venerdì 30 gennaio 2015

Lo Sblocco retributivo è in busta paga ! Noi andiamo avanti così !

Sblocco retributivo comunicato congiunto delle OO.SS. (tranne . . .)


Lo sblocco retributivo è in busta paga! Dura sconfitta del sap !

Lo sblocco retributivo è in busta paga! Dura sconfitta del sap !

Tutti i poliziotti che si erano visti negare i benefici economici connessi alle promozioni ricevute,  agli scatti di anzianità nella qualifica posseduta, al trattamento economico connesso alla qualifica superiore ed all'assegno di funzione possono oggi constatare nelle buste paga, e nei conti correnti, che lo sblocco che avevamo annunciato nello scorso autunno c’è; ed i soldi pure!
È per ora il più importante dei risultati dell’unità del nostro fronte sindacale, che ha saputo modulare i toni del confronto con la controparte governativa, inasprendolo quando è stato necessario fino a giungere ad uno scontro duro ed aperto, ottenendo così l’avvio di quel dialogo costruttivo noto a tutti che ci ha permesso di giungere all'accordo di cui oggi raccolgono i frutti tutti i poliziotti.C’era in giro qualcuno che prima ha tentato di negare l’esistenza del nostro accordo; poi, smentito dalla Gazzetta Ufficiale, ha cercato di far credere che quei soldi non sarebbero arrivati: oggi che invece sono arrivati anche a loro ed a coloro i quali li avevano ascoltati, cercano di far credere che allora saranno altri i soldi che non arriveranno, quelli del premio di produzione e degli straordinari.Ma anche qui sono le carte ufficiali che ci danno ragione: infatti i soldi per retribuire la presenza, i servizi in alta montagna, la reperibilità ed i cambi turno ci sono. Eccome se ci sono. Anzi sono di più dello scorso anno proprio grazie al funzionamento dei meccanismi di vigilanza e controllo sindacale ed ai maggiori stanziamenti per produttività  e straordinari ottenuti dalla nostra incisiva azione.In un momento in cui la crisi fa ancora sentire i suoi effetti siamo riusciti a far valere la nostra specificità ed ottenere i risultati concreti che i poliziotti hanno già messo in tasca con lo sblocco dei tetti retributivi e che, nei prossimi mesi, monetizzeranno con gli incrementi delle accessorie: solo per fare un esempio la produttività collettiva, quest’anno potrà superare i 1.200 euro lordi.Parallelamente siamo riusciti ad imporre un deciso stop sia ai protocolli operativi, che così com'erano, non aiutavano i poliziotti, ma anzi rischiavano di danneggiarli, sia alla razionalizzazione dei presidi, in realtà irrazionale per molti aspetti e che, in ogni caso, non può essere presa in considerazione senza la valorizzazione del personale che passa attraverso il riordino delle carriere.Ancora una volta abbiamo sconfitto così la cultura dello scontro strumentale fine a sé stesso, che porta all'inevitabile insuccesso ed obbliga poi a diffondere mistificazioni per tentare di nasconderlo. Noi non ci siamo limitati a dire un semplice “no”, ma abbiamo invece guadagnato appositi tavoli di confronto su cui ottenere altri risultati concreti a favore dei poliziotti.Ai colleghi ora la decisione su chi tutela 
effettivamente i loro interessi.

Bloccati protocolli operativi e “razionalizzazione” presidi

Bloccati protocolli operativi e “razionalizzazione” presidi Presto l’incontro con il Ministro dove chiederemo reale salvaguardia e riordino

