domenica 30 marzo 2014

Sforbiciata in vista al costoso sistema delle scorte, ripristinare il principio della sicurezza e non quello del privilegio

Sforbiciata in vista al costoso sistema delle scorte. Innocenzi, ripristinare il principio della sicurezza e non quello del privilegio


La Consap ha espresso pubblico apprezzamento - tramite una dichiarazione stampa del Segretario Generale Nazionale, Giorgio Innocenzi - alla manifestata volontà del Ministro Alfano di dare una sforbiciata, nel segno della spending review, al costoso sistema delle scorte. Il taglio deciso dal ministro dell'Interno - ha proseguito Innocenzi - attraverso la direttiva inviata a tutti i prefetti per razionalizzare un dispositivo che attualmente vede impegnati circa 3.000 uomini a protezione di un numero che oscilla intorno alle 500 personalità, è senz'altro positivo. Nella direttiva viene richiesto ai prefetti di rivalutare le procedure, operative e organizzative, del sistema di protezione e tutela delle persone esposte a specifico rischio. In particolare, la valutazione sull'esposizione a rischio potenziale dovrà essere basata non su generiche minacce o intimidazioni, ma sulla motivata possibilità di compimento di azioni criminose dirette a ledere l'incolumità fisica del soggetto, in presenza di elementi informativi attendibili o episodi significativi di pericolo, ovvero alla particolare capacità offensiva dell'organizzazione criminale di riferimento. Tutto ciò, ovviamente, mantenendo inalterata la soglia di attenzione verso le situazioni di esposizione a rischio e l'efficacia dei conseguenti dispositivi di protezione. Bisognerà verificare - ha concluso Innocenzi . l'effettiva applicazione della direttiva che ha un'obiettivo assolutamente condivisibile quello di ripristinare il principio della sicurezza e non quello del privilegio
.

venerdì 28 marzo 2014

SU CHANGE,ORG , PROMOSSA LA PETIZIONE PER EVITARE LA CHIUSURA DELLE SEZIONI DI POLIZIA POSTALE IN TUTTA ITALIA


Change.org
Track?data=eyjldmvudci6im9wzw5fzw1hawwilcjwcm9wzxj0awvzijp7imvtywlsx25hbwuioijwcm9tb3rlzf9wzxrpdglvbnnfc2lnbmf0dxjlx3jly2vpchrfzw1hawwilcj-chjvbw90zwrfcgv0axrpb25zx3npz25hdhvyzv9yzwnlaxb0x2vtywlsx2v4cgvyaw1lbnqioijjb250cm9siiwiawqioij1c2vyxzg3nje5ntgwiiwiy2l0esi6bnvsbcwic3rhdguioiiilcj6axbjb2rlijoimtaxmzcilcjjb3vudhj5x2nvzguioijjvcisimluy29tcgxldgvfywrkcmvzcyi6dhj1zswic2lnbnvwx2rhdguioiiymde0ltazlti3iiwibg9naw5fy291bnqiojesinrvdgfsx2fjdglvbnmiojesimnvbm5ly3rlzf90b19mywnlym9vaz8ionrydwusinnpz251cf9jb250zxh0ijoiywn0aw9uugfydgljaxbhbnqilcjkaxn0aw5jdf9pzci6ijfkytq3mzm4lwq4mdetndi1ni05yjzlltmxmwmwnjliywm5myisinrva2vuijoimzbhyti2ytfknmu5m2flmtu4zgzizgmxnmi0otmzmtiilcj0aw1lijoxmzk1otywmda2fx0=&ip=1&img=1
Ciao Luciano,

Grazie per aver firmato la mia petizione, "Matteo Renzi: Ripensamento al progetto

 di chiusura delle Sezioni della Polizia Postale in tutta Italia."

Puoi aiutare a vincere questa campagna chiedendo ai tuoi amici di firmare anche loro? 

È facile condividere con i tuoi amici su Facebook - clicca qui per condividere la petizione su Facebook.

Sotto c'è anche un esempio di email che puoi inoltrare ai tuoi amici.

Grazie ancora -- insieme stiamo creando il cambiamento,

Salviamo La Polizia Postale

---------

Messaggio da inoltrare ai tuoi amici:

Ciao!

Ho appena firmato la petizione "Matteo Renzi: Ripensamento al progetto di chiusura delle Sezioni della 

Polizia Postale in tutta Italia" su Change.org.

È importante. Puoi firmarla anche tu? Qui c'è il link:

http://www.change.org/it/petizioni/matteo-renzi-ripensamento-al-progetto-di-chiusura-delle-sezioni-della-polizia-postale-in-tutta-italia?recruiter=87619580&utm_campaign=signature_receipt&utm_medium=email&utm_source=share_petition

Grazie!

