domenica 31 maggio 2015

Atto stragiudiziale di significazione e diffida ai vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza

Atto stragiudiziale di significazione e diffida ai vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza: stop ai trasferimenti in violazione dell'art. 55 DPR 335/82.

La Segreteria Nazionale della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (CONSAP), nella persona del Segretario Generale Nazionale, dott. Giorgio Innocenzi, con sede in Roma, via Nazionale, 214

                                                               PREMESSO

che con circolare telegrafica N. 333-D/9807 datata 15 maggio 2015 il Direttore  Centrale per le Risorse Umane Mazza ha comunicato che “ in previsione dell’immissione in ruolo per il 2015 del 192° corso di formazione per agenti della Polizia di Stato la Direzione Centrale effettuerà una movimentazione di personale con decorrenza luglio;

 

che “al fine di corrispondere in modo puntuale alle esigenze di servizio ed evitare che vengano disattese le legittime aspettative del personale, i dipendenti appartenenti al ruolo degli assistenti ed agenti della Polizia di Stato, in possesso dei requisiti di cui all’art. 55 del DPR 335/82, che hanno interesse ad ottenere un movimento, in caso non lo avessero già fatto, devono tempestivamente presentare domanda entro e non oltre il 20 maggio 2015”;

che “ le istanze inviate al Servizio Sovrintendenti, Assistenti ed Agenti in data successiva non saranno oggetto, in nessun caso, di valutazione per i suindicati movimenti, ma inserite in graduatoria per quelli successivi”;

che “parimenti il personale che dovesse invece perdere, per qualsiasi motivo, interesse ad ottenere il movimento richiesto, dovrà tempestivamente presentare le domande di rinuncia entro e non oltre il 10 giugno 2015”;

                                                                  RITENUTO

che l’art. 55 del DPR 335/82, oltre a prevedere che i trasferimenti di sede del personale della Polizia di Stato possono essere disposti a domanda dell’interessato, ove questi abbia prestato servizio nella stessa sede ininterrottamente per quattro anni prevede, altresì, che “l’Amministrazione deve rendere noto semestralmente, per ogni sede, il numero delle domande presentate dal personale, distinte per ruoli e qualifiche”;

che non risulta ad oggi che tale ultima disposizione sia stata rispettata e ciò è causa di malumore da parte dei poliziotti che in tale mancata comunicazione vedono una tra le tante carenze di chiarezza da parte dell’Amministrazione;

                                                           CONSIDERATO

che la omessa comunicazione sembra avvalorare quella mancanza di trasparenza che invece tutto il personale auspica fortemente per quanto riguarda la materia dei trasferimenti, oltre a nuovi e più funzionali criteri che li disciplinino;

che la Consap ripetutamente ha chiesto all’Amministrazione della Pubblica Sicurezza di ottemperare al menzionato obbligo di informazione nei confronti del personale della Polizia di Stato del numero delle domande di trasferimento di sede presentate dai poliziotti, distinte per ruoli e qualifiche;

Tutto ciò premesso, ritenuto e considerato

                                                               DIFFIDA

il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, domiciliato per la carica in Roma, Piazza del Viminale; 

il Direttore Centrale per le Risorse Umane, domiciliato per la carica presso il Compendio Castro Pretorio, via del Castro Pretorio;

il Dirigente del Servizio Sovrintendenti, Assistenti ed Agenti, domiciliato per la carica presso il Compendio Castro Pretorio, via del Castro Pretorio;

dall’effettuare la movimentazione di personale con decorrenza luglio contra legem

          SIGNIFICANDO

che ove venisse comunque dato avvio a quanto paventato con la richiamata nota, la scrivente Segreteria Nazionale si vedrà costretta ad intraprendere le più opportune azioni giudiziarie, censurando ogni violazione di legge ed eccesso di potere.

F.to in originale

Il Segretario Generale Nazionale 

dott. Giorgio Innocenzi                                     

sabato 30 maggio 2015

Pensioni comparto sicurezza: Innocenzi, notizie distorte, le nostre pensioni in linea con tutti gli altri trattamenti pensionistici.


I dati relativi alle pensioni degli appartenenti ai comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico forniti dall’INPS e secondo i quali l’importo erogato sarebbe almeno del 25% in più rispetto a quelli che spetterebbero ora – ha dichiarato il Segretario Generale Consap, Giorgio Innocenzi - sono riferiti ai trattamenti pensionistici erogati prima dell’entrata in vigore della c.d. “riforma Dini” in base al vecchio sistema retributivo e comunque, perfettamente in linea con tutti gli altri trattamenti pensionistici erogati nel resto del pubblico impiego nello stesso periodo.
L’aspetto più preoccupante – ha proseguito Giorgio Innocenzi - è che a fornire queste notizie distorte, siano persone che rivestono importanti responsabilità pubbliche. Paragonare la nostra attività con professioni molto meno rischiose, è molto grave e irrispettoso nei confronti di quanti sacrificano la propria vita per difendere la sicurezza pubblica.

venerdì 29 maggio 2015

Incidente con mezzo della Polizia di Stato. Airbag non funzionanti, poliziotti feriti.

Incidente con mezzo della Polizia di Stato. Airbag non funzionanti, poliziotti feriti. Innocenzi, lesinati i fondi per la manutenzione; è una spending review sulla pelle dei poliziotti.

“Polizia di Stato allo sbando falcidiata dai tagli” lo dichiara la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia dopo l’incidente che ieri mattina ha portato al ferimento di due persone un poliziotto ed un cittadino a causa di un incidente stradale avvenuto in zona Prenestino.
Il collega ferito è stato refertato al pronto soccorso dell’Ospedale Vannini riportando una prognosi di 10 gg per ferite al volto e agli arti inferiori.
La dinamica dell’incidente, un tamponamento multiplo – sostiene la Consap – mette sotto accusa il mezzo di servizio  una Fiat Punto per la mancata apertura dell’airbag nonostante l’impatto frontale.
“E’ la prova - dichiara il Segretario Generale, Giorgio Innocenzi - che i tagli alla manutenzione dei mezzi decisi per la spending review, mettono a forte rischio uomini e donne della Polizia di Stato – accusa la Consap- la misura è colma il Ministero dell’Interno deve chiarire come questo sia potuto accadere ed assumersi la responsabilità di aver bellamente ignorato le garanzie di sicurezza per l’incolumità fisica del personale”.
“Quello che ci lascia maggiormente allibiti – prosegue la Consap – è che il mezzo era in servizio presso una struttura d’elite della Polizia di Stato, la Direzione Centrale Anticrimine, donne ed uomini che per il difficile lavoro che svolgono devono poter contare sulla massima efficienza dei mezzi di servizio”.
Fa ridere continua Innocenzi che quasi ogni giorno i vertici parlano di nuove acquisizioni di auto, elettriche ibride, piccole e grandi, quando poi si lesina qualche centinaio di euro per garantire una manutenzione adeguata che a ben vedere non è altro che quello che chiediamo agli automobilisti comuni e se non lo fanno multa…e adesso chi lo farà il verbale al Capo della Polizia?

lunedì 25 maggio 2015

Assegnazioni temporanee : discutibile procedura di esame e valutazione.


