di attività nonché dei rispettivi ordinamenti;

l'articolo 19 della legge n. 183 del 2010 riconosce, anche ai fini della tutela economica, pensionistica e previdenziale, “la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad essi appartenente in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti”;

il Senato della Repubblica, con l’approvazione dell’Ordine del giornoG1 in data 24 maggio 2012, ha impegnato il Governo, con il parere favorevole del relativo rappresentante (Ministro del lavoro e delle politiche sociali):
1) a prevedere, nell'ambito del regolamento di armonizzazione, norme di tutela delle specificità del personale del comparto sicurezza e difesa e del comparto vigili del fuoco esclusivamente con riguardo al solo allungamento dell'età per il conseguimento della pensione di vecchiaia e di anzianità in relazione ai diritti quesiti e al previgente ordinamento;
2) a procedere, prima dell'adozione del regolamento di cui al punto 1, ad un incontro con i sindacati più rappresentativi e con il Cocer;
3) ad avviare forme pensionistiche complementari, salvaguardando il personale attualmente in servizio già assoggettato al cosiddetto sistema contributivo puro, nei medesimi termini previsti per il personale del comparto Stato, nel rispetto dei vincoli del bilancio pubblico;
4) ad avviare, dopo l'emanazione del regolamento in questione, con il coinvolgimento di tutte le amministrazioni interessate, un tavolo di concertazione al fine di definire un complessivo progetto di riordino dei ruoli e delle carriere del personale del comparto sicurezza e difesa e del comparto dei vigili del fuoco;

nella seduta del 26 ottobre scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, lo schema di provvedimento in parola, inviato al Consiglio di Stato per l’acquisizione del relativo parere, che, alla luce di quanto riferito dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero,presso le Commissioni riunite I, IV e XI della Camera dei deputati, prevede, per il personale del Comparto “Sicurezza-Difesa”:
1)  la salvaguardia del diritto alla pensione secondo i vigenti requisiti anagrafici/contributivi per il personale che li matura entro il 31 dicembre 2012, ivi compresa l’applicazione delle cc.dd. “finestre mobili” (eventuale prolungamento di 1 anno della permanenza in servizio);
2)  a decorrere dal 1° gennaio 2013:
-         la conferma dell’applicazione della disciplina degli adeguamenti alla speranza di vita a tutti i requisiti anagrafici previsti dal regolamento per l’accesso al pensionamento, attraverso le diverse modalità ivi stabilite, nonché al requisito contributivo indipendentemente dall’età anagrafica;
-         un progressivo innalzamento dei requisiti anagrafici per il conseguimento della pensione di vecchiaia (a regime, dal 1° gennaio 2018, da un minimo di 63 anni - fatta eccezione per i ruoli subdirettivi, per il quale è previsto 62 anni - a un massimo di 66 anni e 7 mesi);
-         l’accesso alla pensione anticipata con un’anzianità contributiva minima di 42 anni e tre mesi o, in alternativa, al maturare del doppio requisito (cc.dd. “quote”) anagrafico e contributivo che si incrementa nel corso del periodo transitorio (partendo da un’età minima di 58 anni) fino a raggiungere quota 99 (59 anni di età e 40 di contributi) a regime dal 2019;
-         l’applicazione di una riduzione percentuale sulla quota retributiva del trattamento di quiescenza maturato fino al 31 dicembre 2011, nella misura di 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto a 58 anni (fino al 31 dicembre 2018) e 59 anni (a decorrere dal 1° gennaio 2019) e di 2 punti oltre i due anni di anticipo;

nel corso nella citata seduta del 26 ottobre u.s., il Consiglio dei Ministri, in parziale accoglimento dell’impegno assunto con l’approvazione del predetto Ordine del giorno G1, ha deciso di eliminare dal testo proposto due interventi penalizzanti per il personale del Comparto in materia di riduzione degli incrementi figurativi dell’anzianità di servizio e di ausiliaria, come riferito dallo stesso Ministro Fornero nel corso della citata audizione;

considerato, tuttavia, che:

