venerdì 29 aprile 2016

in arrivo un concorso per agenti di Polizia. Il 50% dei posti destinato agli esterni . Innocenzi, vinta la nostra battaglia.

Il Giornale d'Italia: in arrivo un concorso per agenti di Polizia. Il 50% dei posti destinato agli esterni. Innocenzi, vinta la nostra battaglia.

Forze nuove per la sicurezza, sembra finalmente giunto il momento di nuove assunzioni nella Polizia di Stato, lo afferma Giorgio Innocenzi Segretario Generale Nazionale della Consap, dopo che in un recente incontro al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, era stato lo stesso Capo della Polizia prefetto Alessandro Pansa ad informare i sindacati di aver firmato il bando di concorso pubblico per l’arruolamento di nuovi agenti con una consistente aliquota del 50% dei posti destinata ai cosiddetti “esterni” ossia aperto a tutti coloro che aspirano ad indossare la divisa della Polizia di Stato.
La Consap si è sempre battuta per l’indizione di un concorso pubblico che possa far confluire forze giovani e professionalmente motivate a fronte di organici, che per quanto riguarda gli appartenenti alla Polizia di Stato registrano un età media abbondantemente superiore ai 40 anni, con un turn-over fra personale assunto e personale in quiescenza ormai ridotto alla metà, spiega sempre Innocenzi, che sottolinea l’attività sindacale svolta a sostegno di questo concorso.
“Alcuni mesi fa sottoscrivemmo l’ennesima lettera congiunta con altre sigle sindacali nella quale sollecitavamo l’indizione di questo bando atteso da anni, ora sembrerebbe che questo obiettivo sia vicino con grande soddisfazione del personale e dei cittadini. Sembrerebbe perché l’annuncio del Capo della Polizia alle rappresentanze sindacali avvenuto il giorno della firma della ripartizione del Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali in realtà non si riferiva all’indizione del bando ma alla firma della richiesta in tal senso al competente Ministero della Funzione Pubblica, ma ad ogni buon conto si è avviato l’iter e questo e senz’altro un risultato da sottolineare”.
Sarà importante accelerare i tempi, prosegue la Consap, perché un concorso pubblico in Polizia è atteso da oltre venti anni così, dopo questa lunghissima attesa potremmo vedere un’accelerazione quanto meno anomala visto che a decorrere dal 1° gennaio 2016 e sino al 31 dicembre 2018, parte dei posti disponibili ogni anno nel ruolo degli agenti ed assistenti della Polizia di Stato sarà coperta attraverso un concorso pubblico per i cittadini provenienti dalla "vita civile".
Lo svolgimento del concorso come indicato nel sito ufficiale della Polizia di Stato prevede la prova scritta d'esame e le prove di efficienza fisica attraverso cui si individuerà una graduatoria di merito, i vincitori di questo concorso saranno nominati allievi agenti della Polizia di Stato e avviati ad un corso di formazione di 12 mesi presso la Scuole di Polizia e al termine del quale saranno assegnati in sedi di servizio diverse e non limitrofe a quella di residenza.

Volantinaggio Consap / Coisp dinanzi al Viminale e alle questure capoluogo di regione

Volantinaggio Consap / Coisp dinanzi al Viminale e alle questure capoluogo di regione per rivendicare una gestione più giusta e trasparente dei riconoscimenti premiali.

La circostanziata denuncia inoltrata dalla Consap e dal Coisp al Ministro dell’Interno per denunciare l’inadeguata gestione dei riconoscimenti premiali operata dal Vice Capo della Polizia con funzioni vicarie, che ha posto in essere una inaccettabile condotta nel corso delle ultime riunioni dell’ex Commissione Centrale per le Ricompense, ha fatto molto scalpore. All’apprezzamento esternato da tantissimi colleghi, anche appartenenti a organizzazioni sindacali silenti, si sono aggiunti commenti e vicinanze inaspettate di autorevoli esponenti della nostra Amministrazione centrale e periferica.
Ciò stante, al fine di tentare di porre un immediato freno all’inadeguatezza che sta caratterizzando la gestione dell’importante consesso ed i cui effetti sono di assoluta gravità nei riguardi degli interessi e dei diritti dei poliziotti, si è deciso di denunciare ancora più platealmente quanto accaduto nonché il rischio per tutti i colleghi di vedersi umiliati piuttosto che avere garantito quel doveroso rispetto per la quotidiana abnegazione e sacrificio posta in essere nell’adempimento dei propri obblighi istituzionali.
Nella mattinata di mercoledì 4 maggio 2016, dalle ore 10:00 alle 13:00 davanti al Viminale e alle questure capoluogo di regione sarà effettuato un volantinaggio di protesta.  

giovedì 28 aprile 2016

!!! ATTENZIONE !!! COMUNICAZIONE URGENTE !!!