Luciano
Questa email è stata inviata da Change.org


Indirizzo postale: 216 West 104th Street, Suite #130 · New York, NY 10025 · SUA

mercoledì 26 marzo 2014

Sicurezza: tagli, Consap: non riconoscere l’apertura al dialogo del Ministro Alfano, potrebbe nascondere ambizioni politiche.

Sicurezza: tagli, Consap: non riconoscere l’apertura al dialogo del Ministro Alfano, potrebbe nascondere ambizioni politiche da parte di qualcuno del sap. E non sarebbe la prima volta.

La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato ribadisce che l’incontro di ieri pomeriggio fra il Ministro dell’Interno Alfano e le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, ha segnato un importante momento di confronto con la rappresentanza politico – amministrativa del Viminale.
Le organizzazioni sindacali in quella sede hanno espresso la comune convinzione della necessità di razionalizzare e rivedere le spese per la sicurezza, ma nel merito hanno bocciato il progetto avanzato che prevede la chiusura di circa 300 presidi di polizia, con grave rischio per la sicurezza dei cittadini.
In quella sede si è avuta quindi da parte del Ministro dell’Interno una evidente apertura al dialogo, il riconoscimento di “non blindatura” del progetto con l’invito al sindacato, a fornire un contributo per la revisione del progetto.
Al termine della riunione tutte le sigle sindacali della Polizia di Stato, (sap compreso), hanno diffuso un comunicato congiunto  ( che si allega in copia) nel quale riconoscono l’impegno assunto pubblicamente dal Ministro dell’Interno.
Alle luce di quanto documentato in atti appare assolutamente sconcertante la dichiarazione diffusa alle agenzie di stampa dal presidente del sap Tonelli, che durante l’incontro non ha proferito parola, evidentemente distolto anche nei pensieri dalle fasi precongressuali del suo sindacato e stretto da impegni politici assunti con la parte politica avversa al Ministro Alfano, contraddice il documento siglato e disconosce la linea politica della sua stessa organizzazione sindacale.

STOP ALLA SOPPRESSIONE DEGLI UFFICI DI POLIZIA, PREMIATA LA L'AZIONE DELLA CONSAP!

Polizia: premiata l’azione della Consap, stop alla soppressione degli uffici di polizia.

Il Ministro dell’Interno Angelino Alfano dopo un confronto dialettico ma determinato ha accolto la richiesta della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (CONSAP) di far sparire il progetto di revisione dei presidi, assicurando una ulteriore  fase istruttoria arricchita dal contributo del sindacato.
In buona sostanza il Ministro Alfano ha congelato la proposta  del Dipartimento della Pubblica Sicurezza  che, per salvaguardare posizione di rendita, ha preconfezionato un documento che è apparso fin da subito penalizzante esclusivamente per il controllo del territorio nelle periferie e per la sicurezza dei cittadini.
All’incontro di oggi pomeriggio al Dipartimento della Pubblica Sicurezza con le rappresentanza sindacali della Polizia di Stato per discutere la paventata chiusura di circa 300 presidi di polizia erano presenti oltre al Ministro Alfano, il Vice Ministro dell’Interno Bubbico, il Capo della Polizia prefetto Pansa, il Capo di Gabinetto prefetto La Morgese ed il Vice Capo della Polizia Vicario prefetto Marangoni.
“Si è trattato di un significativo riconoscimento al ruolo del sindacato – ha detto il Segretario Generale Nazionale della Consap Giorgio Innocenzi al termine dell’incontro  - ma soprattutto della consapevolezza che in materia di sicurezza non si possono fare tagli lineari ispirati esclusivamente da concezioni ragionieristiche, ma occorre conoscenza del territorio e coscienza del ruolo sociale svolto dagli uffici di polizia. Giudichiamo quindi con cauto ottimismo la posizione espressa dal Ministro che ha voluto anche assicurare solleciti interenti presso il governo per la formalizzazione della legge delega del riordino delle carriere e lo sblocco contrattuale”.

Le OO.SS. incontrano il Ministro Alfano


martedì 25 marzo 2014

Madia annuncia: "si' ai prepensionamenti nella P.a."

Madia annuncia: "si' ai prepensionamenti nella P.a."