il testo licenziato dal Consiglio dei Ministri non tiene conto di alcuni aspetti del citato Ordine del giorno, nel quale si evidenzia, tra l’altro, che il richiamato principio di specificità ha lo scopo precipuo di garantire la condizione peculiare del personale militare, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sottoposto a condizioni di impiego operativo altamente rischioso e che presuppone il costante possesso di particolari idoneità psico-fisiche, per cui le relative norme di settore prevedono un collocamento a riposo d’ufficio a un’età anticipata rispetto al restante pubblico impiego per esigenze del peculiare servizio;
lo stesso Ministro del lavoro, nel corso della richiamata audizione, ha affermato che “l’armonizzazione nei requisiti di accesso debba tenere conto della specificità”;
le recenti disposizioni recate dall’articolo 14, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, in tema di riduzione delle facoltà assunzionali delle Forze di polizia, contribuiranno all’innalzamento dell’età media del personale, con conseguenti difficoltà di mantenimento degli attuali elevati livelli di efficienza delle relative Amministrazioni;

impegna il Governo a:

1)  eliminare le previsioni in tema di penalizzazioni, prevedendo, in subordine, una soglia di età per l’applicazione delle riduzioni percentuali proporzionalmente più bassa in rapporto ai nuovi limiti di età per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Sul punto, occorre infatti rilevare che analoga penalizzazione è prevista dall’art. 24, comma 10, del decreto-legge n. 201/2011, per i restanti lavoratori dipendenti (pubblici e privati), nel caso di pensione anticipata, a un’età inferiore a 62 anni ovvero 5 anni prima del collocamento a riposo all’età di 67 anni (così stabilita a regime dal 2021). Pertanto, la fissazione delle cc.dd. “penalizzazioni” all’età di 59 anni, a fronte di un limite di età per la pensione di vecchiaia, per il personale dei ruoli subdirettivi del Comparto, di 62 anni, determinerebbe, per questi ultimi, un’ingiustificata disparità di trattamento, a dispetto del recente riconoscimento normativo del principio di specificità.
2)  prevedere espressamente - in linea con la disposizione contenuta nell’art. 6, comma 2-quater, del decreto-legge n. 216/2011 - la non applicazione delle citate penalizzazioni ai lavoratori che maturino 42 anni di servizio effettivo entro il 31 dicembre 2017, in modo da evitare disparità di trattamento rispetto al restante personale pubblico;
3)  prevedere, nel periodo transitorio (fino al 2018), la possibilità di essere collocati in pensione a 55 anni di età anziché a 58 anni nel sistema delle cc.dd. “quote”, per evitare il repentino innalzamento di 5 anni dell’età minima per andare in pensione;
4)  promuovere la celere attivazione della previdenza complementare di Comparto, attingendo, a tal fine, anche ai risparmi di spesa derivanti dal regolamento in rassegna, con specifico riferimento a quelli conseguenti alla soppressione del requisito dei 53 anni anagrafici e della massima anzianità contributiva, che, di fatto, comporta un aumento repentino di circa 5 anni dell’età minima per il collocamento a riposo (da 53 a 58 anni);
5)  promuovere l’istituzione, successivamente all’emanazione del regolamento in parola, di un tavolo di concertazione al fine di definire un progetto di revisione degli ordinamenti del personale delle Forze armate e di polizia coerente e armonico con le innovazioni apportate in materia pensionistica.

SPESE SANITARIE PER INFORTUNI OCCORSI IN SERVIZIO. ASSURDA SPEREQUAZIONE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA DI STATO. LA CONSAP SOLLECITA L'INTERVENTO DEL CAPO DELLA POLIZIA.