A seguito della comunicazione pervenutaci da parte della Direzione del V° Reparto Mobile-Torino del 27 aprile 2016, prot. AA.GG.7/1/25/3306, avente oggetto rimozione amianto- chiusura uffici interessati, si comunica a tutti gli iscritti,  che l'accesso alla Segreteria è temporaneamente sospesa sino a nuove disposizioni.
Sospensione necessaria, al fine di permettere alla ditta operante di effettuare l'immediato "incapsulamento" del materiale rinvenuto e non censito nei precedenti sopralluoghi.
Disposizione obbligatoria in quanto, la sede della Segretaria Consap si trova ubicata nella palazzina "C", anche se,  non  viene menzionata nella comunicazione suddetta.- 

Il Segretario Generale Provinciale - Luciano Gramolelli 

mercoledì 27 aprile 2016

DICHIARAZIONE DEI REDDITI MODELLO 730/16: RINNOVATA LA CONVENZIONE CON - EUROCAF DI SANTENA

LA SEGRETERIA PROVINCIALE CONSAP,  ANCHE QUEST'ANNO E' PRONTA AD 

ASSISTERE I PROPRI ISCRITTI NEL PRESENTARE LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI, 

RINNOVANDO LA CONVENZIONE CON IL CENTRO CAF "EUROCAF S.R.L." DI 

SANTENA  (TO).

LA CONSAP,  GARANTISCE L'ASSISTENZA FISCALE GRATUITA A  TUTTI GLI ISCRITTI 

IN REGOLA CON IL TESSERAMENTO 2016.


VI INVITO A PRENDERE VISIONE DEL COMUNICATO SOTTO RIPORTATO.

VERRÀ' INVIATA  VIA E-MAIL AD OGNI ISCRITTO INTERESSATO ALL'ASSISTENZA

 FISCALE IL REPORT DEI DOCUMENTI CHE DOVRÀ  PRESENTARE  

SEGUIRANNO INDICAZIONI ULTERIORI SULLE GIORNATE ED ORARI DISPONIBILI 

PER IL ITIRO  DEI MODELLI 730/16


Attribuzione riconoscimenti premiali al personale della Polizia di Stato, la Consap ed il Coisp sollecitano intervento del Ministro Alfano.

Attribuzione riconoscimenti premiali al personale della Polizia di Stato. Violato il diritto ad essere uguali dinanzi alla Pubblica Amministrazione. La Consap ed il Coisp sollecitano intervento del Ministro Alfano.