Madia annuncia  si  ai prepensionamenti nella Pa
14:11 25 MAR 2014

(AGI) - Roma, 25 mar. - Incentivare i prepensionamenti nella p.a.in modo tale da favorire i giovani: e' la 'ricetta' del Governo per il pubblico impiego. Lo ha rivelato il Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia, secondo cui una soluzione potrebbe essere quella di "una sana mobilita' obbligatoria". Per quanto riguarda il numero degli esuberi tra gli statali, il Ministro si e' limitato a dire che 85 mila e' "un numero e una terminologia assolutamente sbagliati e distorti anche rispetto al piano Cottarelli". "L'idea sara' quella di provare ad avere uscite, anche con prepensionamenti", ha spiegato nel dettaglio aggiungendo che in questo modo si aiuterebbero i giovani "ad entrare nella p.a.". Il Ministro ha aggiunto: "Io penso a una sana mobilita' obbligatoria, laddove il rispetto e' quello del diritto del lavoratore, laddove non ci siano degli ostacoli burocratici". Immediata la reazione dei sindacati alle parole del ministro: "Se la Ministra Marianna Madia vuole cambiare verso rispetto agli anni bui della controriforma Brunetta, siamo disponibili a dargli una mano - dice Rossana Dettori, segretaria generale della Fp-Cgil Nazionale - Ma non ci dica che non c'e' tempo per confrontarsi sulla riforma della pubblica amministrazione. E' una posizione paternalistica che stride con la sua giovane eta'. Per altro una posizione fortemente sbagliata". Intanto, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti mette in guardia da facili ottimismi sulla ripresa: "Il 2014 - ha detto - sara' ancora un anno di grande sofferenza, la dinamica dell'occupazione continuera' a essere molto pesante, e' la coda della crisi".
  Sul fronte fiscale, invece, il Ministro ha sottolineato che "la scelta per l'aumento di 80 euro in busta paga resta quella annunciata da Renzi, ovvero un intervento sull'Irpef e sulle detrazioni da lavoro dipendente". Secondo il responsabile delò dicastero di via Flavia, "le ipotesi che circolano" su un bonus in busta paga, "sono ricostruzioni dei giornali". Sempre a maggio, ha aggiunto il Ministro, "le imprese pagheranno il 14% in meno e ad utilizzare questo vantaggio sara' circa l'80%. Noi abbiamo predisposto l'atto perche' questo avvenga a maggio", ha concluso Poletti. (AGI) .

Fonte: http://www.agi.it/economia/notizie/201403251411-eco-rt10130-p_a_madia_annuncia_si_ai_prepensionamenti

DI NIRO : DELUSO ED AMAREGGIATO DA SAP

Di Niro Giuseppe nominato Vice Presidente Nazionale Consap. Di Niro : deluso ed amareggiato dal Sap.




Di Niro Giuseppe nominato Vice Presidente Nazionale Consap. Di Niro : deluso ed amareggiato dal Sap. Il  19  marzo  scorso  DI NIRO  Giuseppe, già  Segretario  Provinciale  SAP  di  Roma nonché Consigliere  Nazionale e componente l’Esecutivo  Nazionale è stato nominato Vice  Presidente  Nazionale  della  Confederazione  Sindacale   Autonoma  di   Polizia (CONSAP).
Ai sensi dello Statuto della Consap al predetto sono stati attribuiti poteri di rappresentanza, di garanzia nonché di mediazione prima dell’intervento degli organi centrali statutari.
Il predetto potrà essere delegato dalla Segreteria Nazionale per la trattazione di specifiche tematiche di interesse nazionale presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
La predetta nomina sarà sottoposta a ratifica nel corso dei lavori del prossimo Consiglio Nazionale, con contestuale aggiornamento regolamentare.

                                                        Il Presidente Nazionale
                                                            Mauro Pantano

De Siano(FI):"Faccio mie le preoccupazioni della Consap.

De Siano(FI):"Faccio mie le preoccupazioni della Consap.


L'azione di denuncia della Consap avverso il perverso disegno del Capo della Polizia di distruggere la Polizia prosegue senza sosta in tutta Italia. L'altro giorno ill progetto di rimodulazione dei presidi della Polizia di Stato presentato il 4 marzo 2014 è stato sottoposto all'attenzione dell senatore e coordinatore regionale di FI Domenico De Siano dal nostro valentel Segretario Generale Regionale Consap della Campania, Giovanni Panico. In particolare il sindacalista ha illustrato le conseguenze negative che deriverebbero dalla chiusura di numerosi sedi operative della Polizia di Stato in Campania, reparto intervento polizia stradale, sottosezione polizia ferroviaria Torre Annunziata, 6° zona polizia frontiera, squadra nautica Napoli, squadra sommozzatori Napoli, squadra a cavallo Napoli, prevista proprio dal progetto di rimodulazione. "A nome di Forza Italia – ha dichiarato De Siano - faccio mie le preoccupazioni della Consap e ci impegneremo presso tutte le Istituzioni interessate affinché il piano di rimodulazione delle sedi venga rivisto. Personalmente sono a conoscenza della viva preoccupazione dei cittadini del quartiere che ospita il Palazzo delle Scuderie per l'eventuale chiusura del Reparto, presidio storico che ha assicurato riqualificazione e sicurezza agli abitanti del posto”.