La Consap., sempre attenta alle esigenze e ai diritti del personale TUTTO della Polizia di Stato, segnala una assurda, quanto anomala sperequazione sia tra il poliziotto e il cittadino, sia tra poliziotti di province diverse.
Un lavoratore italiano, che sul luogo di lavoro (ivi compreso in itinere) subisce un infortunio, dopo le cure necessarie al Pronto Soccorso, viene dimesso con un ulteriore referto indirizzato all’INAIL competente e, per tutta la durata della malattia, in tutta Italia, gli viene assegnato un “codice esenzione” dalla spesa del ticket sanitario su esami strumentali e quant’altro, fornito dalla ASL cui afferisce.
Un poliziotto italiano, che durante i servizio (ivi compreso in itinere), subisce un infortunio, dopo le cure necessarie al Pronto Soccorso, viene dimesso con lo stesso identico ulteriore referto indirizzato all’INAIL competente che, però, è “carta straccia” in quanto non ha un assicurazione INAIL.
Fin qui, appare tutto “normale” se non fosse per il fatto che, (solo) in base alla provincia in cui presta servizio il poliziotto, dipende se costui o colei, che ha subito traumi, malori, infortuni SUL LAVORO (od in itinere) durante un servizio di O.P., durante un inseguimento, durante una colluttazione, a difesa della sicurezza dei cittadini e della democrazia dello Stato, dovrà pagarsi le visite mediche specialistiche, piuttosto che gli esami strumentali e quant’altro, durante tutto il periodo della malattia.
Ad oggi, se il poliziotto in servizio nella provincia di Avellino subisce l’infortunio sul lavoro, è il medico di base che gli prescrive i suddetti esami e le visite, apponendo un codice esenzione (L04) sulle prescrizioni; se si ritrova a Catanzaro, piuttosto che ad Agrigento, a Torino, tutte le spese sanitarie necessarie, sono a suo carico.
A Pesaro, gli è necessario avere “la fortuna” che, durante l’infortunio abbia avuto contatto con liquidi biologici, per essere esente.
Invece, i poliziotti in servizio nella provincia di Oristano, risultano essere insieme a quelli di altre sparse e sporadiche provincie italiane, davvero i più fortunati (anche se  si dovrebbero chiamare: normali): in queste provincie, è il medico di Polizia a rilasciare al dipendente un certificato su carta intestata, in cui si dichiara (il vero!) che esso ha subito un infortunio sul lavoro, la diagnosi, la prognosi e la relativa durata dell’esenzione dal ticket che, indipendentemente dalla Regione in cui si trova, è il codice esenzione regionale per infortuni sul lavoro (comune a tutte le regioni) L 04.
Perché tutta questa differenza, e proprio sulla malattia dei poliziotti accaduta durante l’assolvimento del proprio dovere? Come mai, tanti medici di Polizia non sanno o comunque non si comportano tutti allo stesso modo? Magari solo interessandosi alla cosa attraverso i medici di base? Cosa fa la Direzione Centrale di Sanità, anziché dettare linee guida per TUTTI gli Uffici periferici afferenti, a riguardo? Cosa fanno gli Uffici di Coordinamento Sanitario anziché assicurarsi che in TUTTI gli Uffici Sanitari afferenti, medici, Infermieri e personale in genere sappiano e divulghino al poliziotto l’informazione “correttissima”, ovvero che se ha subito un trauma ed una malattia durante il servizio (od in itinere), ha diritto all’esenzione ticket (L 04) per esami e visite specifiche, per la durata della malattia?

AUDIZIONE DELLA CONSAP PRESSO LA PRIMA COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI


AUDIZIONE DELLA CONSAP PRESSO LA PRIMA COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI.

La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni) della Camera dei deputati, sta svolgendo una indagine conoscitiva sui recenti fenomeni di protesta organizzata in forma violenta in occasione di manifestazioni e sulle possibili misure di prevenzione e di contrasto di tali fenomeni.
L'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della I Commissione ha convenuto di integrare il programma dell'indagine conoscitiva con l'audizione di rappresentanti di organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e del Corpo Forestale dello Stato e di rappresentanti del COCER dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della Guardia di finanza.
Facendo seguito a quanto preannunciato per le vie brevi, Le confermo che la suddetta audizione avrà luogo giovedì 6 dicembre 2012, alle ore 14, presso la Sala del mappamondo, sita al quarto piano di Palazzo Montecitorio, con accesso da Piazza del Parlamento n. 24.

mercoledì 28 novembre 2012

NESSUN IDENTIFICATIVO SU CASCHI POLIZIOTTI


NESSUN IDENTIFICATIVO SU CASCHI POLIZIOTTI : CONSAP, RISCHI DI RITORSIONI SUGLI OPERATORI.