Signor Ministro,
ci rivolgiamo alla S.V. per rappresentare il diffuso stato di malessere che si è generatotra il personale della Polizia di Stato a seguito dello svolgimento delle ultime quattro deliberazioni adottate dal Dipartimento della P.S. per riconoscere le giuste e meritate ricompense a chisi è particolarmente distinto nello svolgimento dei compiti istituzionali.
Fino a qualche anno fa, nel rispetto di norme ancora vigenti, il delicato compito di giudicare le proposte premiali effettuate dai Questori su tutto il territorio nazionale era espletato da una Commissione Centrale paritetica (ovvero composta in pari numero da componenti designati dal Dipartimento della P.S. e dalle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative).Una errata interpretazione di alcune norme sulla spending review ha bloccato per circa tre anni l’attribuzione al personale della Polizia di Stato dei meritati riconoscimenti, sennonché le scriventi Organizzazioni Sindacali, che hanno chiesto per molto tempo la risoluzione di questa problematica, nell’interesse dei Poliziotti danneggiati da tale blocco, hanno accettato unitamente alle altre oo.ss.una soluzione immediata che, sebbene tardiva, arrivava attraverso un’ibrida formulazione che prevede una riunione presieduta dal Vice Capo della Polizia Vicario che decide in modo unilaterale e la sola consultazione delle Organizzazioni Sindacali.  I Sindacati hanno accettato tale formulazione perché il Dipartimento della P.S. aveva garantito di svolgere tale attività nel pieno rispetto dei principi che devono ispirare l’azione della Pubblica Amministrazione, e confermiamo che per gli anni appena trascorsi così è stato in quanto storicamente chi era preposto all’importante responsabilità di Vice Capo della Poliziacon funzioni vicarie dava esempio di equilibrio, di conoscenza e rispetto delle norme che regolano  il rapporto d’impiego, di serenità, di senso di responsabilità, di capacità di confronto e di una spiccata sensibilità, doti che si aggiungevano ad una grande conoscenza e rispetto delle problematiche del personale della Polizia di Stato.
Signor Ministro, oggi purtroppo non è più così.
Sin dal suo insediamento a Vice Capo della Polizia con funzioni vicarie e quindi chiamato a presiedere le riunioni di cui sopra, il Prefetto Luigi Savina ha infatti violato, a parere delle scriventi OO.SS., le prassi, i criteri, le norme che regolano ed attengono l’attribuzionedei premi e delle ricompense, evidenziando comportamenti che appaiono inopportunamente animati dalla volontà di compiere evidenti, macroscopiche ed inaccettabili parzialità amministrative.
Nelle ultime riunioni abbiamo registrato numerosissime anomalie delle quali alcune meritano di essere accennate per farLe comprendere lo sgomento ed il risentimento che hanno generato tra il personale della Polizia di Stato.
Cominciamo con il Sostituto Commissario Roberto Mancini, un Eroe che ha combattuto  fino all’estremo sacrificio, il quale insieme ad altri otto appartenenti alla Polizia di Stato,il 28 marzo 2013 a Roma, sventa una rapina a mano armata, arresta i rapinatori armati di pistola e libera gli ostaggi.
Un’operazione eccezionale che ha visto la partecipazione di nove Poliziotti i quali,nelle varie fasi, hanno messo a rischio la propria vita.
Il Questore di Roma dell’epoca, il dott. Fulvio Della Rocca, in modo avveduto  e rispondente alle normative vigenti, propone, per detti Appartenenti alla Polizia di Stato, la promozione per merito straordinario, ma nella riunione del 6 aprile u.s. il Prefetto Savinaprima decide di concedere la promozione solo a due dipendenti, nonostante la forte e giustificata avversione delle scriventi OO.SS., e successivamente, nella riunione del 20 aprile u.s., evidentemente sollecitato da più parti di riparare al pacchiano errore, tenta di porvi rimedio e,senza alcun pur necessario provvedimento amministrativo di annullamento dell’intera deliberazione, riesamina esclusivamente la posizione del Sostituto Commissario Roberto Mancini che finalmente e giustamente riceve la meritata promozione al merito straordinario, mentre, nonostante le veementi proteste del COISP e della CONSAP, nulla viene modificato per gli altri sei Poliziotti che hanno corso il medesimo rischio di vita ed hanno partecipato alle medesime attività.
Le anomalie purtroppo non terminano qui. Infatti, proprio nella riunione del 20 aprile u.s., molte proposte di attribuzione di riconoscimenti al personale della Polizia di Stato sono state declassate o non accolte dal prefetto Savina, nonostante la forte contrarietà delle scriventi OO.SS., perché, secondo non si sa quale suo personale criterio, non erano meritevoli della promozione per merito straordinario.
Sono stati quindi umiliati Poliziotti che hanno messo a repentaglio la loro stessa vita  per salvare dei cittadini o reprimere pericolose condotte criminale. Chi non aveva esitato a rischiare la propria vita per quella di un soggetto in procinto di suicidarsi gettandosi sotto un convoglio ferroviario, chi ha arrestato un pericoloso latitante, chi non ha esitato ad inseguire un criminale  in fuga che ha tentato d’investire con l’auto più volte i Poliziotti …..  tutti episodi segnalatidai Questori competenti per provincia per la promozione al merito straordinario o che comunque  la cui attività rientrava tra i criteri previsti dalle norme per essere promossi alla qualifica superiore.
Nella medesima riunione, però, il Prefetto Savina ha posto in deliberazione anche alcune richieste redatte da lui stesso quando, qualche mese fa, era Questore di Milano, …. proposte che ci permettiamo di definire “atipiche” poiché giunte a deliberazione mentre il personale, che evidentemente non ha avuto la “fortuna” di avere un Questore che si chiamava Luigi Savina, deve attendere circa due anni prima di vedere esaminata la propria proposta.
Già, Signor Ministro, ha letto bene! Il Vice Capo Vicario della Polizia, approfittandodel suo attuale incarico, ha posto in deliberazione le proposte effettuate da lui stesso, scavalcando centinaia di proposte premiali che ancora devono essere esaminate per gli anni 2014 e 2015, procurando così una evidente disparità di trattamento tra il personale della Poliziadi Stato ed evidenziando anche dell’altro ….
La lettura di due delle proposte del Questore di Milano Luigi Savina, che da Vice Capo della Polizia decide sulla “propria” richiesta con evidente e plateale incompatibilità amministrativa oltre che alla ostentata inopportunità deontologica, porta a rilevare che il citato, che si erge a severo censore delle proposte fatte da tutti i Questori d’Italia, ha proposto (e poi accolto)il riconoscimento premiale della promozione per merito straordinario nei confronti di una Appartenente alla Polizia di Stato che si è distinta nello svolgere la propria attività presso l’ufficio misure di prevenzione della Questura di Milano …. e nei confronti di altra per l’attività svolta quale operatore radio presso la sala operativa della Questura di Milano.
Signor Ministro, come Le apparirà chiaro, non concedere la promozione per merito straordinario a chi rischia la vita e poi concedere questo importante riconoscimento, con le modalità che abbiamo descritto, a chi ha svolto, seppur in modo lodevole, ma ordinario, la propria attività all’interno di un ufficio, è sostanzialmente intollerabile ed è il sintomo che la gestione di tale importante settore, qual’è la concessione dei premi e ricompense a livello centrale, non viene svolta con la imprescindibile imparzialità.
Dal 1° aprile 1981 ad oggi, nessun Questore in Italia ha mai neanche pensato di fare proposte premiali come quelle criticate, e soprattutto nessun Vice Capo della Polizia Vicarioha avuto l’avventatezza di acconsentire a fatti di tale inaudita gravità che, per la loro macroscopica evidenza, stanno creando profonde perplessità tra tutto il personale della Polizia di Stato sull’equilibrio e lucidità nell’esercizio dell’azione amministrativa.
In considerazione di quanto accennato, chiediamo un Suo autorevole intervento affinché le citate attività siano ricondotte ad una gestione imparziale, equilibrata e rispettosa delle norme vigenti.