Quando, nel settembre 2013, l’Amministrazione della pubblica sicurezza annunciò di voler stilare dei protocolli operativi per l’attività di polizia queste OO.SS. manifestarono il proprio convinto consenso perché tali protocolli dovevano servire a salvaguardare i poliziotti che spesso, troppo spesso si ritrovano sottoposti a cause penali e civili solo per aver fatto il proprio lavoro.
Dicemmo poi un secco no al testo che ci è stato sottoposto qualche tempo fa, peraltro dopo che ne avevamo letto ampie anticipazioni sulla stampa, sebbene apprezzammo, ed apprezziamo l’impegno e lo sforzo fatto per elaborarlo. Ma così com’è – dicemmo allora ed abbiamo ripetuto oggi – quel testo non era e non è utile allo scopo di salvaguardare i poliziotti, anzi rischia di generare altri processi a loro carico.
Nell’incontro di oggi con il Vice Capo Vicario della Polizia prefetto Alessandro Marangoni non abbiamo ricevuto il nuovo testo che ci saremmo aspettati, né l’illustrazione delle iniziative che un autorevole Ministero come quello dell’interno intende adottare affinché siano approvati dal Parlamento nuovi strumenti normativi realmente utili per chi ha l’onere di far rispettare la Legge (Decreto Antiterrorismo).
È noto infatti che l’attuale situazione impone il rafforzamento delle misure antiterrorismo e a tutela dell’ordine pubblico e, dunque, strumenti legislativi che consentano ai poliziotti, ma anche a carabinieri, finanzieri, ecc. di poter garantire un reale ed effettivo rispetto delle regole dello Stato democratico da parte di tutti, senza distinzione di orientamento ed appartenenza politica, per salvaguardare la democrazia e la coesione sociale.
Poiché nella riunione di oggi tutto questo non è stato presentato, abbiamo posto come pregiudiziale una nuova procedura che, partendo dal metodo esaltasse il merito attraverso la disciplina delle modalità di esecuzione dei servizi nei quali, ovviamente, trovano cittadinanza anche i comportamenti dei singoli operatori.
Il Dipartimento si è impegnato in tal senso ed ha assicurato un’approfondita riflessione, al termine della quale verranno illustrate le iniziative adottate in ambito istituzionale per dare inizio ad una serie di incontri tra Sindacati e Gruppo di lavoro che, senza alcun limite di tempo, dovrà portare alla stesura di protocolli che siano realmente idonei a salvaguardare chi espleta attività di polizia.
Ha avuto esito positivo anche la nostra determinata opposizione al progetto di razionalizzazione dei presidi: lo ha comunicato in apertura dell’incontro odierno lo stesso prefetto Marangoni, annunciando una discussione sul tavolo del Coordinamento per le Forze di polizia che - rivendichiamo - includerà un’altra essenziale razionalizzazione e cioè la delega per il riordino delle carriere.
A tal proposito il Vice Capo Vicario ha altresì annunciato che a breve, comunque entro la metà del prossimo mese di febbraio, come da noi richiesto per affrontare tutti questi temi, ci sarà l’incontro con il Ministro dell’interno On. Angelino Alfano.

 

mercoledì 28 gennaio 2015

Passaggio di gestione delle competenze economiche del personale della Polizia di Stato - NoiPA. Consap, modificare data ultima del mese contabile.

Passaggio di gestione delle competenze economiche del personale della Polizia di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze - NoiPA. Consap, modificare data ultima del mese contabile.


 

A seguito del passaggio di gestione delle competenze economiche del personale della Polizia di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze – NoiPA ma soprattutto di quanto contenuto nella circolare diramata in data 26.01.2015 n.557/RS/01/33/7589 è emerso che mentre il CENAPS procedeva alle elaborazioni economiche sia fisse che a prestazioni, escluso lo straordinario, durante la prima quindicina del mese di pagamento il NoiPA svolge le elaborazioni economiche fisse negli ultimi giorni del mese precedente il mese di pagamento mentre le elaborazioni delle competenze a prestazione sono contabilizzate al mese successivo con conseguente pagamento a due mesi dalla loro esecuzione. Orbene, al fine di ridurre i tempi di pagamento delle competenze a prestazione, che allo stato sarebbero a due mesi dalla loro esecuzione, si chiede di predisporre apposita circolare con le istruzioni necessarie per anticipare la conclusione del mese contabile non più riferito ai giorni naturali di 30/31 del mese, bensì, anticipare la chiusura delle contabilizzazioni al giorno prima del tempo ultimo destinato alle elaborazioni economiche fisse utilizzate dal sistema NoiPA negli ultimi giorni del mese.
Attualmente con il sistema del CENAPS le indennità prestate dal 1° al 31° giorno del mese di gennaio venivano pagate con lo stipendio di febbraio. 
Con la nuova procedura del NoiPA poichè le elaborazioni delle competenze fisse che saranno pagate con lo stipendio di febbraio sono poste in essere negli ultimi giorni del mese di gennaio, anche ipotizzando che la data ultima per le segnalazioni a NoiPA sia il 27 di gennaio (ultimi giorni) delle competenze fisse, si potrebbero segnalare contemporaneamente anche le competenze legati alle prestazioni poste in essere nel mese intercorrente dal 21 dicembre al 20 gennaio, spostando la chiusura contabile mensile dal 31 al 20 del mese di gennaio, lasciando un margine di tempo per la trattazione dei dati.
In tal modo, a fine gennaio, verrebbero segnalate le competenze prestate fino al 31 del mese di dicembre, facendo si che andrebbero in pagamento anche le prestazioni effettuate fino al 20 gennaio.
In buona sostanza questa O.S. ritiene che una specifica direttiva orientata alla  modifica gestionale legata al mese naturale, potrebbe essere apprezzata dagli operatori della Polizia di Stato, senza influire in alcun modo sull'imposizione fiscale.