E' stata segnalata a questa O.S. una presunta quanto discutibile procedura di esame e valutazione, da parte dei Funzionari del Servizio Sovrintendenti, Assistenti e Agenti della Direzione Centrale per le Risorse Umane, dei presupposti per la concessione dell'aggregazione ex art.7, D.P.R. 254/99.In particolare, e' stato segnalato che numerose istanze sono state cassate poiché motivate da richieste di assistenza a familiari afflitti da crisi d'ansia o da altre gravi patologie afferenti la sfera psichica. Orbene, come dovrebbe essere ben a conoscenza di quanti sono chiamati a decidere in merito a queste complesse e delicatissime questioni, la definizione scientifica di ansia postula la potenziale quanto imprevedibile insorgenza di attacchi d’ansia e attacchi di panico, ovvero momenti in cui l’ansia si innalza vertiginosamente, portandoci a ritenere di perdere il controllo su noi stessi e su ciò che ci sta intorno. Secondo il manuale diagnostico degli psicologi, tali condizioni possono degenerare in un periodo preciso di paura o disagio durante il quale si manifestano alcuni dei seguenti sintomi che raggiungono il picco in un tempo molto breve: palpitazioni, tachicardia, sudorazione, tremori, senso di soffocamento, dolori al petto, nausea o disturbi addominali, sensazione di svenimento, sensazione di irrealtà (non sapere dove si è o cosa si stava facendo), depersonalizzazione (sentirsi staccati da se stessi), paura di impazzire o di morire, sensazioni di torpore o formicolio a parti del corpo e brividi o vampate di calore. Chi soffre di attacchi di panico ricorrenti, inaspettati e che per almeno un mese vive nel timore della loro comparsa può incorrere in un disturbo chiamato “disturbo di panico”. Molte persone che soffrono di queste crisi spesso iniziano a diminuire le attività sociali e i loro rapporti affettivi, smettono di guidare per paura di avere un attacco alla guida, non vanno più al cinema o a cena fuori per il timore di avere una crisi e non riuscire a gestirla, evitano le uscite con gli amici per non dover spiegare le motivazioni del malessere e nei casi più gravi arrivano a lasciare il lavoro per paura che un attacco possa presentarsi davanti al capo o ai colleghi.  Questi soggetti spesso sentono la casa come il solo luogo sicuro.Per superare le crisi d’ansia o gli attacchi di panico spesso si ricorre solamente a rimedi di tipo farmacologico, sicuramente fondamentali in molti casi, ma altrettanto inutili a risolvere definitivamente i veri motivi per cui crisi e attacchi prendono il sopravvento su noi stessi. I medicinali possono essere certamente utili a circoscrivere il problema e a controllarne le manifestazioni, ma per arrivare ad una sua soluzione la persona deve imparare a conoscersi e soprattutto a riflettere in maniera consapevole su se stessa. Spesso una psicoterapia diventa un percorso utile perché direttamente rivolta ad individuare le cause profonde e realmente scatenanti tale situazione.  Molto spesso le persone che soffrono di questi attacchi vivono nell’ansia che si presentino, ma lo negano all’esterno, ritenendo a torto che sarà il tempo a guarirli. Non c’è nulla di più falso. È importante che chi ne soffre possa farsi aiutare e supportare, perché è l'unico vero modo per poterne uscire definitivamente. Pertanto la presenza del dipendente che assiste il familiare che presenta tali patologie assurge a contributo psicoterapeutico di rilevante e certificata utilità.Premesso quanto sopra ci chiediamo in base a quali criteri il funzionario che esamina tali richieste di aggregazione possa opporne diniego all'accoglimento laddove le stesse siano supportate da idonea certificazione medica specialistica che espressamente richieda l'assistenza di un familiare alla persona affetta dalle patologie suesposte? In simili casi, ad avviso di questa O.S. e a rigore di buon senso, il funzionario competente alla valutazione dell'istanza dovrebbe limitarsi a prendere atto della certificazione sanitaria allegata senza entrare in alcun modo nel merito di vicende di natura tanto delicata e complessa. Si resta in attesa di un celere riscontro alla presente e si porgono distinti saluti.

                                                                        IL COORDINATORE NAZIONALE
                                                                                   Cesario BORTONE

domenica 24 maggio 2015

Grave mancanza di vestiario per gli operatori di Polizia: la denuncia della Consap discussa nella commissione ministeriale equipaggiamento e vestiario.


La CONSAP, dopo i vari articoli denuncia sulla grave mancanza di vestiario per gli operatori della Polizia di Stato, ha proseguito la sua azione nell'ambito della riunione della Commissione paritetica per la qualità e la funzionalità del vestiario. Questa Commissione è stata soppressa da qualche anno ed ora riconvocata, dal Dipartimento della P. S. per il 20 maggio 2015.
Il Prefetto TRUZZI, Direttore Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato, ha presieduto la riunione, accompagnato dal dr. LARATTA, Coordinatore dell'Ufficio Tecnico Analisi di Mercato e tra gli altri, dalla d.ssa D'ARIENZO e dalla d.ssa Daniela SPERANZONI.
Per la CONSAP ha partecipato Carlo FIGLIOMENI.
Nell'introdurre la riunione, il Prefetto TRUZZI, oltre al discorso rituale, evidenziava la sua prima volta, della Commissione Vestiario. Così anche l'ex Questore di Grosseto, dr. LARATTA, e nei discorsi emergeva che questa Commissione aveva lafama di essere un freno all'azione Dipartimentale, tant'è che veniva sottolineato che eravamo tutti nella stessa barca e pertanto necessitava condividere la remata. La d.ssa D'ARIENZO ha illustrato i vari passaggi intervenuti dalla soppressione della Commissione, ora ripristinata, dopo vari pareri assunti (anche dall'Avvocatura di Stato), senza oneri per il Dipartimento (le spese di viaggio dei partecipanti sindacali sono a carico delle OO.SS.).