Il Segretario Generale del COISP
Franco Maccari
Il Segretario Generale della CONSAP
                 Giorgio Innocenzi

martedì 26 aprile 2016

Innocenzi, stop privilegi per la militarità o sarà mobilitazione generale

Pensioni: il Consiglio dei Ministri vara per i militari un comodo scivolo per andare in pensione cinque anni prima con l'ausiliaria. Innocenzi, stop privilegi per la militarità o sarà mobilitazione generale

Mentre la legge delega per il riordino delle carriere, fortemente voluta dalla Consap e da tutte le rappresentanze sindacali per procedere ad un effettivo riallineamento degli ordinamenti dei comparti sicurezza e difesa annaspa tra mille difficoltà, si prospetta una nuova fuga in avanti della Difesa. Le gerarchie militari, approfittando dell’assenza politica del Ministro dell’Interno evidentemente affaccendato nella predisposizioni delle liste elettorali per le prossime elezioni amministrative, hanno inferto un nuovo colpo all’equiordinazione dei corpi civili e militari. Nel  Consiglio dei ministri del 22 aprile 2016,  guarda caso presieduto dal Ministro della difesa Roberta Pinotti,sono state discusse alcune disposizioni integrative e correttive in materia di difesa. Il Consiglio dei ministri, dopo ampia discussione, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive ai decreti legislativi 28 gennaio 2014, n. 7 e 8, adottate ai sensi dell’articolo 1, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 244. Il decreto legislativo contiene modifiche al Codice dell’ordinamento militare in materia di organizzazione e di personale introdotte allo scopo di raggiungere ancora più efficacemente gli obiettivi di riorganizzazione e di riduzione dello strumento militare nazionale fissati dalla citata legge n. 244. Tra gli interventi approvati uno inparticolare riguarda il trattamento pensionisticoquello che prevede la possibilità di collocamento a domanda in congedo, nella posizione di ausiliaria, di ufficiali e sottufficiali che si trovino a non più di cinque anni dai limiti di età. Un vero e proprio scandalo che la Consap ha immediatamente denunciato. Il Segretario Generale, Giorgio Innocenzi ha immediatamente inviato al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi una nota circostanziata di vibrata protesta con richiesta di un tempestivo e risolutivo intervento. Il Governo, - ha intimato Innocenzi  - deve una volta per tutte chiarire la sua reale volontà altrimenti a noi poliziotti non resterà che attuare una mobilitazione generale per condannare la volontà di non voler procedere ad una reale equiordinazione e ad un riordino vero ma solo ad operazioni di facciata che rischiano di danneggiare la sicurezza del Paese e i diritti dei poliziotti.

lunedì 25 aprile 2016

Pensioni e stipendi ridotti a zero: Lo Stato ha il potere-dovere di controllare.La Consap scrive al Ministero dell’Interno e al Presidente dell’INPS.

Pensioni e stipendi ridotti a zero: Lo Stato ha il potere-dovere di controllare. La Consap scrive al Ministero dell’Interno e al Presidente dell’INPS.

Il caso del collega che si è visto accreditare una busta paga da un euro non è un caso isolato e purtroppo rientra in una casistica sempre più frequente. Proprio di recente un pensionato si è visto consegnare il cedolino della sua pensione di una mensilità di 3 euro, e se fate una breve ricerca ne troverete decine di casi analoghi. Non è un errore di mero conteggio è una vera e propria violazione di legge.
Non conosco il singolo caso del collega che ha comportato un totale azzeramento dello stipendio, ma questi fatti sono allarmanti e pregiudicano gravemente le condizioni essenziali di sopravvivenza. L’Amministrazione in genere, Stato, INPS, enti pubblici ecc, hanno l’obbligo di rispettare il minimo garantito per la sopravvivenza.
Questo non avviene poiché le detrazioni, i conguagli ed eventuali pignoramenti vengono operati  in automatico mediante sistemi informatizzati,  senza controllo e senza responsabilità da parte dell’ente. Questo accade di frequente anche nel caso in cui l’ente o la stessa Agenzia delle Entrate fungono da sostituto d’imposta, nei casi di recupero Irpef o conguagli fiscali, accreditando al cittadino-lavoratore malcapitato importi irrisori e spesso, come nel caso del collega pari ad euro 1 o addirittura zero euro. Lo stesso è avvenuto di recente (aprile) ad una docente in pensione che per un conguaglio effettuato da parte dell’Inps, gli sono stati accreditati 440 euro di pensione e quest’ultima non ha potuto pagare le spese ordinarie per il mese corrente comprese le medicine, essendo invalida per 2/3.
La legge esiste che vieta tale condotta ma citare in giudizio o denunciare i responsabili ha dei costi insostenibili che vanno ad aggiungersi alle già precarie ed indigenti situazioni economiche.
Lo Stato e l’ente previdenziale nel caso delle pensioni, dovrebbero per primi garantire il rispetto delle norme tutelando il lavoratore, in quanto la nostra Costituzione prevede che l’attività della Pubblica Amministrazione deve sempre perseguire l’interesse generale e soprattutto deve essere legittima.
La riforma intervenuta lo scorso anno, con il d.l. n. 83/2015 e relativa legge di conversione, ha introdotto diverse e sostanziali novità in materia di pignoramenti di pensioni e stipendi modificando il limite “storico” fissato dall'art. 545 c.p.c. e individuando (in rialzo) sia le soglie di impignorabilità della pensione in generale che quelle di stipendi e pensioni accreditati sul conto corrente pignorato. Con riferimento al pignoramento delle pensioni, l'art. 13 del d.l. n. 83/2015 ha introdotto un nuovo comma all'art. 545 c.p.c. prevedendo che “le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile nei limiti previsti dal terzo, quarto e quinto comma nonché dalle speciali disposizioni di legge”.
Ne deriva che la parte di pensione, pari ad una volta e mezzo la misura dell'assegno sociale,sarà assolutamente impignorabile, rimanendo invece assoggettato al pignoramento, nei limiti del quinto, l'importo residuo risultante dalla differenza tra la somma globale del trattamento e quella corrispondente all'assegno sociale aumentato della metà. (cfr. studiocataldi.it)