(Adnkronos)  Cancellieri ai sindacati Ps, nessun identificativo su caschi poliziotti. Innocenzi (Consap), rischi di ritorsioni sugli operatori
''Sull'ipotesi di introdurre norme di identificazione sui caschi dei poliziotti, il ministro ha detto che si tratta di una questione complessa, che non può essere affrontata sull'onda dell'emotività e che quindi si è deciso per il momento di soprassedere'', dice Giorgio Innocenzi, segretario generale della Consap. ''Non vanno poi dimenticati -aggiunge- i rischi legati a possibili ritorsioni e vendette nei confronti degli operatori inviati in servizio di ordine pubblico''.

La Consap ha poi rilanciato, ''chiedendo di sperimentare le microtelecamere sui caschi dei poliziotti nel corso delle manifestazioni. Una misura che noi riteniamo opportuna e che all'estero è stata provata con esito favorevole''. Sul nuovo modello generale, ''invece di ridurre i costi della politica si riducono i presidi di sicurezza. Le nuove strutture individuate per le province soppresse non potranno mai sostituire una questura in termini di organizzazione e prevenzione, con un effetto boomerang sulla sicurezza''.

domenica 25 novembre 2012


SPECIALE CONVENZIONE CON L’UNIONE PER LA DIFESA DEI CONSUMATORI

La Consap ha SIGLATO una importante convenzione con L’UDICON (UNIONE PER LA DIFESA DEI CONSUMATORI), ORGANISMO PREPOSTO ALLA TUTELA DEI DIRITTI DEI CITTADINI NELLE VESTI DI CONSUMATORI E UTENTI DI SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI.
LA TUTELA VERTE SULLA DIFESA DI ALCUNI DIRITTI LEGALMENTE RICONOSCIUTI, QUALI QUELLI ALLA SALUTE, ALLA QUALITA’ DEI PRODOTTI, ALLA SICUREZZA, ALLA CORRETTA INFORMAZIONE, ALLA TRASPARENZA, ALL’EROGAZIONE DI SERVIZI PUBBLICI EFFICIENTI.
I SERVIZI SONO INCENTRATI SU TUTELA, INFORMAZIONE, CONSULENZA E RISOLUZIONE DEI PROBLEMI NEI SETTORI : ASSICURAZIONI, BANCHE, ALIMENTAZIONE, SANITA’, CONTROLLO PREZZI E TARIFFE, SCUOLA, ENERGIA, FINANZIAMENTO, TELEFONIA, SICUREZZA STRADALE, TRASPORTI, VIAGGI E TURISMO E AMBIENTE.
La convenzione assicura IL RILASCIO A FAVORE DEGLI ISCRITTI ALLA CONSAP DELLA TESSERA GRATUITA UDICON IN QUALITA’ DI SOCIO DI DIRITTO.
Stampa e diffondi il volantino.
Allegati:
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sabato 24 novembre 2012

LA CONSAP INCONTRA IL DIRETTORE CENTRALE DELLE SPECIALITA'


LA CONSAP INCONTRA IL DIRETTORE CENTRALE DELLE SPECIALITA', PREF. SANTI GIUFFRE'

Il 21 novembre 2012 una delegazione della Consap, composta dal Segretario Generale Nazionale, Giorgio Innocenzi, dal Segretario Nazionale Vicario, Sergio Scalzo, dal Segretario Generale Regionale Consap Molise, Peppino Pica e dal Responsabile Nazionale del Settore Cinofilo Consap, Cataldo Dammacco ha incontrato presso gli uffici di via Tuscolana in Roma, il pref. Santi Giuffrè, Direttore Centrale per le Specialità P.S. e i reparti speciali della Polizia di Stato.
All'incontro, svoltosi in un clima di costruttivo confronto hanno preso parte anche il Direttore del Servizio Polizia Stradale, Vittorio Rizzi e il Direttore Servizio Reparti Speciali, Claudio Montana.
Nel corso del lungo incontro sono state affrontate le problematiche inerenti le gravi violazioni dell’Accordo Nazionale Quadro perpetrate presso il Reparto Mobile di Bari, la pessima gestione del personale, dei servizi e delle risorse attuate dal dirigente pro-tempore della Sezione Polizia Stradale di Campobasso e le gravi anomalie gestionali riscontrate presso la squadra cinofila della Questura di Bari. Il Direttore Centrale, al termine dell’incontro, ha assicurato alla Consap il proprio fattivo impegno per avviare a soluzione tutte le problematiche segnalate.

