lunedì 12 gennaio 2015

Sicurezza: Consap, giubbotti antiproiettili 'scaduti', 20mila agenti a rischio. Torino non è da meno !!

Sicurezza: Consap, giubbotti antiproiettili 'scaduti', 20mila agenti a rischio. Innocenzi, diffida a prefetto per chiedere sostituzione - Questore Roma li toglie alle volanti per darli alle scorte.

"Sono arrivati alla fine della loro vita tecnica e quindi scaduti i giubbotti anti proiettili in dotazione alla Polizia e non si è ancora predisposto il ricambio, causando danni impensabili, visto che d'ora in poi saremo senza protezione o usciremo con i giubbotti scaduti o in scadenza. Per questo, nei giorni scorsi, abbiamo fatto una diffida al prefetto per chiedere che si intervenga immediatamente: secondo le nostre stime sono tra i 15 e i 20mila gli agenti che rischiano di uscire per strada senza le adeguate tutele dagli infortuni". Lo dichiara all'Adnkronos il segretario del sindacato di polizia Consap, Giorgio Innocenzi.
"Per i tagli alla sicurezza - prosegue Innocenzi - si raschia il barile e si mette a rischio la vita dei poliziotti. Ora si sta cercando di porre rimedio acquistando dei giubbetti assieme all'Arma dei Carabinieri, ma difficilmente potremo averli prima di fine 2015". A questo, continua il segretario del Consap, "si aggiunge la decisione del questore di Roma di chiedere la restituzione di tutti i giubbotti anti-proiettile 'sotto camicia' dai reparti che li hanno in dotazione per destinarli alle scorte: in questo modo, i reparti operativi come le volanti, saranno costretti a scendere in strada senza il dispositivo di protezione individuale, fondamentale in caso di scontro a fuoco".
"Un tiramolla inaccettabile - continua - per un dispositivo necessario ma tenuto in scarsa considerazione dall'amministrazione della Polizia: l’ultima fornitura di giubbotti anti-proiettile di 19 mila unità risale al 2005, per strumenti che hanno una vita tecnica definitiva non superiore ai cinque anni che scendono a due per i pannelli di protezione balistica inseriti al loro interno, con la conseguenza che già il normale utilizzo era un rischio per il personale". (AdnKronos)