Cambi turno e reperibilità: comunicato cartello su esito riunione


Il 27 gennaio scorso, presso il Dipartimento della P.S. si è tenuto il previsto incontro per esaminare i risultati della rilevazione riguardante l’utilizzazione degli istituti del cambio turno e della reperibilità da parte degli uffici centrali e periferici dell’Amministrazione della P.S. .
La delegazione dell’Amministrazione era, nella circostanza, presieduta dal Vice Prefetto Ricciardi, Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali.
Premesso che per gran parte degli Uffici è stato dato l’ok per l’avvio delle procedure di ripartizione degli istituti, nel corso dell’incontro sono state esaminate alcune situazioni per le quali erano state rilevate evidenti criticità nell'utilizzo delle risorse assegnate.
Al riguardo, le scriventi organizzazioni sindacali hanno evidenziato come, molto spesso, un eccessivo ricorso al cambio turno ed all'intervento in reperibilità, possano dipendere anche da una incongrua impostazione organizzativa dell’Ufficio.
Per tale ragione, considerata la circostanza che per alcuni uffici è stata addirittura richiesta l’integrazione delle risorse relative a cambi turno e reperibilità, si è determinato di aggiornare la riunione alla prossima settimana per favorire un esame più approfondito dei casi attenzionati, per i quali è, altresì, emersa l’esigenza di una valutazione comparata da effettuare con riferimento a realtà similari che hanno evidenziato una gestione più virtuosa delle risorse.
Il prossimo incontro avverrà nei primi giorni della prossima settimana.

martedì 27 gennaio 2015

Bozza di "Istruzioni operative" per il personale della Polizia di Stato. La Consap convocata al Ministero dell'Interno.

Bozza di "Istruzioni operative" per il personale della Polizia di Stato. La Consap convocata al Ministero dell'Interno.

Giovedì 29 gennaio si svolgerà presso la sala Europa dell'ufficio Pianificazione e Coordinamento delle Forze di Polizia, sito in via Panisperna 200 la programmata riunione finalizzata all'esame della famigerata bozza di "Istruzioni operative" per il personale della Polizia di Stato nei casi di uso legittimo della forza. Alla riunione, presieduta dal Vice Capo della Polizia Vicario, Alessandro Marangoni, parteciperà una delegazione della Consap composta da Pantano e Mautone.

lunedì 26 gennaio 2015

TORINO: INSEDIAMENTO DEL NUOVO QUESTORE, Salvatore LONGO

La Segreteria Provinciale Consap, da al nuovo Questore il ben tornato a casa,  per chi non lo sapesse è proprio da Torino che è partito 39 anni fa, ricoprendo gli incarichi alla Squadra Mobile, passando dall'immigrazione per poi diventare Vicario.

Buon Lavoro !!!


Rappresentatività 2014: cresce il consenso della Consap.

Rappresentatività 2014: cresce il consenso della Consap.

La Consap è il sindacato che ha registrato il più alto incremento di iscritti nel periodo 31.12.2013-31.12.2014: un considerevole + 4,81 %.
Il risultato, che riempie tutti noi di grandissima soddisfazione, è ancora più importante, in relazione al dato complessivo del calo della rappresentatività sindacale generale  di oltre 1000 unità.
Un dato positivo e stimolante che testimonia l’impegno e la pervicacia di tutti i quadri sindacali della Consap.
Nella crescita spiccano i dati di alcune importati realtà: a Roma la Consap, con circa 1850 iscritti, scavalca il sap e molti altri sindacati storici ponendosi nelle primissime posizioni, a Sassari la Consap ha raggiunto 140 iscritti, prima assoluta davati al sap, fermo a 111, a Campobasso la Consap registra 71 iscritti diventando una delle prime organizzazioni sindacali della provincia.
Il maggiore consenso registrato conferma la bontà del rinnovamento avviato ed il trend di fiducia da parte dei colleghi.
E’ la dimostrazione che la Consap ha lavorato con coscienza ed onestà per garantire ai colleghi migliori condizioni di vita e di lavoro.

giovedì 22 gennaio 2015

Allarme terrorismo: la Francia assume poliziotti e potenzia l’intelligence, l’Italia blocca le assunzioni e chiude i presidi di Polizia.