Pertanto la trattenuta secondo la normativa vigente è illegittima anche sotto questo ordine di profilo ed in ogni caso deve essere ridotta e non superare comunque i limiti imposti dalla normativa vigente, al fine di garantire le essenziali condizioni per la sopravvivenza dell'avente diritto. Nella fattispecie tale trattenuta ha perfino superato il limite della impignorabilità fissato dalla Corte Costituzionale ossia ad € 525,89, fissato e ribadito anche dalla giurisprudenza di legittimità (Cassazione civile 18755/2013), importo ritenuto il minimo vitale per la sopravvivenza dell'individuo, anche nel caso di debiti derivanti da tributi. A tal proposito si rammenta che al fine di effettuare la trattenuta o pignoramento oltre il quinto sulla pensione, è necessario apposita autorizzazione del Presidente del Tribunale che determina con decreto. Che l'inosservanza da parte dell'Ente terzo pignorato, di corrispondere, di ridurre o di frapporsi deliberatamente all'erogazione di tale misura, ha quale conseguenza, un trattamento sanzionatorio di cui al combinato disposto ex artt. 570 e 650 c.p. , argomentato anche dalle Sezioni Unite nella sentenza 31.1.2013, n. 23866, le quali ritengono il reato de qua procedibile d'ufficio (cfr. Studio legale Stefano di Salvatore Tonelli Russo). La principale causa di tale invereconda situazione è la totale deresponsabilizzazione delle amministrazioni e la difficile individuazione del responsabile del procedimento, anche per il diniego dell’accesso agli atti posto dall'Amministrazione stessa, a danno dei lavoratori che vorrebbero risalire all'artefice del provvedimento. Purtroppo questo Paese sta andando alla deriva e solamente poche persone hanno preso coscienza di quanto sta accadendo alle persone oneste e rispettose delle leggi.
Dott. Fabrizio Locurcio - Ufficio Studi Segreteria Nazionale

sabato 23 aprile 2016

La Consap: poliziotto 1 euro al mese, immigrato 35 euro al giorno.

La Consap in grande evidenza su Il Giornale d'Italia: poliziotto 1 euro al mese, immigrato 35 euro al giorno.