SI SPACCA LA CGIL.


NUMERI IDENTIFICATIVI PER I POLIZIOTTI : SI SPACCA LA CGIL.

La questione dei caschi identificativi per i poliziotti spacca il più grande sindacato italiano : la CGIL. La diatriba è tra due segretari confederali, Nicola Nicolosi e Serena Sorentino. Con Nicolosi c'è Gianni Ciotti, segretario provinciale del Silp di Roma che dice "si agli agenti con un casco che abbia un codice alfanumerico". Accanto alla Sorentino si schiera invece Claudio Giardullo, segretario generale del Silp che "invita a non schiacciarsi sul tema dei codici identificativi". Una vecchia storia. Un sindacato politicizzato non può fare gli interessi del personale. E, come se non bastasse, la "discussione" apre scenari allarmanti sulla brillante carriera del segretario Giardullo. Nell'articolo allegato di LIBERO viene infatti evidenziato come "dal 206esimo posto in graduatoria, con scrutinio del 27 maggio 2009 il primo dirigente in argomento è volato all'undicesimo posto, che gli è valso la nomina a questore. L'anomalia sarebbe che il punteggio essenziale alla scalata in graduatoria arriva alla quinta categoria, quella a discrezione dell'Amministrazione, cioè del vertice della Polizia. Ebbene Giardulloda 17 anni in distacco sindacale, alla categoria 5A (dove viene valutato il livello qualitativo delle funzioni svolte durante la carriera, con riguardo alla rilevanza dell'ufficio e al grado di responsabilità assunta) ha preso 7,5 punti su un massimo di 8, molto di più di capi di squadre mobili in città sensibili. Per la categoria 5B (dove si ha in considerazione, tra l'altro, la disponibilità manifestata verso le esigenze di servizio e avendo in considerazione anche il profilo della mobilità, quale risulti da tutte le sedi di servizio e gli incarichi ricoperti) il neo questore aveva ottenuto 15,35 punti su 16, pur non essendosi mai mosso da Roma. Una brutta storia sulla quale il Dipartimento della Pubblica Sicurezza farebbe bene a fare chiarezza.
Allegati:
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giovedì 22 novembre 2012

TORINO : STRAORDINARIO EMERGENTE PRESTATO E NON RETRIBUITO. DIFFIDA AL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA.


TORINO : STRAORDINARIO EMERGENTE PRESTATO E NON RETRIBUITO. DIFFIDA AL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA.

PostDateIconMercoledì 21 Novembre 2012 12:56 | 
La nostra Segreteria Provinciale di Torino ha rappresentato che risultano non retribuite nr. 292 ore di straordinario emergente, prestato dal personale del Commissariato Barriera Nizza in occasione della visita del Presidente della Repubblica e durante la celebrazione del Salone Internazionale del Libro, edizione 2011.
Infatti, nonostante i quasi due anni trascorsi ed i ripetuti interventi posti in essere al fine di ottenere la liquidazione di questi emolumenti, ad oggi nulla è successo.
Ricordiamo che, l’art.38 comma 7 del d.p.r 51/2009 stabilisce che le ore eccedenti l’orario di lavoro settimanale vanno retribuite con il compenso per lavoro straordinario, se non recuperate mediante riposo compensativo. L’art. 36 della Costituzione Italiana, afferma che il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro-
Per quanto sopra, si chiede un immediato intervento risolutivo della problematica esposta, in quanto se la stessa non trova conclusione in breve tempo, sarà posta all'attenzione dell’Ufficio Legale, per gli adempimenti necessari al fine del pagamento agli aventi diritto di un credito certo ed esigibile tramite atto ingiuntivo da notificare all'Amministrazione.

martedì 20 novembre 2012


AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE : RIUNIONE SULL'ART.20 COMMA 5 ANQ