Allarme terrorismo: la Francia assume poliziotti e potenzia l’intelligence, l’Italia blocca le assunzioni e chiude i presidi di Polizia. La Consap fa un appello alla classe politica perché venga rivisto il modello sicurezza.

A seguito delle terribili  vicende che hanno coinvolto la Francia il Governo di Hollande ha deciso di potenziare con 1.400 nuovi agenti i servizi di intelligence, mentre per contrastare il terrorismo, nei prossimi tre anni, è prevista l’assunzione di altre 2.680 persone, con uno stanziamento globale di quasi 450 milioni di Euro.
Ma l’Italia, in concreto, cosa sta facendo per il contrasto al terrorismo islamico?
A breve dovrebbe essere varato un pacchetto di misure, già preannunciate dal Ministro Alfano: mi dispiace deludervi ma stando a quanto trapelato fino ad ora non siamo sulla stessa lunghezza dei cugini d’oltralpe. 
Sono previste pene ad hoc per i foreign fighters, controlli rigidi e ritiro del passaporto per i sospetti, divieto di vendita dei precursori di esplosivi, stretta sul web con oscuramento dei siti che inneggiano alla violenza e, probabilmente, la creazione di una super procura nazionale antiterrorismo. È stata ventilata anche una proroga dell’operazione strade sicure affidate ai militari, data l’eccezionalità del momento. Una operazione che potrebbe costare altri 12 milioni di euro fino a giugno. Ma tutto questo, senza avere una Polizia solida, forze dell’ordine ben strutturate, equipaggiate, coordinate e formate, con una intelligence dotata di mezzi e strumenti necessari, credete possa funzionare ad arginare l’emergenza terrorismo?
Nulla che possa riguardare il potenziamento, consolidamento dei principali strumenti di lotta al terrorismo, ossia le Forze dell’Ordine, sembra previsto in questo momento! Anzi, al contrario, sembra che il depotenziamento di queste stia proseguendo tranquillamente.
Da circa un anno il Dipartimento della Pubblica Sicurezza paventa la chiusura selvaggia di oltre 250 presidii di Polizia sparsi in tutta Italia. Si tratterebbe di una operazione di razionalizzazione finalizzata ad una migliore efficienza del “sistema polizia”. Tutto questo sarebbe reso necessario per la carenza di organico della Polizia di Stato, oggi circa 95.000 unità sulle 117.000 previste. Ma con il blocco parziale del ricambio di uomini, il cosiddetto turn over, entro il 2020 i poliziotti saranno appena 80.000 unità, e con una età di tutto rispetto, dato che abbiamo già superato i 40 anni di media.
Nessuno parla di assunzioni straordinarie tra le forze dell’Ordine, assunzioni che procedono un po’ con il contagocce. Anzi, paradosso dei paradossi, abbiamo alcune centinaia di giovani che sono idonei al concorso per l’assunzione in Polizia, ma sono fuori graduatoria e non vengono assunti. La loro assunzione avverrebbe a costo zero, visto che ormai i soldi per il concorso li abbiamo spesi, e sarebbero forze fresche, giovani e motivate da impiegare per la nostra sicurezza! Né tantomeno si parla di potenziamenti di intelligence con numeri da capogiro come quelli preannunciati dai Francesi.
Della penosa situazione di mezzi e di locali delle forze dell’Ordine sapete già. Come sapete già del taglio del monte ore straordinari che limitano così la possibilità di fare attività di prevenzione e indagine. Mancano le divise e anche questo lo sapete.
Però impegniamo centinaia di Poliziotti per accogliere i migranti alle banchine dei porti.
Facciamo un appello a tutte le forze politiche del Paese perché collaborino a dare, subito, una svolta concreta e forte al modello sicurezza italiano, senza dovere attendere che qualcosa di brutto accada anche nel nostro Paese.

mercoledì 21 gennaio 2015

Allarme terrorismo internazionale

Allarme terrorismo internazionale: Consap, irresponsabile la chiusura di oltre 250 presidi di polizia.