I poliziotti di Alfano costretti a chiedere l’elemosina ai migranti. Potrebbe sembrare un paradosso ma si tratta invece della “cartina al tornasole” di quanta poca considerazione godano le Forze di Polizia del governo Renzi. E la denuncia, l’ennesima e tutte finora inascoltate per il settore, arriva dalla Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, che rende nota l’incredibile vessazione subita da un poliziotto in forza all’Ispettorato di Pubblica Sicurezza di Palazzo Chigi, a Roma.
La controprova alla quale fa riferimento la Consap, il sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, è rappresentata da uno statino paga del NoiPa (il sistema che eroga gli stipendi nella Pubblica Amministrazione) che per il mese di aprile ha destinato ad un poliziotto ben… 1 euro di stipendio.
Il tutto per degli errori di contabilizzazione, avendo il poliziotto ricevuto qualcosa in più nei mesi passati; la qualcosa il diretto interessato aveva subito fatto notare, chiedendo poi di poter restituire i soldi un tanto al mese, secondo logica ma anche secondo legge, visto che a nessun lavoratore può essere corrisposta una paga inferiore alla soglia di sopravvivenza. E invece no: per i poliziotto di Alfano-Renzi anche la paga mensile di 1 euro può andar bene.
“Me lo vedo già il malcapitato collega 52enne, che confronta sconsolatamente la sua miserrima busta paga mettendola a confronto i 35 euro al giorno che lo Stato elargisce ad un qualsiasi migrante – denuncia ironicamente Giorgio Innocenzi segretario generale nazionale della Consap – ma purtroppo  in questa circostanza c’è molto poco da ridere, visto che con questo euro il collega dovrà mantenere per un mese la moglie e tre figli, mentre ha già dovuto cancellare il pranzo per la comunione di uno dei suoi bambini previsto per il mese di maggio.  In questo caso poi i vertici della nostra Amministrazione non potranno neanche accampare la solita cantilena “sono cose che succedono, provvederemo” visto che il Ministero dell’Interno era stato informato dallo stesso collega, che aveva chiesto una rielaborazione del debito accumulato per una tardiva comunicazione dei redditi, del possibile verificarsi di questa situazione; ma né lui né la Consap, che con una lettera del 31 marzo aveva sollecitato all’attenzione dell’Ufficio Rapporti Sindacali del Viminale, sono state degnate di attenzione da una macchina burocratica fatta di funzionari lautamente stipendiati che non trovano il tempo neppure per segnalare una situazione grave come questa”.
“I poliziotti per questo Governo e per questo Ministro evidentemente sono un peso: nessun segnale sul fronte del rinnovo del contratto; ci si propone una bozza sulla legge delega per il riordino delle carriere inaccettabile ed ora anche gli stipendi ad un euro; quando nelle passerelle di certi personaggi si blandisce la sicurezza come una priorità del Paese, bisognerebbe anche ricordare che la sicurezza si fa motivando professionalmente chi serve lo Stato con indosso una divisa”, chiosa Giorgio Innocenzi

giovedì 21 aprile 2016

Riordino carriere: progetto inaccettabile.

Riordino carriere: progetto inaccettabile. Consap, apertura immediata tavolo tecnico.

Il 19 aprile 2016 presso l'Ufficio Coordinamento e Pianificazione  Forze di Polizia si è tenuta la programmata riunione relativa ai decreti attuativi di cui all'art 8 della Legge 7 agosto 2015 n.124.  (c.d. riordino delle carriere).
Presenti per l'Amministrazione il Vice Capo Prefetto Piantedosi, il Prefetto Mazza delle Risorse Umane, il Prefetto Valentini della Segreteria del Dipartimento, Ianniccari dei Tecnici, Bella dell'Ufficio Legislativo e Ricciardi delle Relazioni Sindacali.
Nella circostanza l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza consegnata alle rappresentanze sindacali una articolata ipotesi di lavoro per la revisione dei ruoli della Polizia di Stato. La Consap, dopo una prima sommaria valutazione, non poteva esimersi dal contestare duramente l’ipotesi riodinamentale criticandone severamente i meccanismi di progressione che rappresentano un forte arretramento rispetto agli originari progetti di riordino.
Il meccanismo di progressione ipotizzato offende la dignità e le aspettative del personale ma soprattutto rischia di pregiudicare ulteriormente la funzionalità del sistema sicurezza. La Consap, al fine di non perdere l’opportunità della legge delega, ha chiesto con forza l’istituzione di un tavolo tecnico che individui reali meccanismi di rigenerazione di un apparato vecchio e claudicante. Al termine della riunione l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza si dichiarava disponibile all’apertura di un confronto costruttivo attraverso un tavolo tecnico finalizzato a migliorare il progetto riorganizzativo.

Riordino carriere: progetto inaccettabile.

Riordino carriere: progetto inaccettabile. Consap, apertura immediata tavolo tecnico.

Il 19 aprile 2016 presso l'Ufficio Coordinamento e Pianificazione  Forze di Polizia si è tenuta la programmata riunione relativa ai decreti attuativi di cui all'art 8 della Legge 7 agosto 2015 n.124.  (c.d. riordino delle carriere).
Presenti per l'Amministrazione il Vice Capo Prefetto Piantedosi, il Prefetto Mazza delle Risorse Umane, il Prefetto Valentini della Segreteria del Dipartimento, Ianniccari dei Tecnici, Bella dell'Ufficio Legislativo e Ricciardi delle Relazioni Sindacali.
Nella circostanza l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza consegnata alle rappresentanze sindacali una articolata ipotesi di lavoro per la revisione dei ruoli della Polizia di Stato. La Consap, dopo una prima sommaria valutazione, non poteva esimersi dal contestare duramente l’ipotesi riodinamentale criticandone severamente i meccanismi di progressione che rappresentano un forte arretramento rispetto agli originari progetti di riordino.
Il meccanismo di progressione ipotizzato offende la dignità e le aspettative del personale ma soprattutto rischia di pregiudicare ulteriormente la funzionalità del sistema sicurezza. La Consap, al fine di non perdere l’opportunità della legge delega, ha chiesto con forza l’istituzione di un tavolo tecnico che individui reali meccanismi di rigenerazione di un apparato vecchio e claudicante. Al termine della riunione l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza si dichiarava disponibile all’apertura di un confronto costruttivo attraverso un tavolo tecnico finalizzato a migliorare il progetto riorganizzativo.

mercoledì 20 aprile 2016

Siglato l'accordo per la produttività 2015. Imminente la riapertura del tavolo contrattuale.


