martedì 26 aprile 2016

Innocenzi, stop privilegi per la militarità o sarà mobilitazione generale

Pensioni: il Consiglio dei Ministri vara per i militari un comodo scivolo per andare in pensione cinque anni prima con l'ausiliaria. Innocenzi, stop privilegi per la militarità o sarà mobilitazione generale

Mentre la legge delega per il riordino delle carriere, fortemente voluta dalla Consap e da tutte le rappresentanze sindacali per procedere ad un effettivo riallineamento degli ordinamenti dei comparti sicurezza e difesa annaspa tra mille difficoltà, si prospetta una nuova fuga in avanti della Difesa. Le gerarchie militari, approfittando dell’assenza politica del Ministro dell’Interno evidentemente affaccendato nella predisposizioni delle liste elettorali per le prossime elezioni amministrative, hanno inferto un nuovo colpo all’equiordinazione dei corpi civili e militari. Nel  Consiglio dei ministri del 22 aprile 2016,  guarda caso presieduto dal Ministro della difesa Roberta Pinotti,sono state discusse alcune disposizioni integrative e correttive in materia di difesa. Il Consiglio dei ministri, dopo ampia discussione, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive ai decreti legislativi 28 gennaio 2014, n. 7 e 8, adottate ai sensi dell’articolo 1, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 244. Il decreto legislativo contiene modifiche al Codice dell’ordinamento militare in materia di organizzazione e di personale introdotte allo scopo di raggiungere ancora più efficacemente gli obiettivi di riorganizzazione e di riduzione dello strumento militare nazionale fissati dalla citata legge n. 244. Tra gli interventi approvati uno inparticolare riguarda il trattamento pensionisticoquello che prevede la possibilità di collocamento a domanda in congedo, nella posizione di ausiliaria, di ufficiali e sottufficiali che si trovino a non più di cinque anni dai limiti di età. Un vero e proprio scandalo che la Consap ha immediatamente denunciato. Il Segretario Generale, Giorgio Innocenzi ha immediatamente inviato al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi una nota circostanziata di vibrata protesta con richiesta di un tempestivo e risolutivo intervento. Il Governo, - ha intimato Innocenzi  - deve una volta per tutte chiarire la sua reale volontà altrimenti a noi poliziotti non resterà che attuare una mobilitazione generale per condannare la volontà di non voler procedere ad una reale equiordinazione e ad un riordino vero ma solo ad operazioni di facciata che rischiano di danneggiare la sicurezza del Paese e i diritti dei poliziotti.