La Consap lancia l’allarme: Da circa un anno il Dipartimento della Pubblica Sicurezza paventa la chiusura selvaggia di oltre 250 presidii di Polizia sparsi in tutta Italia. Si tratterebbe di una operazione di razionalizzazione finalizzata ad una migliore efficienza del “sistema polizia”. Tutto questo sarebbe reso necessario per la carenza di organico della Polizia di Stato, oggi circa 95.000 unità sulle 117.000 previste. Ma con il blocco parziale del ricambio di uomini, il cosiddetto turn over, entro il 2020 i poliziotti saranno appena 80.000 unità, e con una età di tutto rispetto, dato che abbiamo già superato i 40 anni di media.

Qualche giorno fa, durante una riunione con i sindacati, i vertici della Polizia hanno riconfermato questa volontà di chiusura. I presidii destinati a chiudere, per adesso, sono quelli delle cosiddette specialità della Polizia: la Stradale, la Postale, la Ferroviaria, la Frontiera, le Squadre nautiche e alcuni nuclei di artificieri. Sul fatto che le forze di Polizia vadano ristrutturate, e noi siamo assolutamente a favore anche della unificazione delle forze di polizia, non v’è dubbio alcuno. Purché non si tratti di una semplice fusione, o sovrapposizione, che crei una confusione di ruoli ancora maggiore rispetto a quella attuale. L’unificazione delle forze dell’ordine deve essere una operazione organica e ben strutturata.

Tagliare presidii sul territorio così non ha senso: la Consap denuncia da tempo che tali operazioni sono devastanti se non concertate in un’ottica complessiva e generale con l’altra Forza di polizia, in quanto abbandonano il territorio, negando la sicurezza ai cittadini, senza indicare gli obiettivi e l’architettura del nuovo modello di sicurezza che si intende realizzare. Ma in un momento come questo, ad altissimo rischio terrorismo e con un costante e preoccupante aumento dei reati nel nostro paese…e chiudere uffici di polizia è la risposta del Governo italiano??

Alle tristi immagini di Parigi, e a quelle del Belgio, dove un attacco di matrice islamica è stato appena sventato; misure straordinarie in Gran Bretagna, Belgio e Spagna. Due terroristi diretti in Italia fermati prima di entrare da noi.

Ed alla paura che monta in tutta Europa noi rispondiamo così? Finanziamo le operazioni per il recupero dei migranti in difficoltà a mare, li andiamo praticamente a prendere in Libia, mentre la spending rewiew si abbatte sul nostro sistema sicurezza.

Il titolare del Viminale è pronto a portare il suo pacchetto antiterrorismo: previste pene ad hoc per i foreign fighters, controlli rigidi e ritiro del passaporto per i sospetti, divieto di vendita dei precursori di esplosivi, stretta sul web con oscuramento dei siti che inneggiano alla violenza. Probabile proroga dell’operazione strade sicure affidate ai militari, data l’eccezionalità del momento. Una operazione che potrebbe costare altri 12 milioni di euro fino a giugno. Ma tutto questo, senza avere una Polizia solida, forze dell’ordine ben strutturate, equipaggiate, coordinate e formate, con una intelligence dotata di mezzi e strumenti necessari, credete possa funzionare ad arginare l’emergenza terrorismo?
Nel frattempo, paradosso dei paradossi, abbiamo alcune centinaia di giovani che sono idonei per essere assunti in Polizia, ma sono fuori graduatoria e non vengono assunti. La loro assunzione avverrebbe a costo zero, visto che ormai i soldi per il concorso li abbiamo spesi, e sarebbero forze fresche, giovani e motivate da impiegare per la nostra sicurezza. La sicurezza non è un costo ma un investimento e il vero risparmio si fa non diminuendo gli uomini, tagliando presidii e depotenziando la Polizia. Anche perché il livello di allerta in Italia è salito, e non bastano le parole e le rassicurazioni per metterci al sicuro! Ci vogliono i fatti.

Reperibilità e cambi turno:

Reperibilità e cambi turno: correttezza sostanziale libera risorse ulteriori per remunerare produttività collettiva, ora l’imperativo è fare presto.