Stamattina presso il Viminale, alla presenza del Capo della Polizia Pansa, la Consap ha sottoscritto con il Ministro dell'Interno, Alfano l'accordo per la distribuzione del fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali riferito all'anno 2015. L'intesa è stata siglata in tutta fretta per consentire il pagamento delle spettanze agli aventi diritto entro il prossimo mese di giugno. Nella circostanza è stato rappresentato da parte di tutte le OO.SS il disappunto per l'ipotesi di riodino delle carriere predisposto dall'Ammnistrazione. Il Ministro, nel prendere atto delle legittime rimostranze, ha definito il riordino delle carriere del personale di polizia "un obiettivo assoluto" che sarà sicuramente centrato dal Governo. Nell'occasione il Ministro dell'Interno ha comunicato che il Ministro Madia ha attivato le procedure per la riapertura del tavolo delle trattative per il rinnovo contrattuale.

lunedì 18 aprile 2016

19 APRILE 2015 - SEMINARIO CONSAP: LO STRESS DA LAVORO NELLA POLIZIA DI STATO, LE VERITA' NASCOSTE

CAUSA LIMITATA DISPONIBILITÀ DI POSTI IN SALA NON E' STATO POSSIBILE ESAUDIRE TUTTE LE RICHIESTE.
CON PIACERE COMUNICHIAMO QUINDI CHE A BREVE RIPETEREMO L'EVENTO.




LA CONSAP DI TORINO HA ORGANIZZATO UN SEMINARIO APERTO A TUTTO IL PERSONALE. UN TEMA DELICATO, IMPORTANTE  . . . , A PARLARCENE SARA' IL DOCENTE DELL'UNIVERSITÀ DI PARMA, PROF. CLAUDIO PALUMBO.


giovedì 14 aprile 2016

Consap: fiori preside Virgilio. Proteste.


(ANSA) - Fumogeni arancioni ed uno striscione con la scritta "Solidarietà da fasci e forze dell'ordine. Irene vattene via". Questa la protesta contro la preside Irene Baldriga messa in atto stamattina dal Collettivo Autorganizzato del Virgilio davanti la sede dell'istituto, finito al centro delle cronache per l'arresto alcune settimane fa di uno studente colto in flagrante mentre vendeva droga a scuola. Gli studenti hanno deciso di protestare in seguito all'iniziativa annunciata ieri dal Consap, il sindacato di polizia, che a breve incontrerà la dirigente scolastica per consegnarle un mazzo di fiori in segno di solidarietà. "La scuola - spiega il Consap - non può essere considerata una zona franca, dove si può liberamente spacciare ma un luogo sicuro dove deve essere insegnata ai ragazzi l'educazione alla salute e alla legalità". Gli studenti hanno anche affisso manifesti di Federico Aldovrandi, Stefano Cucchi, Carlo Giuliani e Davide Bifolco "quattro vite spezzate dalla violenza delle forze dell'ordine".

sabato 9 aprile 2016

ROMA: Convegno sul tema: Abuso e maltrattamento all'infanzia: come accogliere le rivelazioni del bambino.

 

L’Osservatorio Sanità della Consap ha organizzato per il 21 aprile 2016 presso l'aula magna della Divisione Personale, sita a Roma in via Statilia, una interessantissima giornata di aggiornamento dal titolo:





ABUSO E MALTRATTAMENTO ALL'INFANZIA: COME ACCOGLIERE LE RIVELAZIONI DEL BAMBINO.
 La dott.ssa Maria Pagano, nota  psicologa ed esperta della materia, ci guiderà nel mondo della  comunicazione verbale e non in uno contesto delicatissimo come quello dei minori vittime di abuso. In considerazione dell’importanza dell’argomento la Segreteria Provinciale Consap di Roma ha chiesto ufficialmente di accreditare l’evento come aggiornamento professionale ex art. 20 comm. 5 A.N.Q. Gli interessati possono  comunicare la propria adesione alla segreteria provinciale di Roma:   consaproma.polizia@yahoo.it  oppure direttamente all’Osservatorio Sanità Consap.

mercoledì 6 aprile 2016

Contratto: firmata l'intesa sulla riduzione dei comparti

Contratto: firmata l'intesa sulla riduzione dei comparti. Innocenzi, non ci sono più alibi, aprire subito le trattative.

Finalmente governo e sindacati confederali hanno trovato a tarda notte l'intesa sulla riduzione dei comparti che passano, dopo un lungo tira e molla, da undici a quattro. Ora - ha dichiarato il Segretario Generale della Consap, Giorgio Innocenzi - non  ci sono più alibi. Il tavolo per il rinnovo del contratto di lavoro, bloccato dal 2010, deve essere immediatamente aperto. Il Governo - ha proseguito Innocenzi - sciolga inoltre il nodo delle risorse e degli arretrati. L'intenzione, secondo quanto filtra da Palazzo Vidoni, sarebbe quella di convocare entro 15 giorni i sindacati per un incontro. Per parlare di contratto, ma non solo. Sul tavolo della Madia non c'è solo il rinnovo. C'è anche la riscrittura complessiva delle regole del Pubblico impiego.