Il capitolo fondi per il vestiario è passato da 16 milioni di euro a 29 per il 2015. Per il 2016 a 25 e per il 2017 a 24 milioni di euro.
Il Dr. Marco BARONI ha specificato che, le gare di appalto non sono più singoli ma, di durata triennale, con più ordini anche annuali. L'obiettivo di questa modifica dei bandi di gara è avere stabilità negli ordini, quanto meno triennale; infatti, ad ogni gara espletata, seguiva quasi sempre un ricorso al TAR ed appello al Consiglio di Stato delle Ditte non aggiudicatarie, provocando ritardi e non certezza gestionale.

Tra le varie argomentazioni affrontate e considerati i disagi e lamentele sulla Divisa Operativa, il dr. Marco BARONI per conto del Dipartimento, ha comunicato che la Divisa, oggi in dotazione al personale sul territorio, è stata impostata nel 2011, facendo riferimento a numeri sottodimensionati. Per questo motivo, si è resa necessaria una distribuzione razionalizzata, quindi solo per il personale dei Reparti Prevenzione Crimine e per l’Ufficio Controllo del Territorio dei capoluogo di provincia, escludendo i Commissariati Distaccati e Sezionali.
In atto, è in distribuzione il secondo pantalone estivo, per il quale si ha avuto un ritardo poiché, 25.000 pantaloni sono stati rifiutati alla ditta S.T. PROTECT per non aver superato il collaudo, a causa di una diversa tonalità di colore dei gambali. Nel frattempo, tramite la ditta GRASSI, si avrà la fornitura di 7.400 capi, taglie 46/54 regolari entro maggio 2015 e per le taglie irregolari, entro giugno p.v.. Entro lo stesso mese di giungo, saranno vestiti anche gli avvicendati delle Volanti e dei Reparti Prevenzioni Crimine. Questa ditta, nel 2015 dovrà consegnare 2 forniture di 7.000 ed una di 6.000 pantaloni maschili e 2.000 femminili.
Per quanto riguarda la polo a manica corta sono assegnati 2 capi a persona con sostituzione annuale di una.
Secondo il crono-programma di approvvigionamento, con la vestizione invernale 2016 la Divisa Operativa sarà assegnata a tutto il personale delle Questure e Commissariati Sezionali e Distaccati.
Infatti, l'Operativa sarà il principale abito di uso quotidiano in quanto la Divisa Ordinaria sarà utilizzata solo per i servizi di rappresentanza; naturalmente, è già in corso la sua evoluzione nel nuovo tessuto sul quale non sarà più necessario il trattamento esterno, come l'attuale, per l'utilizzo in ogni tempo e luogo.
Dal 2017 la Divisa Operativa sarà destinata alla Polizia Stradale (pantalone e stivali restano quelli attuali) e dal 2018 si completerà con Polfer e Reparti Speciali.
Il cinturone bianco, dal 2016 sarà destinato solo per i Reparti inquadrati come le scuole, fino ad esaurimento delle scorte di magazzino.
Ecco di seguito gli argomenti trattati nell’ordine del giorno:

1)      Illustrazione migliorie per il cinturone della DIVISA OPERATIVA:
Per ovviare la problematica emersa del pilling o meglio conosciuto in “barba”  provocato dagli attuali cinturoni in cordura blu, è stata eliminata la fibia in tecno polimero – depotenziato il velcro del sottocinta ed inserito un passante in tecno-polimero. Per una maggiore semplicità, alcuni accessori sono stati classificati come dotazione di Reparto, pertanto il nuovo cinturone sarà composto con la fondina, porta caricatore, anello per sfolla gente ed il porta manette, il quale è stato dotato di un secondo scomparto (simile a quello in dotazione del cinturone bianco). Quindi, nel nuovo accessorio dove troveranno alloggio le manette e il secondo scomparto potrà essere utilizzato per la penna–block/notes-smartphone - fazzoletti - ecc.. Quindi l’accessorio per la maschera antigas sarà una assegnazione di Reparto e non più Personale.
Nel cinturone è stato tolto il cordino rigido ai margini ed alleggerita l’anima interna. Le estremità sono flessibili al fine di poter conformare le taglie intermedie.
La D.ssa SPERANZONI, su specifica domanda della Consap, ha illustrato che, queste modifiche sono state apportate in modo unilaterale da parte dell’Amministrazione già nella fornitura in corso, in quanto la ditta vincitrice dell’ultima gara/appalto si è resa disponibile ad apportare le modifiche anzidette senza ulteriori costi. Inoltre, da una settimana è stata pubblicata una nuova gara per la fornitura dei cinturoni e nei dettagli tecnici sono previsti i parametri su espressi.
La CONSAP: ha preso atto di questa decisione assunta, pertanto il primo punto all'ordine del giorno non ha valore di approvazione/dissenso da parte della Commissione ma di semplice illustrazione dei contenuti delle modifiche apportate; nel contempo ha rivendicato il necessario coinvolgimento della Commissione per le valutazioni insite alla sua costituzione, vanificate di fatto, da queste iniziative unilaterali che spesso portano a decisioni discutibili.

Nello specifico argomento del cinturone, si è sottolineata la necessità di incrementare il numero di taglie disponibili, riducendo le parti flessibili alle estremità, al minimo necessario per l’adattamento alla taglia. Infatti, nel modello presentato alla Commissione, risultava una parte flessibile di oltre 10 cm per ogni estremità, con un adattamento a diverse taglie. Secondo la Consap, questa parte, dopo un breve uso, cede, pertanto il cinturone perde rigidità e gli accessori inseriti non sono più stabili.