Nel corso dell’incontro di ieri abbiamo registrato con soddisfazione l’efficacia delle misure concordate nel recente passato tra sindacati ed Amministrazione per indurre tutti gli uffici ad attenersi ai parametri stabiliti per l’utilizzo di cambi turno e reperibilità: si tratta di istituti remunerati con risorse contrattuali e quindi di proprietà dei poliziotti, quindi ogni volta che un Dirigente ne determina un utilizzo non corretto vengono danneggiati tutti i poliziotti che operano nei restanti uffici.
Abbiamo registrato che nel complesso non vi è stato sforamento delle risorse destinate a questi due istituti, ma anzi ci saranno dei residui che potranno essere utilmente distribuiti per remunerare altre fattispecie: a tal fine la nostra indicazione cade ovviamente sulla produttività collettiva.
Questi residui in futuro potranno aumentare, visto che in alcune realtà permangono ancora specifici sforamenti su cui sono state date spiegazioni spesso vaghe e generiche : abbiamo pertanto conferito espresso mandato all’Amministrazione affinché accerti in maniera analitica e tassativa le motivazioni degli sforamenti richiamando i Dirigenti alla scrupolosa osservanza delle disposizioni in materia affinché non vengano penalizzati gli Uffici virtuosi.
In ogni caso tutte le risorse residue dovranno essere destinate alla remunerazione della cosiddetta produttività collettiva, vale a dire l’effettiva presenza in servizio, che per quest’anno, grazie ad ulteriori risorse disponibili, potrà giungere fino a 1.200 euro lordi pro capite.
Si è pertanto concordato di licenziare così come sono le contabilità 2014 al fine di consentire al Cenaps di procedere all’elaborazione dei dati nel più breve tempo possibile - comunque entro il prossimo mese di febbraio - in modo da poter poi procedere alla sottoscrizione dell’accordo per la distribuzione delle risorse previste dal Fesi - Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali al più presto possibile: la liquidazione agli interessati va quindi garantita entro la primavera prossima.
Sempre per garantire la massima tempestività, efficienza ed efficacia nel sovrintendere alla distribuzione futura delle risorse disponibili in maniera corretta, equa e trasparente è stato già calendarizzato per martedì 27 gennaio prossimo un nuovo incontro nel corso del quale affrontare la tematica di cambi turno e reperibilità per l’anno appena iniziato.

Dossier Consap su Eurogendfor, la polizia militare europea.

Dossier Consap su Eurogendfor, la polizia militare europea.


Pubblicato il dossier di Igor Gelarda Dirigente Nazionale Consap -  su Eurogendfor, la polizia militare europea. Appena edito come ebook,  questo prezioso contributo  sulla Gendarmeria europea ha l’indiscutibile merito di fare chiarezza su una vicenda che purtroppo, nonostante la sua evidente rilevanza, non ha riscosso un’adeguata attenzione nell'opinione pubblica. Il testo ha l'introduzione del Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio.
Drago a sette teste, nuova Gestapo, strumento dei banchieri per reprimere e schiacciare il popolo in rivolta soffocato dai debiti. Queste sono solo alcune delle accuse mosse a Eurogendfor. Molte di queste insinuazioni, allo stato attuale si sono rivelate infondate, frutto di illazioni o di fantasia, oppure di paura nei confronti di una istituzione che non si conosce bene. Con dei tratti a volte poco definibili, oppure fin troppo definiti e forti. Certamente non si tratta di una istituzione di beneficenza, ma di una polizia militare. Che, nata con il trattato di Velsen, gode di ampia immunità e autonomia. Autonomia da chi…?
Gia la Consap, un paio di anni fa si era occupata dell’argomento ed aveva lanciato l’allarme di una organizzazione di polizie solamente militari, con il Segretario Nazionale  Gianluca Pantaleoni. Dalla Consap si chiedono se è necessario creare una ulteriore struttura che si può occupare di ordine pubblico in Europa, quando esistono già numerosi ed efficaci strumenti di polizie miste che se ne occupano già con un elevato grado di professionalità e competenza. 
Il dossier è edito dalla Adagioed è acquistabile su amazon al modico prezzi di 1 euro.ù

domenica 18 gennaio 2015

Nastrino di lungo impiego nei servizi di ordine pubblico. Esito intervento Consap.

Nastrino di lungo impiego nei servizi di ordine pubblico. Esito intervento Consap.