Il Reparto ha assicurato la sicurezza del parco, in modo ecologico ed efficiente. “Per non parlare – ha aggiunto De Siano - del rischio che il fabbricato, scolpito nella memoria collettiva della comunità, venga occupato da uffici che tradiscano la sua storia. Condivido in pieno l'allarme lanciato anche oggi dal senatore Maurizio Gasparri e ribadisco che ci impegneremo affinché i tagli previsti non gravino sulla sicurezza dei cittadini e non penalizzino la Campania".

Santori, chiudono i commissariati ma restano le scorte. Alfano si ravveda.

Appello delle strutture Consap Sicilia

Appello delle strutture Consap Sicilia al Ministro dell'Interno Alfano.

Gentile Ministro Alfano, noi non meritiamo di essere trattati come figli indesiderati o figliastri di una Italia che dimentica che la Sicurezza è uno dei beni primari di uno Stato di diritto. La sicurezza è un investimento e non un costo, e senza una vera sicurezza non ci può essere nessuna ripresa economica, a maggior ragione in una Terra, come la nostra, dove il malaffare ha costituito e costituisce gruppi di potere malauguratamente ben articolati su tutto il territorio nazionale. La gente ha bisogno di noi, l’Italia ha bisogno di noi….eppure continuiamo ad essere umiliati nella nostra professionalità, nelle nostre prerogative e nei nostri diritti e, chiaramente, tutta la popolazione ne fa le spese. Di certo la mancanza della certezza della pena è quello che più umilia il nostro lavoro e le nostre fatiche, mettendo in pericolo la sicurezza dei cittadini: noi i malviventi li assicuriamo alla giustizia ma poi, fin troppo spesso, li vediamo di nuovo in giro, liberi. Ma se la certezza della pena non rientra nei compiti specifici dei poliziotti (ma come cittadini ci augureremmo che chi fa del male venisse messo in una condizione tale da non poter più nuocere alla Comunità!), non possiamo che levare un grido di dolore, e di sincera preoccupazione per noi e per i cittadini, per tutto quello che gli ultimi Governi e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza stanno attuando contro di noi, spingendoci verso il baratro dell’ inefficienza, nostro malgrado
Da dove vuole che cominciamo? Hanno congelato i nostri stipendi, bloccati dal 2010; ci hanno tagliato gli straordinari e le missioni, negato gli automatismi stipendiali (come gli assegni di funzione e gli aumenti di stipendio per passaggi di grado), tutti emolumenti che in una architettura stipendiale sostanzialmente povera come la nostra rivestono un ruolo fondamentale. A causa della peculiarità dei nostri compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti dalle leggi e dai nostri regolamenti (questi ultimi andrebbero urgentemente aggiornati dato che sono ancora permeati di uno spirito e di una rigidità quasi Ottocentesca); il nostro comparto ha avuto riconosciuto nel passato la Specificità per le carriere, i contenuti del rapporto di impiego e della nostra tutela economica, pensionistica e previdenziale. Ma tutto questo, di fatto, è andato via con un colpo di spugna. Da anni parlano di un riordino delle carriere…le nostre carriere sono fatte a compartimenti stagno, con operatori che sono Assistenti Capo da oltre 10 e che, lavorativamente, moriranno tali e non hanno pertanto alcuna prospettiva di crescita lavorativa, professionale: che non hanno più stimoli se non nell’amore proprio e verso quello di una professione sempre più rischiosa. Siamo stati costretti ad attendere un decennio prima che si fosse in grado di bandire un concorso interno per ispettore o sovrintendente e ad aspettare altri anni perché questi concorsi vengano espletati in maniera decente. Ci costringono ad usare autovetture vecchie, la metà delle quali prive di revisione; la pulizia dei locali dove lavoriamo, e dove riceviamo il pubblico, è ormai chimera, dopo i tagli vertiginosi che le Prefetture hanno fatto a questi capitoli di spesa; i nostri mezzi per fare le indagini sono pochi, insufficienti. Abbiamo un’età media di oltre 40 anni, e tra dieci anni andremmo volentieri in giro ad acchiappare i ladri con le badanti pronte ad assisterci, ma con i tagli sulle pensioni non potremo permetterci il lusso di qualcuno che si occupi di  noi! Dopo avere cominciato a smantellarci, hanno deciso di investire sulla militarizzazione della Sicurezza e dell’Ordine pubblico: ma per quale ragione affidare ai militari la gestione della sicurezza delle nostre città? Stanno investendo su Eurogendfor, una forza pubblica trans-europea, alla quale possono partecipare solo polizie militari, come i Carabinieri! Adesso con il pretesto della revisione delle spese, a noi dire spending review risulta odioso, vogliono chiudere oltre 260 presidi di Polizia, alcuni dei quali fondamentali per la sicurezza dei cittadini. Luoghi dove si lotta contro reati ignobili quali la pedopornografia e lo stalkeraggio, ma anche reati più comuni come i borseggi e furti alle stazioni ferroviarie! Siamo i primi a chiedere una ristrutturazione vera della Polizia di Stato, delle forze dell’ordine in Italia. Ma un qualcosa di serio, fatto con criterio e giustizia, che cominci proprio con l’accorpamento delle forze di Polizie (ben 11 in Italia, unico paese con questi numeri a due cifre!), delle sale operative e la distribuzione dei compiti sul territorio in sinergia di intenti. E’ da lì che si possono recuperare centinaia di migliaia di Euro, senza umiliare gli operatori di polizia, senza ridurli alla fame e senza mettere a repentaglio la sicurezza dei Cittadini. Tagli, accorpamenti e quant’altro di negativo per la Polizia e per la sicurezza in Italia sta avvenendo, soprattutto negli ultimi mesi, ormai si succedono quasi in automatico, con un processo preoccupante di graduale estromissione delle organizzazioni sindacali, e quindi della democrazia.
Signor Ministro, Le chiediamo di intervenire subito e porre fine questo scempio che sta smantellando la sicurezza civile nel nostro paese.
La Polizia di Stato è baluardo e garanzia della Democrazia in Italia, ragion per cui indebolendo la Polizia si indebolisce il nostro sistema democratico. 