Nella mattinata del 20 novembre, presso il Palazzo Viminale, ha avuto luogo una riunione interpretativa  dell'art.20, comma 5 dell'Accordo Nazionale Quadro, che prevede la possibilità di riconoscere utile ai fini dell'aggiornamento professionale, la partecipazione a Seminari, Convegni o Congressi, con specifico riferimento a quelli ad iniziativa delle Organizzazioni Sindacali.
Presenti per l'Amministrazione Il Direttore dell'Ufficio Relazioni Sindacali dottor Castrese De Rosa con Funzionari del suo ufficio.Per la CONSAP il Presidente Nazionale Mauro Pantano ed i Dirigenti nazionali Cesario Bortone e Giancarlo Vitelli.
La rappresentanza CONSAP, dopo aver esternato profonda insoddisfazione su come viene gestito sul territorio l'aggiornamento professionale, ha sostenuto che la norma  (art.20 co.5 ANQ) è chiara nei suoi contenuti e che i problemi purtroppo insorgono sul territorio a causa di una anomala e distorta gestione del precetto normativo.
La delegazione sindacale ha pertanto richiesto l'emanazione di una circolare di precisazione in grado di ricondurre nel giusto alveo interpretativo la  previsione dell'Accordo Nazionale Quadro

NORME PIU' RIGOROSE PER CHI NEI CORTEI CREA DISORDINI.



Lei sta dalla parte del "soldato blu". E così, mentre propone il numero identificativo sui caschi dei poliziotti che fanno ordine pubblico, il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri pensa anche a "norme più rigorose per chi nei cortei crea disordini". Una specie di Daspo per le manifestazioni, simile a quello previsto per gli stadi. Due idee per cercare di evitare che si ripetano scene come quelle viste mercoledì scorso a Roma con i manifestanti che si scagliano contro le forze dell'ordine e queste ultime accusate di aver abusato del loro potere. Un tentativo, quello del ministro, di cercare di uscire da una polemica istituzionale che non accenna a placarsi.
Il ministro ha ammesso che "è un problema complesso perché da una parte dobbiamo garantire la sicurezza degli operatori e le loro famiglie, dall'altra non si può fare un discorso del genere se non si fa altrettanta chiarezza su chi partecipa ai cortei travisato o armato, è un tema che va discusso anche con gli operatori di polizia e con i sindacati". E il ragionamento successivo è appunto quello di mettere in piedi "norme più rigorose per chi, più volte, crea disordini, un po' come ci sono per gli stadi, insomma una specie di Daspo per i manifestanti". Solo un'idea per ora, anche perché, ha spiegato la Cancellieri, non è detto che si riesca a fare durante questa "legislatura tecnica, ma ci sono già diverse proposte".

TRE ANNI LONTANO DAGLI STADI


TRE ANNI LONTANO DAGLI STADI : PUNITO CON IL DASPO IL GIOCATORE CON LA MAGLIETTA PRO SPEZIALE.

La Consap plaude all'iniziativa del Questore di Catanzaro che ha punito con il daspo l'attaccante 24enne del Cosenza che dopo il gol ha esibito la maglietta con la scritta "Speziale innocente". Un gesto veramente scandaloso che offende la memoria del compianto Filippo Raciti.-

venerdì 16 novembre 2012

UN PENSIERO DA DOPPIAVELA

Il giorno dopo gli scontri, oltre alla rassegna stampa, ho fatto un giro sui forum di doppiavela. Ho trovato il  pensiero di un collega in merito alla giornata del 14 novembre e, le sue parole mi hanno colpito;  in poche righe ha sintetizzato lo stato emotivo che ognuno di Noi prova  quando deve affrontare determinati servizi. Spero che il collega non se ne risenta nel vedere il suo scritto sul blog di un sindacato, non è mia intenzione strumentalizzare il suo pensiero per trarre con effetti grafici o parole ad effetto ... qualche tessera; vorrei solo dare spazio a quel lato dell'uomo  che sta all'interno della divisa e che nessuno conosce grazie ai nostri Governanti e ai  Media che in questi  ultimi 15 anni han fatto sì, che una determinata  frangia della popolazione ci usasse più come valvola di sfogo, come sacco da palestra, ammortizzatore sociale. . .

