mercoledì 27 aprile 2016

Attribuzione riconoscimenti premiali al personale della Polizia di Stato, la Consap ed il Coisp sollecitano intervento del Ministro Alfano.

Attribuzione riconoscimenti premiali al personale della Polizia di Stato. Violato il diritto ad essere uguali dinanzi alla Pubblica Amministrazione. La Consap ed il Coisp sollecitano intervento del Ministro Alfano.

Signor Ministro,
ci rivolgiamo alla S.V. per rappresentare il diffuso stato di malessere che si è generatotra il personale della Polizia di Stato a seguito dello svolgimento delle ultime quattro deliberazioni adottate dal Dipartimento della P.S. per riconoscere le giuste e meritate ricompense a chisi è particolarmente distinto nello svolgimento dei compiti istituzionali.
Fino a qualche anno fa, nel rispetto di norme ancora vigenti, il delicato compito di giudicare le proposte premiali effettuate dai Questori su tutto il territorio nazionale era espletato da una Commissione Centrale paritetica (ovvero composta in pari numero da componenti designati dal Dipartimento della P.S. e dalle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative).Una errata interpretazione di alcune norme sulla spending review ha bloccato per circa tre anni l’attribuzione al personale della Polizia di Stato dei meritati riconoscimenti, sennonché le scriventi Organizzazioni Sindacali, che hanno chiesto per molto tempo la risoluzione di questa problematica, nell’interesse dei Poliziotti danneggiati da tale blocco, hanno accettato unitamente alle altre oo.ss.una soluzione immediata che, sebbene tardiva, arrivava attraverso un’ibrida formulazione che prevede una riunione presieduta dal Vice Capo della Polizia Vicario che decide in modo unilaterale e la sola consultazione delle Organizzazioni Sindacali.  I Sindacati hanno accettato tale formulazione perché il Dipartimento della P.S. aveva garantito di svolgere tale attività nel pieno rispetto dei principi che devono ispirare l’azione della Pubblica Amministrazione, e confermiamo che per gli anni appena trascorsi così è stato in quanto storicamente chi era preposto all’importante responsabilità di Vice Capo della Poliziacon funzioni vicarie dava esempio di equilibrio, di conoscenza e rispetto delle norme che regolano  il rapporto d’impiego, di serenità, di senso di responsabilità, di capacità di confronto e di una spiccata sensibilità, doti che si aggiungevano ad una grande conoscenza e rispetto delle problematiche del personale della Polizia di Stato.
Signor Ministro, oggi purtroppo non è più così.
Sin dal suo insediamento a Vice Capo della Polizia con funzioni vicarie e quindi chiamato a presiedere le riunioni di cui sopra, il Prefetto Luigi Savina ha infatti violato, a parere delle scriventi OO.SS., le prassi, i criteri, le norme che regolano ed attengono l’attribuzionedei premi e delle ricompense, evidenziando comportamenti che appaiono inopportunamente animati dalla volontà di compiere evidenti, macroscopiche ed inaccettabili parzialità amministrative.
Nelle ultime riunioni abbiamo registrato numerosissime anomalie delle quali alcune meritano di essere accennate per farLe comprendere lo sgomento ed il risentimento che hanno generato tra il personale della Polizia di Stato.
Cominciamo con il Sostituto Commissario Roberto Mancini, un Eroe che ha combattuto  fino all’estremo sacrificio, il quale insieme ad altri otto appartenenti alla Polizia di Stato,il 28 marzo 2013 a Roma, sventa una rapina a mano armata, arresta i rapinatori armati di pistola e libera gli ostaggi.
Un’operazione eccezionale che ha visto la partecipazione di nove Poliziotti i quali,nelle varie fasi, hanno messo a rischio la propria vita.
Il Questore di Roma dell’epoca, il dott. Fulvio Della Rocca, in modo avveduto  e rispondente alle normative vigenti, propone, per detti Appartenenti alla Polizia di Stato, la promozione per merito straordinario, ma nella riunione del 6 aprile u.s. il Prefetto Savinaprima decide di concedere la promozione solo a due dipendenti, nonostante la forte e giustificata avversione delle scriventi OO.SS., e successivamente, nella riunione del 20 aprile u.s., evidentemente sollecitato da più parti di riparare al pacchiano errore, tenta di porvi rimedio e,senza alcun pur necessario provvedimento amministrativo di annullamento dell’intera deliberazione, riesamina esclusivamente la posizione del Sostituto Commissario Roberto Mancini che finalmente e giustamente riceve la meritata promozione al merito straordinario, mentre, nonostante le veementi proteste del COISP e della CONSAP, nulla viene modificato per gli altri sei Poliziotti che hanno corso il medesimo rischio di vita ed hanno partecipato alle medesime attività.