Ascoli : no alla chiusura delle sezioni di polizia postale.

Ascoli : no alla chiusura delle sezioni di polizia postale. Appello Consap al Ministro Alfano, assurdo chiudere una specialità che opera a costo zero !!!

Purtroppo e inesorabilmente, in nome della cosiddetta spending review, a breve verrà decretata la chiusura della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Ascoli Piceno.

Una vera e propria assurdità. Non vi sarà alcun risparmio di spesa. Infatti il personale della specialità in questione espleta il proprio servizio all'interno delle sede provinciale di Poste Italiane e quindi, oltre ad assicurare una adeguata protezione a detti uffici (notoriamente frequentati da persone comuni per lo più anziani, che verranno inevitabilmente sguarniti con le conseguenti ricadute in termini di sicurezza). Le spese per affitto, luce riscaldamento, linee telefoniche, connessioni internet,  cancelleria, attrezzatura varia oltre ad autovetture ed una quota di indennità, vengono assicurate dall'ente Poste Italiane.

Ovviamente cessando detta "convenzione" e chiudendo le sedi il personale, tutte le spese di cui sopra andranno in carico alle Questure gravando interamente sul Ministero dell'Interno! (Pensa che risparmione!). Per meglio spiegare quanto l'ipotesi sia comunemente ritenuta un' assurdità, si precisa che le Sezioni Provinciali fanno riferimento funzionale e operativo ai Compartimenti (aventi sede nei capoluoghi di Regione).

I Compartimenti assicurano per quanto possibile il coordinamento delle indagini, trattando infatti unicamente reati informatici/telematici è probabile che lo stesso soggetto/malfattore compia più reati a danno di più persone e questo fa si che senza il coordinamento verranno aperte più indagini per il medesimo reato (Es. Molestatore/stalker/pedofilo/truffatore seriale che utilizza una determinata e-mail o profilo) arrecando sicuri sprechi di risorse nelle duplicazioni di attività investigative.

L'aggiornamento professionale è poi una componente importantissima per gli operatori che a differenza di chi non svolge indagini in rete, deve poter "stare al passo" con le nuove tecnologie o l'utilizzo di nuovi social network o anche solo delle tecniche utilizzate dai malfattori, cosa che verrebbe a cessare inevitabilmente senza un rapporto funzionale.

I Compartimenti forniscono alle Sezioni ausilio, aggiornamento e vengono contraccambiate dal filtro che queste effettuano sul territorio acquisendo le denunzie e notizie di reato. Non si spiega infatti che senso avrebbero i Compartimenti senza le Sezioni, perché il sistema è ovviamente destinato a crollare!

L'idea (brillante) sarebbe quella di chiudere le Sezioni ed accorparle alle Squadre Mobili (nuclei di personale dedicati a svolgere indagini su: criminalità organizzata, reati contro il patrimonio, la persona, Antidroga ecc ecc), tuttavia non è stato predisposta alcuna organizzazione pratica, si fa osservare che salvo casi sporadici, non vi è neppure la disponibilità di locali (tanto che alcuni Questori hanno valutato di chiedere a Poste Italiane se per ora il personale può restare dov'è!).