Volutamente ho omesso alcuni particolari  . . . perché li ho ritenuti personali  . . .

per fortuna il collega a cui fanno riferimento, colpito negli scontri sta bene .

Luciano Gramolelli
Segretario Generale Provinciale Consap Torino 

da doppiavela: 

Sono le 4.45 del mattino, mia moglie si é svegliata per prepararmi il caffè, i bimbi, dormono a sonno pieno...

Oggi sarà una giornata interminabile, c'è in atto uno sciopero generale, dove circa 10mila persone manifesteranno contro il governo; io sarò di servizio per garantire l'ordine pubblico...

Mia moglie con gli occhi lucidi mi chiede di restare a casa, vorrei, ma non posso disertare, devo garantire ai cittadini, che i manifestanti non distruggano le loro auto, i loro negozi o semplicemente i nostri beni pubblici.

Ore 6.00 Abbraccio forte mia moglie, ricordandole di dare un bacio da parte mia ai bimbi; lei piange, mi stringe, io per tranquillizzarla le dico: "amore torno presto, non mi succederà nulla stai tranquilla"...

Appena scendo le scale penso ai figli, avrei voluto abbracciarli e salutarli prima di prendere servizio.

Ore 7.00 arrivo in questura, saluto i miei colleghi, prendo con loro il mio ultimo caffè e mi preparo, ho paura...

Ore 8.15 siamo tutti schierati davanti alla sede della Provincia di corso Inghilterra, davanti a me ci sono circa 10mila persone, urlano di tutto contro di noi, ma noi cosa centriamo in tutto questo.

Noi prendiamo poco più di € 1.200 al mese, rischiando la nostra vita tutti i giorni per proteggere quella degli altri, compresa la loro...

Vorrei togliermi il casco ed avvicinarmi ad ognuno di loro, fargli sapere che anch'io appoggio il loro dissenso, i loro ideali, ma ricordandogli che sono li per lavoro, ed a casa ad attenderei ci sono  figlia e moglie.

Ore 9.11 una bottiglia piena di benzina esplode davanti a me, fuoco, fiamme da per tutto i colleghi si dividono cercando di fermare i manifestanti violenti, io rimango fermo, penso ai miei figli  a mia moglie.

Ore 9.16 Notizia ANSA: Poliziotto accerchiato e massacrato da circa 20 persone.
Un poliziotto è stato gravemente ferito dagli autonomi davanti alla sede della Provincia di corso Inghilterra a Torino.

Testimoni riferiscono che l'agente è stato accerchiato da una ventina di giovani, armati di bastoni e mazze da baseball, che lo hanno colpito alla testa spaccandogli il casco.
Trasferito d'urgenza in ospedale, lotta tra la vita e la morte.

Amore, Papà é andato a trovare un Angelo buono, vedrai che tornerà, stasera tu è xxx dormirete accanto a me... ?

Perché ? Perché? Perchéèèéèè.....


Ministro dell'Interno: Punirò i poliziotti violenti colpire gli inermi è intollerabile ma la piazza rispetti la legalità


TorinoOggi.com

16/11/2012 - Torino - Cronaca



TORINO - Consap scrive al Ministro dell’interno: 
"Se viene percosso un poliziotto, non si può reagire?"


La Signora Ministro dell'interno esordisce stamane su alcune testate giornalistiche "Punirò i poliziotti violenti colpire gli inermi è intollerabile ma la piazza rispetti la legalità".  Può anche essere ragionevolmente possibile che un Ministro dell'interno richiami il comportamento dei operatori della pubblica sicurezza se si è accertato un eventuale comportamento borderline nel proprio operato. Ma nello stesso tempo sempre l'attento Ministro, condanni senza se è senza ma, la violenza inaudita che un gruppo di manifestanti  hanno posto in essere contro gli operatori della Pubblica Sicurezza. Che lo stesso Ministro, oltre che nominare Prefetti, intervenga duramente e con forza perché venga salvaguardata la professionalità degli operatori della Polizia di Stato e di tutto il comparto Sicurezza. Servono assolutamente nuove unità operative nel comparto sicurezza, almeno 3000 nuovi agenti, un nuovo concorso ispettori, fermo ormai da 3 anni.  