Le anomalie purtroppo non terminano qui. Infatti, proprio nella riunione del 20 aprile u.s., molte proposte di attribuzione di riconoscimenti al personale della Polizia di Stato sono state declassate o non accolte dal prefetto Savina, nonostante la forte contrarietà delle scriventi OO.SS., perché, secondo non si sa quale suo personale criterio, non erano meritevoli della promozione per merito straordinario.
Sono stati quindi umiliati Poliziotti che hanno messo a repentaglio la loro stessa vita  per salvare dei cittadini o reprimere pericolose condotte criminale. Chi non aveva esitato a rischiare la propria vita per quella di un soggetto in procinto di suicidarsi gettandosi sotto un convoglio ferroviario, chi ha arrestato un pericoloso latitante, chi non ha esitato ad inseguire un criminale  in fuga che ha tentato d’investire con l’auto più volte i Poliziotti …..  tutti episodi segnalatidai Questori competenti per provincia per la promozione al merito straordinario o che comunque  la cui attività rientrava tra i criteri previsti dalle norme per essere promossi alla qualifica superiore.
Nella medesima riunione, però, il Prefetto Savina ha posto in deliberazione anche alcune richieste redatte da lui stesso quando, qualche mese fa, era Questore di Milano, …. proposte che ci permettiamo di definire “atipiche” poiché giunte a deliberazione mentre il personale, che evidentemente non ha avuto la “fortuna” di avere un Questore che si chiamava Luigi Savina, deve attendere circa due anni prima di vedere esaminata la propria proposta.
Già, Signor Ministro, ha letto bene! Il Vice Capo Vicario della Polizia, approfittandodel suo attuale incarico, ha posto in deliberazione le proposte effettuate da lui stesso, scavalcando centinaia di proposte premiali che ancora devono essere esaminate per gli anni 2014 e 2015, procurando così una evidente disparità di trattamento tra il personale della Poliziadi Stato ed evidenziando anche dell’altro ….
La lettura di due delle proposte del Questore di Milano Luigi Savina, che da Vice Capo della Polizia decide sulla “propria” richiesta con evidente e plateale incompatibilità amministrativa oltre che alla ostentata inopportunità deontologica, porta a rilevare che il citato, che si erge a severo censore delle proposte fatte da tutti i Questori d’Italia, ha proposto (e poi accolto)il riconoscimento premiale della promozione per merito straordinario nei confronti di una Appartenente alla Polizia di Stato che si è distinta nello svolgere la propria attività presso l’ufficio misure di prevenzione della Questura di Milano …. e nei confronti di altra per l’attività svolta quale operatore radio presso la sala operativa della Questura di Milano.
Signor Ministro, come Le apparirà chiaro, non concedere la promozione per merito straordinario a chi rischia la vita e poi concedere questo importante riconoscimento, con le modalità che abbiamo descritto, a chi ha svolto, seppur in modo lodevole, ma ordinario, la propria attività all’interno di un ufficio, è sostanzialmente intollerabile ed è il sintomo che la gestione di tale importante settore, qual’è la concessione dei premi e ricompense a livello centrale, non viene svolta con la imprescindibile imparzialità.
Dal 1° aprile 1981 ad oggi, nessun Questore in Italia ha mai neanche pensato di fare proposte premiali come quelle criticate, e soprattutto nessun Vice Capo della Polizia Vicarioha avuto l’avventatezza di acconsentire a fatti di tale inaudita gravità che, per la loro macroscopica evidenza, stanno creando profonde perplessità tra tutto il personale della Polizia di Stato sull’equilibrio e lucidità nell’esercizio dell’azione amministrativa.
In considerazione di quanto accennato, chiediamo un Suo autorevole intervento affinché le citate attività siano ricondotte ad una gestione imparziale, equilibrata e rispettosa delle norme vigenti.

Il Segretario Generale del COISP
Franco Maccari
Il Segretario Generale della CONSAP
                 Giorgio Innocenzi