A ciò si aggiunga che in tutte le Questure vi è un annosa carenza di personale, motivo per cui gli addetti alle indagini devono svolgere anche altri servizi, nonché attività di supporto nell'Ordine Pubblico e posto che le Squadre Mobili vivono in costante/quotidiana emergenza, gli addetti alla Polizia Postale verranno impiegati in tutt'altre attività, il che significa che in un primo tempo ci ritroveremo, senza strumenti e con personale ridotto, per poi constatare che il medesimo personale, privato della propria specifica professionalità, chiederà e otterrà di svolgere altre attività.

Non si capisce poi come il patrimonio di conoscenze (che tante tragedie ha evitato), legami con il mondo della scuola, del volontariato, dell'associazionismo, faticosamente acquisite dalle Sezioni potrà continuare ad esistere, poiché potrà capitare (se ancora avverrà), che il personale impiegato per divulgare nozioni e consigli nelle scuole (ovviamente in divisa) si possa ritrovare a svolgere delicate indagini il giorno successivo (in borghese).

Uno dei compiti più delicati svolti dalla Polizia Postale è l'attività di analisi forense (esame dei PC/telefonini sequestrati), che oltre a richiedere un evidente elevato grado di conoscenze e capacità tecniche, diventa sempre più determinante nelle indagini complesse.

Ciò comporta un enorme risparmio per lo Stato, infatti l'Autorità Giudiziaria spesso interessa la specialità per l'effettuazione di copie forensi e analisi informatiche, che, se affidate a consulenti esterni, comporterebbero e comportano aggravi di spese importantissimi, il personale della Polizia Postale non riceve alcun compenso, poiché l’attività forense rientra nei propri compiti di specifica competenza.

Consideriamo anche che la Polizia Postale di Ascoli Piceno è interessata quotidianamente, da deleghe d’ indagini, dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno,  da quella di Fermo nonché dalla Procura Distrettuale di Ancona e svolge quotidianamente un servizio di vigilanza (pattuglia anti-rapina) agli Uffici Postali ubicati in tutto il territorio della Provincia. Le statistiche parlano chiaro, dal 2009 a tutt’oggi, le rapine in danno degli Uffici Postali si sono quasi azzerate.

A questo punto, le due Procure della Repubblica di questa Provincia, si troveranno costrette a trasmette  le deleghe d’indagini unicamente al Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Ancona, il quale, sicuramente interessato anche dalle altre Autorità Giudiziarie della Regione Marche (Macerata e Pesaro verranno chiuse anche loro), non sarà in grado di gestire l’enorme mole di lavoro. (La Sezione di Ascoli Piceno esegue  con puntualità e professionalità circa 200 deleghe d’indagine disposte dalle tre Procure.).

Il risultato è scontato, il Compartimento di Ancona andrà inevitabilmente al COLLASSO!! Quotidianamente, l'Ufficio ricezione delle denunzie della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Ascoli Piceno è sempre più affollato dai cittadini, perché spesso sono le altre Forze di Polizia (Carabinieri e Guardia di Finanza) a indicare la specialità per risolvere problematiche delle quali non hanno conoscenze. (social network quali facebook, ASK, whatsapp, furti d’identità, phishing, pedo-pornografia, molestie, frodi informatiche,cyber-bullismo, attacchi informatici subiti da aziende/istituti di credito/ Uffici Statali ecc)

La Polizia Postale di Ascoli Piceno, riceve circa 250 denuncie per reati di specifica competenza l’anno, provvedendo successivamente allo sviluppo dell’attività d’indagine tesa all’identificazione dell’autore del fatto/reato.

Tutta l’attività sopra specificata è svolta da sette poliziotti. Con la chiusura della Sezione i cittadini della provincia di Ascoli Piceno perderanno un importante  punto di riferimento per quanto riguarda la sicurezza sul web ed in particolar modo, un qualificato supporto per i genitori preoccupati dall’uso non consapevole della nuove tecnologie da parte dei propri figli minori.

 Il nostro compito come Organizzazione Sindacale dovrebbe essere quello di chiedere uno stipendio adeguato, orari e condizioni migliori per gli appartenenti alla Polizia di Stato e invece dobbiamo anche difendere i cittadini.

Vogliamo che si sappia quello che sta accadendo e pur prendendo atto delle innumerevoli manifestazioni di stima che si susseguono dai mass media, dai cittadini e dalle istituzioni/associazioni, cerchiamo di far capire che non è assolutamente il momento di abbassare la guardia per quanto attiene la sicurezza sul web, non quando esiste una specialità (unica tra le 5 forze di Polizia) a costo zero!!!