Questa O.S chiede alla Signora Ministro di vedere con attenzione quanto accaduto mercoledì 14 c.m. A Torino in Corso Inghilterra, dove durante una manifestazione di studenti, che protestavano per i forti tagli alla scuola, alcuni soggetti che si erano infiltrati nel corteo hanno, percosso violentemente un Poliziotto in servizio della Questura di Torino, procurandogli lesioni gravi. Perché tutto ciò? Non era e non doveva essere una manifestazione civile? Se sbagliano gli altri va bene? Se un Poliziotto reagisce viene punito? Signor Ministro dell'interno ci spieghi!

Forse se le risorse per le forze di Polizia, invece di essere continuamente tagliate, fossero aumentate in maniera equa tante eventuali prevenzioni si sarebbero potute fronteggiare meglio! Forse se l'intelligence la Digos i reparto mobili della polizia di Stato fossero adeguatamente pagati e forniti di idonei materiali e mezzi tecnologici, tante emergenze si sarebbero affrontate meglio. La Consap al grido "punirò' gli Agenti" non ci sta e chiede ai Vertici del Viminale e al Ministro Anna Maria Cancellieri di inviare nelle prossime settimane adeguati rinforzi per le Questure come Torino, Milano e Genova teatri di numerose necessità di una forte e adeguata presenza della Pubblica sicurezza.

Segreteria Consap Nord Italia

LA POLIZIA S'INCAZZA : LA CONSAP SUL QUOTIDIANO LIBERO.

La posizione della CONSAP in merito agli scontri di piazza e' stata ripresa con evidenza dal quotidiano LIBERO. Stampa e diffondi l'articolo allegato.
Allegati:
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giovedì 15 novembre 2012


ORDINE PUBBLICO : CONSAP, BENE OPERATO FORZE DI POLIZIA., MA LE PAROLE DI GRILLO MERITANO UNA PROFONDA RIFLESSIONE.

Soldato blu - scrive Beppe Grillo, leader del Movimento 5 stelle nel suo blog - non ti senti preso per i fondelli a difendere l'indifendibile, a non schierarti con i cittadini? Togliti il casco e abbraccia chi protesta, cammina al suo fianco. E' un italiano, un'italiana come te, è tuo fratello, è tua sorella, qualche volta, come ieri per gli operai del Sulcis, un padre che ha sputato sangue per farti studiare. Sarà un atto rivoluzionario". La Consap, come sempre, si schiera a fianco dei poliziotti. La situazione dell'ordine pubblico era difficile e l'operato dei colleghi è stato ineccepibile. Le foto pubblicate dai giornali, purtroppo, sono parziali e "documentano" sempre le fasi successive degli scontri. Una volta fatte queste necessarie precisazioni è opportuno, però, avviare una profonda riflessione sulla provocazione lanciata da Beppe Grillo. ll trattamento riservato dalla classe dirigente di questo Paese ai poliziotti merita il nostro sacrificio ?? Il comportamento sprezzante di ministri, come la Fornero, meritano ancora la nostra comprensione ??? Noi crediamo che la pazienza umana abbia un limite. Chi deve riflettere, rifletta, prima che sia troppo tardi.

dal Nazionale

TOPI al 5° REPARTO MOBILE DI TORINO


lunedì 12 novembre 2012


PENSIONI : LETTERA PER RICHIESTA AUDIZIONE IN PARLAMENTO.

In riferimento all' audizione del Ministro Elsa Fornero dello scorso 7 novembre sullo schema di decreto di armonizzazione dei requisiti di accesso al trattamento pensionistico del personale forze di polizia, forze armate e vigili del fuoco, le scriventi OO.SS. della Polizia di Stato, oltre ad auspicare l’audizione anche dei Ministri competenti alla gestione di detto personale affinché  siano ascoltate anche le loro valutazioni in merito agli effetti che produrrà  la modifica normativa sull' organizzazione e l' efficienza della sicurezza difesa e soccorso pubblico, con la presente avanzano istanza di audizione al fine di una maggiore comprensione dei nefasti effetti che tale decreto produrrà sull'intero sistema sicurezza del Paese.
CONSAP, Siulp. Sap e Ugl Polizia.