2)      Valutazioni su una nuova FONDINA in TECNOPOLIMERO per servizi operativi:
Il Centro Nazionale S. P. T. di Nettuno, ha sperimentato la fondina in tecno polimero. Sono state utilizzate 26 modelli di ditte diverse, coinvolgendo il Reparto Volanti di Roma e RPC Abbruzzo. Questi 600 operatori hanno espresso la loro valutazione rispondendo ad questionario dal quale sono emersi le difficoltà per gli operatori nell’uso della fondina in posizione fissa verticalmente.
È emerso che tra le Polizie europee, tutti utilizzano la fondina verticale fissa, esclusa la Germania che utilizza le macchine BMW ed adotta un modello reclinabile.
Il C.N.S.P.T., preso atto delle varie segnalazioni e dalle prove di sicurezza effettuate insieme ad alcuni operatori dei Reparti interessati alle sperimentazioni, ha certificato che la posizione di sicurezza per la fondina risulta essere quella verticale/fissa, sottoponendo alla visione della Commissione nr.3 diverse fondine.
La CONSAP, tenendo conto che, la fondina fissa in posizione verticale sta creando molti problemi agli operatori ed in particolare agli autisti, perché nelle autovetture di servizio, il sedile ergonomico ed il passante centrale (la leva delle marce con il freno a mano) non consentono alla fondina fissa verticalmente di incassarsi tra le parti. Questo, obbliga l’operatore ad una postura non consona la quale provoca dolori lombari ed ematoma sul punto di appoggio della fondina.
La CONSAP non ha condiviso il non bilanciamento del parere del C.N.S.P.T. sulla sicurezza della posizione verticale della pistola, rispetto al lungo tempo trascorso in macchina dagli operatori e le conseguenze alla salute psico-fisica degli stessi.
A questo punto, la rappresentanza Dipartimentale ha sottolineato che questa Commissione non ha competenza a pareri per la sicurezza ma solo sulla qualità e la funzionalità del vestiario, pertanto in merito a questa fondina l'unico parere pertinente è stato il colore NERO (abbinata alla cinghia del cinturone), approvato all'unanimità.
La CONSAP ha sottolineato che sulle attuali fondine in cordura, sono state riscontrate delle ossidazioni alle mollette dei meccanismi, impedendo anche l'estrazione, quindi ha chiesto di tenere conto nella scelta prossima futura, di meccanismi efficienti/duraturi collaudati per la sicurezza. Inoltre, vista la non competenza di questa Commissione sulla posizione della fondina, la CONSAP ha chiesto l'impegno al Dipartimento di trovare la soluzione negli acquisti futuri delle autovetture, prevedendo che l'imbottitura del sedile autista/passeggero non ostacoli la presenza della fondina. Proseguendo sullo stesso orientamento, conformare i nuovi Giubbotti Anti Proiettili alla presenza della FONDINA che in atto si è costretti di farla uscire dalla linea corpo di 5/6 cm per poter incassare il G.A.P..   

3)      Presentazione del NUOVO MAGLIONE BLU per divisa operativa:
Il nuovo maglione blu per la Divisa Operativa, non andrà a sostituire altro capo, ma si aggiungerà a quelli esistenti. L’esigenza di questo capo, secondo l’Amministrazione, nasce principalmente per gli operatori degli uffici, che dall’inverno 2016 avranno anche loro l’Operativa. Questo, al fine di non costringere il Poliziotto ad usare il guscio esterno della Divisa, anche in ufficio, quindi è stato approvato il maglione blu da indossare sulla polo.
La CONSAP ha evidenziato che è riscontrata la mancanza di un capo intermedio tra l’invernale e l’estivo. In atto, l'intermedio si ha con il lupetto di lana mezzo peso. Questo lupetto, in alcune realtà territoriali risulta troppo pesante e provoca irritazioni al collo (per le nuove forniture è stato ridotto il collo). Inoltre, la CONSAP ha richiesto l'assegnazione prioritaria di questo capo, agli attuali utilizzatori dell'Operativa e valutare la possibilità di includere degli inserti porta penne.

4)      Presentazione MAGLIA POLO A MANICA LUNGA per divisa operativa:
La nuova Polo a manica lunga, non andrà a sostituire altro capo, ma si aggiungerà a quelli esistenti. L’esigenza di questo capo nasce per il graduale passaggio dall'invernale alla Polo mezza manica. Ovvero, per gli operatori che utilizzeranno in Ufficio l'Operativa anche d'inverno con la possibilità di indossare sopra il maglione descritto al punto "3". Anche in questo caso la CONSAP ha chiesto di valutare la possibilità di includere degli inserti porta penne, tanto richiesti dal territorio.
Si è appreso che il costo finito d'IVA per la Polo manica lunga è di 25 euro, manica corta 20€ e maglione 35 €.

5)      Scarpe divisa ordinaria:
Anche in questo caso, si è preso atto della decisione ministeriale, in quanto prevedendo una centrale unica per gli acquisti statali, siamo stati informati che l'Arma dei Carabinieri ha in corso una fornitura di scarpe in cuoio con inserto di gomma nella suola. Pertanto, visto l'orientamento che la Divisa Ordinaria sarà solo di rappresentanza, è prevista la sostituzione della calzatura attuale, che ha la suola in materiale tecnico certificato, con analoga di quella in uso ai CC. L'attuale calzatura, era stata adottata qualche anno fà per adattarla alla Divisa Ordinaria, utilizzata anche nei servizi di Ordine Pubblico. Ora, cessando questa esigenza, la Polizia di Stato avrà 7.500 scarpe dalla gara/appalto dei CC e loro acquisteranno i nostri caschi per l'Ordine Pubblico (naturalmente saranno adattati nei colori e targhette interne)

sabato 23 maggio 2015

Runioni in materia di riconoscimenti premiali.


Mercoledì 27 maggio p.v., si terrà una riunione, presieduta dal Direttore Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato, per esaminare n. 263 proposte premiali di competenza delle ex Commissioni Territoriali per le Ricompense.
Giovedì 28 maggio p.v., si terrà la riunione, presieduta dal Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, per esaminare n. 70 proposte premiali di competenza della ex Commissione Centrale per le Ricompense.

venerdì 22 maggio 2015

Pagamento a rate del fondo 2014: Consap, buffoni !!!