Consap, chiusura squadra sub a Olbia. Ne va della sicurezza dei cittadini

Consap, chiusura squadra sub a Olbia. Ne va della sicurezza dei cittadini

Ha affidato ad una lettera aperta al parlamentare Gian Piero Scanu, il suo disappunto e la sua preoccupazione per l’ipotesi, sempre più probabile, della chiusura della squadra nautica e sommozzatori Olbiae del declassamento della sottosezione di polizia ferroviaria della città gallurese, destinata a diventare un posto di polizia, il segretario provinciale del Consap, Massimiliano Pala. "I nostri uffici di polizia sono punti di riferimento per tutti i cittadini. Chiuderli è un errore”, ha affermato la segreteria provinciale di Sassari della Confederazione sindacale autonoma di polizia. Il prossimo 25 marzo l'argomento sarà al centro di incontro a Roma con i segretari nazionali dei sindacati di polizia. Intanto Pala nella lettera che ha fatto pervenire anche ai neo eletti consiglieri regionali in Gallura, Giuseppe Meloni e Giuseppe Fasolino, ha ricordato e sottolineato l'intervento del personale impiegato negli uffici che potrebbero essere chiusi e declassati, durante l'alluvione del 18 novembre scorso. Secondo Pala, la "determinazione viene attuata da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza con una logica ragionieristica che considera in poliziotti meri numeri da far quadrare al solo vantaggio di chiudere luoghi di lavoro a discapito della sicurezza di tutti i cittadini”.

Vergognosi e scriteriati tagli alle borse di studio 2014 !


Nel silenzio pressoché generale è stato notevolmente ridotto l’importo totale destinato alle borse di studio ai figli, agli orfani ed ai dipendenti della Polizia di Stato per l’anno 2014. Si è passati da un importo di 172.500 Euro per il 2013, ad un importo di 102.500 per quest’anno!! Con un taglio di oltre il 40%!! Inutile sottolineare che l’istruzione non è una spesa per uno Stato ma un investimento, proprio come la Sicurezza. Diventa così sempre minore l’aiuto che la nostra amministrazione  fornisce ai dipendenti che affrontano gli onerosi costi dell’istruzione, costi che in Italia aumentano di anno in anno. Ma oltre a questa amputazione complessiva di fondi, ci chiediamo con quale criterio il Ministero abbia azzerato totalmente le 150 borse di studio destinate ai figli di poliziotti promossi ad una classe delle scuole superiori successiva alla prima, mentre le borse di studio destinate a chi consegue la terza media e si iscrive al primo superiore sono rimaste invariate di numero e di importo (200 borse per 250 euro). Quale complesso ragionamento economico/statistico sta alla base di tutto ciò? Saremmo felici di conoscerlo e informarne i colleghi. Dobbiamo forse incoraggiare i nostri figli a non proseguire oltre il primo anno delle Superiori? Al contrario ci viene il sospetto che i tagli siano stati fatti senza criterio e senza vedere le voci corrispondenti, ma agendo solo sui numeri. E questo ci sconcerta, giacché anche in questo caso, dietro questi numeri, ci sono i poliziotti e le loro famiglie, con i relativi sacrifici necessari per mandare avanti la carretta tutti i giorni. Spese di istruzione comprese! La Consap, per il 2015, chiederà una maggiore attenzione da parte della Direzione Centrale nella gestione di questo delicato problema, chiedendo anche un aumento degli investimenti per tali borse al Ministero.  

Consiglio di Ammnistrazione. Consap: vigilare affinchè siano promossi i meritevoli e non gli amici degli amici !!!!

Consiglio di Ammnistrazione per il personale della Polizia di Stato. Consap : vigilare affinchè siano promossi i meritevoli e non gli amici degli amici !!!!


Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha formalmente aperto le procedure per la promozione alla qualifica superiore dei funzionari. Il Capo della Polizia ha una fretta boia di celebrare il Gran Consiglio entro la prima decade di maggio. Questa volta non saranno ammesse le porcate. Debbono passare coloro che meritano e non i soliti amici degli amici. Il nostro ufficio legale è già stato allertato. 
Gli scrutini, in particolare, riguardano la promozione alla qualifica di Dirigente Superiore con decorrenza 1° gennaio 2014, posti disponibili 26; l'ammissione al corso di formazione dirigenziale per l'accesso alla qualifica di Primo Dirigente con decorrenza 1° gennaio 2014, posti disponibili 60.
Ogni richiesta finalizzata a prendere visione degli atti del procedimento dovrà essere fatta pervenire, in forma scritta, entro e non oltre il 25 marzo p.v. entro 18 aprile p.v. gli interessati hanno facoltà di presentare memorie scritte e documenti.