La Segreteria Nazionale è intervenuta presso i competenti uffici centrali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per denunciare l’eccessivo ritardo della procedura burocratica volta al conferimento del riconoscimento del Nastrino di Lungo Impiego nei Servizi di  Ordine Pubblico.
In particolare è stato rappresentato che le domande presentate dal personale dei Reparti Mobili dei ruoli non apicali, non erano state ancora evase mentre risultavano conferiti tali riconoscimenti al personale appartenente ad altri uffici.
Premesso che tale riconoscimento deve essere conferito secondo i rigidi criteri stabiliti dalla relativa circolare, è stato accertato che non vi è stata da parte degli uffici preposti una volontà discriminatoria, che, al momento. risulterebbero evase solamente un determinato numero di pratiche che dovevano essere obbligatoriamente contingentate e che nell’arco di un mese saranno esaminate tutte le richieste provenienti dai Reparti Mobili a cominciare da quello di Roma.
La Segreteria Nazionale seguirà l’evolversi della situazione informando in tempo reale i propri iscritti.

Istituti del cambio turno e della reperibilità e Istruzioni operative per il personale della Polizia di Stato nei casi di uso legittimo della forza

Istituti del cambio turno e della reperibilità e Istruzioni operative per il personale della Polizia di Stato nei casi di uso legittimo della forza. Riunioni.

La prossima settimana sarà per la Consap piuttosto impegnativa. Martedì 20 gennaio, alle ore 15,30,presso la sala riunioni dei Vigili del Fuoco si terrà la riunione dedicata all'esame degli istituti del cambio turno e delle reperibilità mentre venerdì 23 gennaio, alle ore 9,30, presso la sala Europa dell'Ufficio Pianificazione e Coordinamentodelle Forze di Polizia si svolgerà l'incontro, presieduto dal Vice Capo della Polizia Vicario, dedicato all'esame della bozza di "Istruzioni operative" per il personale della Polizia di Stato nei casi di uso legittimo della forza.

venerdì 16 gennaio 2015

Terra Fuochi, Roberto Mancini “vittima del dovere”. Indagava su rifiuti tossici



Roberto Mancini, il poliziotto morto a fine aprile dopo essersi ammalato di tumore a causa delle indagini che conduceva sulla Terra dei Fuochi, è stato riconosciuto “vittima del dovere” dal Ministero dell’Interno. Un riconoscimento che va a tutte quelle persone che, nell’esercizio del proprio dovere o lavoro, hanno perso la vita per il bene della comunità. La decisione arriva grazie anche alla grande visibilità ottenuta dalla petizione lanciata dall’amico Fiore Santimone su Change.org nella quale si chiedeva, appunto, di non dimenticare la sua famiglia e onorare il lavoro svolto dall’agente.

Sono state 75mila le firme raccolte dall’apertura della petizione, a novembre 2013, e, 14 mesi dopo, è arrivato il riconoscimento, oltre a una medaglia d’argento alla memoria consegnata dal Capo della Polizia. “Voglio ringraziare, anche da parte di mia figlia Alessia, tutti i firmatari della petizione su Change.org ha dichiarato la moglie Monika – per il loro sostegno nel chiedere il giusto riconoscimento per Roberto Mancini. Siete stati fondamentali. Finalmente il Ministero dell’Interno ha riconosciuto Roberto Mancini come vittima del dovere. Il suo importantissimo lavoro sul traffico di rifiuti tossici è servito a molte cose e adesso questo è ufficialmente riconosciuto. Non esiste indennizzo adeguato per l’assenza di mio marito e del padre di mia figlia, tuttavia è giusto che chi ha dato la propria vita per il bene di tutti, venga almeno ricordato e riconosciuto come si deve da parte delle istituzioni”.

La famiglia Mancini, però, spera anche nel successo di un’altra petizione che riguarda sempre Roberto: la moglie Monika vuole sapere se la Camera dei Deputati deciderà di intitolare una sala di Palazzo San Macuto, sede della Commissione Antimafia, alla memoria del marito.

mercoledì 14 gennaio 2015

Razionalizzazione presidi: sindacati fermano progetto di chiusura indiscriminata in attesa dell’incontro con il Ministro.

Razionalizzazione presidi: sindacati fermano progetto di chiusura indiscriminata in attesa dell’incontro con il Ministro.