Già da qualche giorno circolava insistentemente la voce che il pagamento del fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali relativo al 2014 sarebbe stato liquidato al personale in due rate. Stentavamo a credere che le assicurazioni fornite dal Ministro e dal Capo della Polizia nel momento della sottoscrizione dell'intesa fossero fasulle. Invece ci dobbiamo ricredere. Ormai è ufficiale. Poichè non risultano ancora disponibili le risorse aggiuntive provenienti dalla legge di stabilità relativa al 2014 e dai risparmi di spesa e di gestione, il Servizio Tep e Spese varie provvederà a liquidare al personale entro il mese di giugno solo l'81% dell'importo totale. Il pagamento della ulteriore somma da corrispondere, a saldo del totale e pari al restante 19%, verrà effettuato non appena possibile. Una cosa assurda che può essere commentata solo in un modo: siete dei buffoni !!! Andatevene a casa !!!!

giovedì 21 maggio 2015

Mobilità del personale appartenente al ruolo agenti ed assistenti. Segnalazioni per mancata trasparenza ...

Mobilità del personale appartenente al ruolo agenti ed assistenti. Segnalazioni per mancata trasparenza ed evidenti anomalie. Richiesta incontro urgente.

La recente diffusione della velina relativa alla movimentazione del personale appartenente al ruolo agente ed assistente ha generato in tutta Italia un forte malumore tra il personale.Il mancato rispetto dell’art. 55 del DPR 335/82, che impone in capo all'Amministrazione della Pubblica Sicurezza, l’obbligo di rendere “noto semestralmente, per ogni sede, il numero delle domande presentate dal personale distinte per ruoli e qualifiche”, è una tra le tante carenze di chiarezza da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Una trasparenza che la Consap auspica fortemente per quanto riguarda la materia dei trasferimenti e delle assegnazioni temporanee attraverso la introduzione di nuovi e più funzionali criteri.La mancata prevista comunicazione e l’assenza di obiettivi criteri rendono difficilmente comprensibili molti dei trasferimenti disposti ma in particolare destano allarme, stante la nota carenza di organico di molti uffici territoriali, quelli disinvoltamente operati verso l’Ispettorato Senato (2), la Direzione Centrale Anticrimine (3), l’Ispettorato Camera dei Deputati (3), il Servizio Polizia Postale (2) il Servizio Sovrintendenti, Assistenti ed Agenti (2), il Servizio Direttivi ed Ispettori (2), l’Ufficio Centrale Ispettivo (2), il Centro Polifunzionale di Spinaceto (2), il Centro Interregionale Veca di Ostia (2), l’Ufficio 2° Contenzioso e Affari Legali (1), il Servizio Polizia Scientifica (2), la Direzione Centrale per  l’Immigrazione (3) e la Direzione Centrale per le Specialità (2).Per tutti questi fortunati colleghi sarebbe interessante conoscere la posizione in graduatoria, l’anzianità maturata, l’esperienze professionali acquisite e tutte quelle belle storielle che i responsabili ministeriali del settore sono soliti propinare quando “verificano le graduatorie(????) sui loro computer”.Ancora più incomprensibili appaiono i trasferimenti “mirati” verso i Commissariati di Cisterna, Capri, Ischia, Cerignola, Vittoria, Chioggia, Bitonto, solo per indicarne qualcuno, anziché presso, com’è più giusto e naturale, le relative Questure dove, com’è noto, vi sono colleghi in attesa da tempo di assegnazione secondo, anche li, “presunte graduatorie provinciali”.L’impressione è che i criteri generali utilizzati dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane siano esclusivamente “ad libitum” e che il “nuovo” Direttore Centrale sia un vero e proprio marziano “operante” nell'orbita spaziale.In assenza di criteri e regole capaci di rendere oggettivi i provvedimenti di trasferimento, le scelte operate non possono che apparire alla stragrande maggioranza dei poliziotti assolutamente arbitrarie. La Consap non può accettare di vedere calpestate le regole di buon andamento e imparzialità dell’Amministrazione, disatteso il diritto contrattualmente garantito all'informazione sui criteri di assegnazione del personale. Né può accettare di vedere schiacciato il suo ruolo in un ambito notarile, in una semplice presa d’atto, trattandosi di scelte che non riguardano solo un ristretto numero di persone, ma che ricadono a cascata sulla qualità del lavoro e sul rispetto dei diritti di tutto il personale.Tanto premesso, per consentire a questa O.S. di esercitare le prerogative sindacali riconosciute per legge e poter valutare compiutamente la rispondenza delle lamentele raccolte, anche in vista dei prossimi movimenti ministeriali di luglio, si chiede di voler cortesemente programmare un incontro con i responsabili del predetto servizio.

mercoledì 20 maggio 2015

Esito Consiglio di Amministrazione: giusti riconoscimenti ...

Esito Consiglio di Amministrazione: giusti riconoscimenti e torbide attribuzioni negli avanzamenti di carriera.

La Consap non ritiene più sostenibile ed accettabile l’attuale sistema di valutazione per l’avanzamento in carriera del personale Direttivo e Dirigente che espleta funzioni di Polizia, che a fronte di un ristrettissimo plauso dei pochi “eletti” procura devastante riverbero negativo su tutto il territorio, alimentando malcontento ed indeterminazione di moltissimi funzionari di trincea che si vedono, come al solito “scavalcati” da burocrati ministeriali, sindacalisti, saltimbanchi e soggetti facenti parte delle corti dei re.

Il Consiglio di Amministrazione odierno,per l’avanzamento in carriera del personale della Polizia di Stato per la promozione per merito comparativo a Dirigente Superiore ed a Primo Dirigente con decorrenza 1° gennaio 2015, nonché l’ammissione al Corso di Alta Formazione di Primi Dirigenti e Vice Questori Aggiunti, è l’ennesima riprova che la discrezionalità amministrativa si trasforma talora  in arbitrio.

La Consap,  vuole fare piena luce sul Consiglio di Amministrazione odierno, dando mandato ai propri legali di patrocinare gratuitamente un ricorso amministrativo avverso alcune posizioni  che appaiono “prima facie” difettate per giudizio comparativo.

martedì 19 maggio 2015

Nuova convenzione autoriparazioni Jolly di via Boston 73/A




Il Giornale: Consap, schiaffo ai poliziotti costretti a comprarsi le divise per l'estate.