Marangoni dedica 'Pantera d'Argento' al prefetto Manganelli A premio sicurezza Consap ricordo dell'ex capo nel primo anniversario scomparsa

Marangoni dedica 'Pantera d'Argento' al prefetto Manganelli A premio sicurezza Consap ricordo dell'ex capo nel primo anniversario scomparsa

Roma, 20 mar. (Adnkronos) - ''Ho imparato più da lui in 4 mesi che in 40 anni di servizio in Polizia. Per tutti noi è stato un grande Capo e un grande maestro'': con queste parole dedicate all'ex Capo della Polizia, Antonio Manganelli, del quale oggi ricorre il primo anniversario della scomparsa, il vice capo vicario della Polizia, Alessandro Marangoni, ha ritirato questa mattina, a Roma, la 'Pantera d’Argento', simbolo del premio sicurezza ideato dalla Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia.
In una sala gremita, spiega una nota, il segretario nazionale della Consap, Giorgio Innocenzi, ha ringraziato i presenti per la partecipazione a ''un premio che vuole promuovere nella società civile e nell'istituzione Polizia politiche attive in tema di sicurezza in un concetto ampio di cultura della legalità''. (segue)
(Red/Zn/Adnkronos)
Polizia: Marangoni dedica 'Pantera d'Argento' al prefetto Manganelli (2)
(Adnkronos) - ''Non è casuale -ha detto Innocenzi- che questa cerimonia con la quale si rende merito a chi si è contraddistinto per azioni eroiche per la sicurezza dei cittadini, si svolga oggi in occasione del primo anniversario della morte di un uomo, il prefetto Antonio Manganelli, il cui ricordo rimarrà indelebile per tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato''.
La 'Pantera d’Argento' è stata assegnata anche al Capo della Squadra Mobile della Questura di Roma, Renato Cortese, alla criminologa Roberta Bruzzone, al professor Giorgio De Carolis e ai poliziotti Cristiano Bertolotti, Maurizio Meloni, Leo Cianfaglioni. Una Pantera d'Argento è stata assegnata anche a Gabriele Fersini e Lorenzo Lucarini, i due poliziotti della Polizia Stradale di Seregno che sono rimasti ustionati per salvare un imprenditore che si era dato fuoco a causa della crisi economica; Lucarini non era presente ma il suo collega ha assicurato che è fuori pericolo è che ieri è stato dimesso dall’ospedale.
(Red/Zn/Adnkronos)

Premio sicurezza Consap 2014: Marangoni Vice Capo Vicario della Polizia dedica la Pantera d’Argento a tutti i poliziotti ad al compianto Capo della Polizia Manganelli nel primo anniversario della morte.

“Ho imparato più da lui in 4 mesi che in 40 anni di servizio in polizia per tutti noi è stato un grande Capo ed un grande maestro” con queste parole dedicate al compianto Capo della Polizia Antonio Manganelli, del quale oggi ricorre il primo anniversario della scomparsa, il Vice Capo Vicario della Polizia di Stato Alessandro Marangoni ha ritirato stamattina a Roma, la pantera d’argento simbolo del premio sicurezza ideato dalla Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato .
In una sala gremita il Segretario Generale Nazionale della Consap Giorgio Innocenzi ha ringraziato i presenti per la partecipazione ad un premio che vuole promuovere nella società civile e nell’Istituzione Polizia di Stato politiche attive in tema di sicurezza in un concetto ampio di cultura della legalità: “Non è causale – ha detto Giorgio Innocenzi -che questa cerimonia, che vuole rendere merito a chi si è contraddistinto per azioni eroiche per la sicurezza dei cittadini si svolga oggi in occasione del primo anniversario della morte di un uomo, il prefetto Antonio Manganelli, il cui ricordo rimarrà indelebile per tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato”. L’ambita pantera d’argento, la cui cerimonia è stata moderata dalla presentatrice televisiva Antonella Salvucci in collaborazione con il giornalista Rai Roberto Amen, è stata assegnata anche al Capo della Squadra Mobile della Questura di Roma Renato Cortese, alla criminologa Roberta Bruzzone, al professor Giorgio De Carolis ed ai poliziotti Cristiano Bertolotti, Maurizio Meloni, Leo Cianfaglioni, una pantera d’argento è stata assegnata a Gabriele Fersini e Lorenzo Lucarini, i due poliziotti della Polizia Stradale di Seregno che sono rimasti ustionati per salvare un imprenditore che si era dato fuoco a causa della crisi economica;Lucarini non era presente ma il suo collega ha assicurato che è fuori pericolo è che ieri è stato dimesso dall’ospedale.
Il Segretario Generale Nazionale della Consap Giorgio Innocenzi, sul tema della spending review ha invitato i vertici a considerare che le risorse destinate alla sicurezza non sono una mera spesa bensì  un investimento per il Paese.