Questa mattina, come preannunciato si è tenuta la riunione con il Vice Capo della Polizia con funzioni Vicarie Alessandro MARANGONI e una delegazione composta dai Direttori Centrali degli Affari Generali e di tutte le Specialità, oltre che i responsabili dell’Ufficio Rapporti Sindacali, del Servizio Polizia Stradale e dei Reparti Speciali.
Il Prefetto Marangoni ha aperto i lavori ribadendo che tale riorganizzazione è necessaria per una migliore efficienza delle  struttura e in funzione della carenza di organico che registriamo, oggi circa 95.000 unità sulle 117.000 previste, nonché della diversa mission a cui bisogna far fronte alla luce delle diverse esigenze operative che si devono affrontare.
Alla luce di tale premessa l’introduzione alla riunione faceva intendere che quella riunione dovesse essere conclusiva del confronto con il Sindacato atteso che l’Amministrazione voleva stabilire tempi e modalità per dare esecuzione all’ipotesi di chiusura dei vari uffici.
Le organizzazioni del cartello, C0NSAP, Siulp, Siap, Silp, Ugl,Coisp e Uil Polizia,dopo aver ribadito l’attualità della posizione già espressa con la nota di dicembre dello scorso anno con la quale, per altro, si richiedeva un confronto con il Ministro dell’Interno, rimarcavano come l’ipotesi di chiusura indiscriminata e le motivazioni riportate a base di tale progetto, in concreto, costituivano una riforma dell’attuale modello di sicurezza che, gioco forza, investivano anche le altre Forze di polizia e, in particolare l’Arma dei Carabinieri in quanto anch’essa a competenza generale, e che, proprio per tali ragioni non poteva interessare solo la modifica dell’assetto presidiario della Polizia di Stato ma anche quello ordinamentale e quindi del riordino delle carriere.
Rimodulare l’assetto presidiario, peraltro in modo indiscriminato e senza proporre una contestuale riforma ordinamentale della mission istituzionale e del riordino delle carriere  del personale, in relazione anche ai posti di funzione e responsabilità che si determineranno per effetto del nuovo assetto presidiario, significa, a parere delle sottoscritte OO.SS. non voler affrontare la vera questione che oggi ci si pone di fronte anche alla luce della cronica carenza organica e del fatto che la stessa, per effetto del dato anagrafico e del blocco del turn over è destinata ad aumentare sino a raggiungere un gup di oltre 37.000 unità in meno entro il 2020.
In tale ottica, criticando fortemente l’impostazione con cui il Dipartimento intende discutere una materia così complessa e delicata, che incide fortemente sulla vita dei poliziotti e sulla sicurezza dei cittadini, è stato respinto il progetto presentato rinnovando la necessità di un confronto con il Ministro, come richiesto a dicembre, per comprendere la filosofia della riforma e avere garanzie dall’Autorità Nazionale di P.S. rispetto ad un progetto più globale che affronti sia il tema dell’assetto presidiario ma anche quello del riordino dei ruoli e delle carriere del personale in modo armonico e funzionale.
Il tutto, ovviamente, anche in considerazione della necessità di valorizzare al massimo il grande sacrificio che i poliziotti stanno affrontando da anni, e che dovranno continuare a sostenere per effetto dell’aumento della carenza di organico che, ad oggi, non sembra destinato a diminuire.
Il Prefetto Marangoni, ribadendo che il confronto rimaneva ancora aperto e comprendendo le ragioni delle nostre rivendicazioni, aggiornava la riunione riservandosi di far conoscere la risposta del Ministro in esito alla nostra rinnovata richiesta di incontro con la massima Autorità di P.S.-

Sicurezza: sindacati Ps, riorganizzare con progetto globale

Sicurezza: sindacati Ps, riorganizzare con progetto globale

 (ANSA) - ROMA, 13 GEN - "Per migliorare i livelli di efficienza" della sicurezza in Italia "non si può discutere solo di riorganizzazione degli uffici" ma serve "un progetto globale" che includa "la riforma dell'ordinamento del personale e riordino delle carriere. Lo affermano i sindacati di polizia Siulp, Siap, Silp-Cgil, Ugl, Coisp, Consap e Uil dopo un incontro avuto questa mattina con il vice capo della polizia Alessandro Marangoni incentrato proprio sulla riorganizzazione dei presidi e degli uffici di polizia sul territorio. I sindacati hanno "fortemente criticato" l'impostazione "con cui il Viminale intende discutere di una materia che incide fortemente sulla vita dei poliziotti e sulla sicurezza dei cittadini" sottolineando appunto che per migliorare l'efficienza non basta discutere solo di riorganizzazione degli uffici. Per questo i sindacati hanno chiesto a Marangoni, che ha confermato che la discussione sulla riorganizzazione è tuttora aperta, un incontro con il ministro dell'Interno Angelino Alfano per discutere della questione.(ANSA).