Poliziotti costretti a comprarsi le divise estive. E chi non può, può sempre far rammendare quelle vecchie. E magari, vista l'imminente bella stagione, far rimuovere l'imbottitura invernale per evitare una sauna. Sembra l'inizio di un racconto surreale, ma accade in Italia. E il sindacato di polizia Consap chiede aiuto a tutti gli italiani perché donino un obolo per vestire i poliziotti. 
«In un'Italia di sprechi, la polizia è messa sempre al fondo del fondo. Questo ci fa capire quanto poco valga la sicurezza da noi, quanta poca attenzione presti il ministero dell'Interno a chi ogni giorno è sul campo per garantire la sicurezza di tutti». È la conclusione a cui è giunto il dirigente nazionale del Consap, Igor Gelarda, che aggiunge: «Mi domando che impressione debba dare ai cittadini una polizia che non riesce a dotare i propri uomini delle divise per lavorare e li costringe a comprarsele. Se fossi un cittadino mi preoccuperei se chi gestisce la sicurezza non riesce a fornire il minimo indispensabile».
Uno stato di cose che non scivola via come niente, ma ferisce i poliziotti. «L'impatto che questa situazione di disorganizzazione, di mancanza di fondi e di sostanziale abbandono da parte del Governo ha sugli agenti è forte. Sono scoraggiati e la disillusione prende il sopravvento. Come si può lavorare serenamente in questo modo?» - dice Gelarda.
Se questo è poco, c'è ancora dell'altro ad aggiungere sale al paradosso. Perché la vecchia uniforme è diversa da quella nuova. Quindi il Corpo di polizia tanto «uniforme» non sembra. Le divise estive dell'anno scorso, le cosiddette atlantiche, hanno cinturone bianco e camicia, quelle nuove sono dotate di cintura blu scura e t-shirt. È diversa anche la tonalità di blu.
Se l'intento del ministero dell'Interno era quello di spiazzare i malviventi dando l'immagine di più Corpi di polizia in campo contro il crimine, l'idea non sembrerebbe funzionare affatto. Dà invece contezza del disagio vissuto dalla polizia, come confermato dal Consap. «Anche un normalissimo ammodernamento delle divise è qualcosa che il ministero dell'Interno non riesce a gestire perché è troppo oneroso - commenta il segretario nazionale generale del Consap, Giorgio Innocenzi -. Sono dolori. In molte città d'Italia, da Roma a Lucca, da Milano a Messina, da Palermo a Pistoia, i magazzini che dovrebbero rifornire i poliziotti con questa divisa nuova non hanno capi a sufficienza per tutti. E così le volanti che dipendono dai Commissariati, che mediamente sono poco meno della metà di quelle che sono presenti in una città (mentre le altre dipendono direttamente dalla Squadra Volanti) e anche buona parte dei poliziotti della Stradale non hanno le nuove divise e non si sa ancora di preciso quando arriveranno».
Un poliziotto (che preferisce mantenere l'anonimato) confessa di sentirsi «poco considerato da chi sta ai piani alti». «Sembra che ci considerino una forza dell'ordine di serie B - dice -. Eppure ogni giorno con abnegazione ci impegniamo per la sicurezza del nostro Paese. Oggi ci chiedono di comprarci le divise, domani magari dovremo ricorrere alle nostre tasche per l'acquisto delle armi e delle macchine».
La raccolta fondi lanciata dal Consap ha il sapore di una provocazione, ma il conto corrente bancario su cui chiunque può fare un'offerta per la polizia di Stato c'è davvero. È IT75G0200805181000300410812 Unicredit intestato a Consap Segreteria Nazionale, con la causale «contributo acquisto divise polizia italiana».

venerdì 15 maggio 2015

Firmato l’accordo per il fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali. Pagamenti entro giugno.

Questa mattina, alla presenza del Ministro dell’Interno, la Consap ha sottoscritto il testo dell’Accordo per l’utilizzazione delle risorse previste dal fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali riferiti all'anno 2014.
Il testo firmato è stato inviato a tutte le strutture regionali e provinciali.

mercoledì 13 maggio 2015

Assegnazioni 191° corso e trasferimenti personale.

 Innocenzi, scelte arbitrarie, al via azione legale contro responsabili ministeriali.


Ancora una volta il Dipartimento della Pubblica Sicurezza  è stato coerente con la politica autocratica di questi ultimi mesi. Sono state diffuse stamani la velina con le assegnazioni degli allievi agenti del 191° corso e quella degli avvicendamenti. Purtroppo i criteri generali utilizzati sono esclusivamente "ad libitum". Nell'assenza di questi criteri e di regole capaci di rendere oggettive le scelte operate, che sono apparse nella stragrande maggioranza arbitrarie, la Consap non può rimanere in silenzio. Non possiamo accettare - sostiene il Segretario Generale Giorgio Innocenzi . di vedere calpestate le regole di buon andamento e imparzialità dell'Amministrazione e disatteso il diritto contrattualmente garantito all'informazione sui criteri di assegnazione e di trasferimento del personale. Non possiamo accettare di vedere schiacciato il nostro ruolo in un ambito notarile, in una semplice presa d'atto, trattandosi di scelte che non riguardano solo un ristretto numero di persone, ma che ricadono a cascata sulla qualità del lavoro e sul rispetto dei diritti di tutto il personale. Già nei prossimi giorni la Segreteria Nazionale verrà mobilitata su questo delicato tema al fine di assumere tutte le decisioni legali e sindacali che si imporranno.

AdnKronos: allarme Consap, poliziotti senza divise estive. E parte la sottoscrizione popolare.