Ritardi, incomprensioni, doppioni: il nuovo 112 è da cambiare. La Consap su Il Corriere della Sera.


«Ritardi, incomprensioni, doppioni». E il 112, o meglio l’uno-uno-due - il nuovo numero unico per le emergenze, da non confondere con quello dei carabinieri - finisce sotto accusa da parte dei sindacati delle forze dell’ordine e degli enti di soccorso. Un duro colpo proprio all’indomani della morte dell’operaio filippino nell’incendio del bar Ciampini a piazza San Lorenzo in Lucina, con i tweet dell’avvocato Giulia Bongiorno che hanno fatto scoppiare il caso sull’omologo europeo del mitico 911 americano. Alle critiche su presunti ritardi nei soccorsi, i vigili del fuoco hanno replicato: «Noi lì in 4 minuti».
 I pompieri: «Meccanismo che vanifica il pronto intervento»
«Piuttosto - ribatte Rossano Riglioni, segretario romano del Conapo, il sindacato autonomo dei pompieri - è da tempo che chiediamo si faccia luce sulla gestione del numero unico a Roma, istituito come un call center gestito dalla Regione senza la presenza di operatori dei vigili del fuoco e delle forze di polizia con un meccanismo che vanifica il concetto di pronto intervento». Riglioni rincara la dose: «Da mesi le polemiche sono all’ordine del giorno per i ritardi e per le lunghe telefonate cui vengono sottoposti i cittadini che segnalano emergenze». L’allontanamento di un operatore che ha risposto male a una cittadina che segnalava un abuso, le critiche dell’imprenditore che ha contribuito a salvare dei migranti in mare che lo avevano contattato dal barcone («All’uno-uno-due mi hanno preso per un mitomane») hanno già rischiato di mettere in cattiva luce la sala operativa sulla Laurentina, inaugurata in pompa magna nell’autunno scorso.
 I poliziotti: «Anomalie già segnalate al dipartimento di Ps»
«C’è un indubbio allungamento dei tempi d’intervento del 118 - accusa Massimo Matteo, segretario Uil Roma e Lazio ed esperto in questioni sanitarie - e poi non si capisce chi, a questo punto, assegna il codice d’urgenza alla chiamata. Perché costringere il cittadino che ha subito bisogno d’aiuto a ripetere due volte la stessa segnalazione? In quella sala non c’è personale medico in grado di fornire indicazioni. E questo è pericoloso». I sindacati della polizia non la pensano in modo molto diverso. «Il lavoro della sala operativa del 113 è rallentato, condizionato anche per gli agenti su strada - sottolinea Giorgio Innocenzi, segretario generale della Consap -. In quella sala non ci sono persone con particolari attitudini operative. E spesso la seconda chiamata alla polizia non contiene elementi importanti, magari detti nella prima. Sono anomalie che sono già state segnalate al Dipartimento di pubblica sicurezza».
 Dal Nue ribattono: «Esistiamo per una legge dello Stato»
Accuse pesanti alle quali ribatte il direttore dell’uno-uno-due, Carlo Rosa, già vigile del fuoco (capo dei sommozzatori di Roma): «Il nostro è un sistema in funzione in tutta Europa, che da dicembre a oggi ha già smistato 950mila chiamate. Un errore, semmai c’è stato, ci può anche stare. Non abbiamo deciso noi di aprire questa sala - aggiunge -, è una legge dello Stato. E comunque domenica non ha sbagliato nessuno, purtroppo non è stato umanamente possibile salvare quella vita. Nella relazione che ho inviato al prefetto c’è scritto che abbiamo ricevuto 11 telefonate, una delle quali dell’avvocato Bongiorno. Non era la prima: i soccorsi erano già partiti».
 «Ridotte le chiamate di soccorso»
Rosa sottolinea anche che «il Viminale ci controlla tutti i giorni, in caso di problema ne rispondo io in prima persona, ma è un fatto che a Roma le chiamate di soccorso si sono ridotte da 15 mila a 7 mila, delle quali solo 2.500 vengono girate da noi alle forze dell’ordine, ai pompieri e al 118. Le altre non sono d’emergenza e tocca a noi filtrarle. Siamo obbligati a chiedere nome e cognome al cittadino. Le soffiate anonime non sono più ammesse. Riempiamo una scheda e la inviamo a chi dovrà intervenire: non è previsto che gli altri richiedano al cittadino le stesse cose. Perché non ci sono agenti o infermieri in sala?», conclude poi Rosa. «Perché è un call center laico. Rispondiamo in sei secondi e mezzo (prima erano 10) e un giorno saremo l’unico punto di riferimento telefonico per chi ha bisogno di aiuto».