"Quest’estate non vestiremo l’uniforme". L’allarme è della Consap, Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia: "già da quest'anno – si legge in una nota- la polizia di Stato ha deciso di adottare le nuove divise per gli uffici operativi come le volanti e i reparti Prevenzione crimine". Peccato che in molte città d’Italia, spiega la Consap, "i magazzini che dovrebbero rifornire i poliziotti con questa divisa nuova non hanno capi a sufficienza per tutti, e così le volanti che dipendono dai Commissariati, ma anche buona parte dei poliziotti della Stradale non hanno le nuove divise e non si sa ancora di preciso quando arriveranno".
"Sembra incredibile ma molti poliziotti sono già stati costretti a comprare di tasca loro parte dell'abbigliamento –scrive il segretario generale nazionale della Consap, Giorgio Innocenzi -, come t-shirt o pantalone o magari fare riadattare il pantalone invernale facendo togliere l'imbottitura, sempre a proprie spese. Altri poliziotti, invece, stanno continuando ad usare le vecchie divise estive dell'anno scorso, le cosiddette “atlantiche” e così abbiamo volanti con divise diverse".
"Per questa ragione – conclude Innocenzi- abbiamo deciso di lanciare una sottoscrizione popolare affinché la gente possa versare sul nostro conto corrente dei fondi con i quali comprare le magliette da dare ai colleghe e alle colleghe, con un versamento sul cc bancario IT75G0200805181000300410812 Unicredit intestato a Consap Segreteria Nazionale, con la causale “contributo acquisto divise polizia italiana".
Forse nel tempo ci taglieranno anche il numero dei proiettili in dotazione", commenta all'Adnkronos Innocenzi. "Il nostro è soprattutto un gesto dimostrativo. I cittadini devono sapere: non possiamo essere efficienti e presentabili in queste condizioni".
Il segretario generale del sindacato spiega che la Polizia per anni "si è battuta per l'aggiornamento delle divise, ma i fondi per l'equipaggiamento sono stati decurtati, e sono state fornite al massimo due polo" della divisa estiva per ogni agente dell'Upg, le squadre 'Volanti'. "Il problema ora è difficilmente risolvibile, perchè i nuovi approvvigionamenti richiedono tempo e gare d'appalto" per i settori che non hanno ancora aggiornato la divisa, come i commissariati e la stradale, "oltre al fatto che quelli aggiornati non hanno dotazioni sufficienti". "La prossima settimana - conclude Innocenzi - andremo alla commissione ministeriale sul vestiario, e denunceremo i rischi che comporta questa situazione, che compromette l'efficienza della polizia".
Amaro anche il commento di Igor Gelarda, dirigente nazionale del sindacato della polizia. "Hanno fatto i conti sul numero delle persone - continua il dirigente - ma non hanno abbastanza soldi" per dotare tutti della nuova divisa. "Abbiamo scritto e riscritto al ministero - conclude Gelarda - c'è stata anche un'interrogazione parlamentare ma non abbiamo avuto risposta. Il re è nudo. Il ministero ha fatto il passo più lungo della gamba, non si tratta di acquistare droni o dotazioni costose, ma vestiti. Come può un ministero pensare alla sicurezza del Paese se non riesce a vestire i propri agenti?".

Sottoscrizione accordo Fondo per l'efficienza e riunione tavolo di lavoro per il riordino delle carriere.



Venerdì 15 maggio alle ore 10,00 la Consap è stata convocata presso la Sala Consiglio per procedere alla sottoscrizione, alla presenza del Ministro dell'Interno, all'accordo per l'utilizzo delle risorse previste dal Fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali per l'anno 2014. Alle ore 11,00 la delegazione Consap parteciperà presso la Sala Europa dell'Ufficio Coordinamento e Pianificazione alla programmata riunione del tavolo di lavoro per il riordino delle carriere del personale della Polizia di Stato. 

domenica 10 maggio 2015

Immigrati: intervista di Affariitaliani.it al dirigente Consap Daniele Contucci.


Daniele Contucci, assistente capo della Polizia di Stato in forza presso la Direzione centrale immigrazione e Polizia delle Frontiere, ora dirigente sindacale Consap, racconta la sua esperienza sul campo in tema di migranti in una lunga intervista ad Affaritaliani.it.
Daniele Contucci, quando comincia la "scomoda" vicenda che ti riguarda?
Comincia quando facevo parte dell'U.R.I., l'unità specializzata di rapido intervento sull'immigrazione, dipendente dalla Direzione centrale di polizia di frontiera che coordina tutti gli uffici immigrazione in Italia e la missione Mare Nostrum ora Triton. Si tratta di un'unità creata dal prefetto Ronconi quando il ministro dell'Interno era Roberto Maroni per velocizzare le pratiche degli uffici immigrazione, poco prima dell'emergenza legata alla primavera araba e gli sbarchi dal Nordafrica, anche se gli arrivi di allora sono niente rispetto a quelli che ci sono adesso.
Di che cosa vi occupavate?
Venivamo impiegati in tutte le località italiane per emergenza immigrazione. Il nostro intervento è stato fondamentale per velocizzare le pratiche dei permessi di soggiorno che avevano un arretrato incredibile. Eravamo in una ventina, spesso impiegati al centro di accoglienza del Cara di Mineo, uno dei centri richiedenti asilo più grandi d'Europa. Facevamo "interviste" che duravano circa 20 minuti durante le quali ricostruivamo tutta la storia del migrante: generalità, stati attraversati e tutto il resto. Di fianco a noi c'era un interprete e veniva compilato un modello chiamato C3, che veniva poi inserito nel database e inviato alla commissione territoriale locale che dopo una serie di accertamenti decideva se concedere o meno l'asilo politico.
Quanto tempo faceva risparmiare il vostro intervento?
Moltissimo. I tempi della procedura di richiesta asilo si erano abbassati da 18 a 6 mesi. Tutto ciò ha comportato anche un grosso risparmio. Considera che ciascun migrante costa circa 45 euro al giorno. Moltiplicando la cifra per 4 mila volte, la capienza del Cara di Mineo (con una presenza media costante di 3500 migranti), si potrà avere un'idea di quali cifre stiamo parlando.
Si parla di cifre altissime...
Esatto, peccato che l'emergenza faccia business. Lo hanno dimostrato recenti inchieste giudiziarie: c'è chi lucra sull'emergenza dei migranti. Ormai è diventato un business più redditizio di quello della droga.
Per chi è un business?
Per i trafficanti di esseri umani innanzitutto. Ma anche per i posti che ospitano un centro come il Cara di Mineo, dove si crea anche un notevole indotto economico. Ci sono poi anche alcuni albergatori che sono felici di riempire i loro hotel.
Poi che cosa è successo a questa unità?
E' successo che è stata praticamente smantellata. Io e i miei colleghi siamo stati tutti demansionati e mandati a svolgere altri compiti. Io ormai sono malvisto in Polizia. Tutto perché ho avuto il coraggio di denunciare fatti concreti e molto gravi.
A che cosa ti riferisci?
Ho partecipato con altro personale allo sbarco di Augusta dello scorso giugno. Siamo stati un giorno e mezzo a trattare circa 1200 migranti, dei quali 66 con la scabbia e diversi con tubercolosi conclamata. Siamo entrati in contatto per 36 ore con queste persone senza l'equipaggiamento necessario. Nonostante i protocolli scandissero chiaramente i presidi da adottare per tutelare e preservare gli operatori dal contagio di agenti patologici infettivi quali scabbia, tubercolosi e altro, venivamo mandati allo sbaraglio con dei semplici guanti in lattice e mascherine monouso. Non ho nemmeno potuto vedere mio figlio appena nato fino al compimento del suo secondo mese di vita per evitare ogni possibile contagio. Finito tale periodo ogni incubazione si sarebbe conclamata, per cui solo allora e dopo essermi sottoposto ad analisi private ho potuto riabbracciare mio figlio. Una cosa che mi ha davvero creato una grande rabbia.
Quando avete denunciato l'accaduto?
Il 2 luglio ho convinto i colleghi a fare richiesta al direttore centrale per un controllo sanitario. Due giorni dopo il capo della Polizia Pansa emette una circolare dove si dice di sottoporre i colleghi a contatto con i flussi migratori a un test tubercolare, ribadendo in realtà due circolari esistenti del 2002 e del 2009, applicate da alcune questure ma non dalla Direzione centrale della Polizia di frontiera. Il 25 luglio poi il caso è diventato mediatico grazie alla Lega Nord e all'onorevole Molteni che ha presentato un'interrogazione parlamentare, alla quale il ministro Alfano non ha ancora risposto. Nel frattempo noi siamo stati fermati e demansionati. E' un momento difficile, per fortuna c'è il sostegno che mi ha dato la Lega che ha fatto esplodere mediaticamente il caso. Anche su Facebook tante persone mi seguono e mi sostengono.
Facebook è stata un'ancora di salvezza?
Per me sicuramente, per altri invece è diventato un tribunale. Il grande Antonio Adornato è stato trasferito solo per aver messo un "mi piace" a un posto del mio amico Fabio Tortosa sulla Diaz. Un post nel quale non si diceva che aveva picchiato qualcuno ma solo che avrebbe sempre obbedito agli ordini.
Come avete preso all'interno della Polizia il trasferimento di Adornato?
Male, molto male. Ci è apparso un contentino a chi protesta. E quello che è successo a Milano coi black bloc è una conseguenza di quello che è successo, perché si è dovuto per forza far vedere che la Polizia non fa violenza. Non abbiamo potuto fare nulla altrimenti sarebbe scoppiato l'inferno.
Tornando un attimo al deficit di tutela sanitaria, perché pensi che, come tu sostieni "vi mandassero allo sbaraglio"?
Ci sono dei costi per fare le cose come andrebbero fatte. Semplicemente si opera come al solito all'italiana pensando che tanto alla fine vada sempre tutto bene e nessuno si lamenti. La realtà è che, anche se nessuno lo dice, in tanti poliziotti hanno la tubercolosi latente. Finché nessuno avesse avuto il coraggio di denunciare la situazione non sarebbe cambiato nulla. Ora per fortuna è stato diramato un vademecum e le cose sembrano migliorate. Ma per una cosa del genere in un paese normale si chiede conto a qualche pezzo grosso, qui da noi no.
Ma i filtri sanitari sui migranti in arrivo funzionano?
Le visite mediche duravano in media 3-4 minuti a testa. Come si può pensare che si facesse un'analisi sanitaria seria e approfondita? E' chiaro che si vedono solo le cose più evidenti, ma delle malattie in incubazione non te ne potevi accorgere. Ora hanno aumentato un po' la durata delle visite ma il discorso cambia poco.
E il filtro per la sicurezza?
Nel 2014 sono sbarcate 170 mila persone e 100 mila sono sparite nel nulla. L'80% circa di queste persone non è nemmeno stato fotosegnalato. Non sappiamo chi sono e quali sono le loro intenzioni. Esiste un serio pericolo terrorismo, anche dalla Francia hanno lanciato l'allarme. Il problema è con quei numeri di arrivi è impossibile fotosegnalare tutti. Ora il trattato di Dublino imporrà la fotosegnalazione obbligatoria, con conseguenze incredibili dal punto di vista dei tempi e dei costi, che rischiano di espandersi a dismisura.
Quanto sono adeguate le politiche comunitarie?
In realtà Mare Nostrum e Triton hanno creato e stanno creando delle conseguenze negative. Con Mare Nostrum si andavano a prendere i migranti a 10 miglia dalle coste libiche (vale a dire 16 chilometri). Ora con Triton le miglia dovrebbero diventare 30. Il problema è che come ho sentito con le mie orecchie prima di questi progetti un migrante pagava 4-5 mila euro per il viaggio verso l'Italia, ora ne paga 700-800 perché ovviamente i rischi, sempre altissimi, sono diminuiti.
Come si potrebbe risolvere la situazione?
Fermare il singolo scafista non serve a nulla, sono come i pusher. Bloccato uno ne arrivano altri 10. Bisogna arrivare alle origini del fenomeno, facendo lavorare le diplomazie. All'estero ci sono consolati e ambiasciate italiane. Si potrebbe gestire la cosa nei paesi d'origine organizzando e gestendo le richieste d'asilo direttamente presso le nostre diplomazie all'estero. In quel modo la gente potrebbe sapere che c'è una strada normale e ordinaria per arrivare in Italia e si toglierebbe un business mortale dalle mani dei trafficanti di esseri umani. Poi servirebbe un'operazione "cuscinetto" sotto l'egida dell'Onu creando dei campi sosta per selezionare da lì i richiedenti asilo. Purtroppo invece si preferisce la politica delle lacrime di coccodrillo e delle morti annunciate.

Che cosa significa oggi essere un poliziotto in Italia?
Oggi purtroppo tanti poliziotti non si sentono tutelati. E purtroppo anche i vertici non ci hanno sempre difeso nella maniera adeguata. Per tante persone sembra quasi che indossare una divisa sia una colpa. Ma dietro la divisa c'è Daniele Contucci, un ragazzo normale, libero nel pensiero e con una famiglia. Io posso parlare grazie al fatto che sono un dirigente sindacale Consap altrimenti non potrei farlo. In Italia c'è un partito dell'antipolizia e capita che davanti a certe cose ti cadono le braccia e ti chiedi: "Ma perché lo sto facendo?"