giovedì 23 aprile 2015

Uso auto di servizio: nuova direttiva della Presidenza del Consiglio

Uso auto di servizio: nuova direttiva della Presidenza del Consiglio. I funzionari che utilizzeranno l'auto di servizio in violazione del predetto decreto dovranno rispondere, oltre che di danno erariale e peculato d'uso, anche di abuso d'ufficio.

Il nuovo D.P.C.M. pubblicato sulla gazzetta ufficiale l’ 11 dicembre 2014 (Determinazione del numero massimo e delle modalità’ di utilizzo delle autovetture di servizio con autista adibite al trasporto di persone) prevede max 5 autovetture per tutte le amministrazione Centrali, ivi comprese le Forze di Polizia. (così stabilisce il decreto).

Tutti i dirigenti, vice dirigenti, funzionari (a prescindere dall'incarico ricoperto) nonché prefetti senza incarichi pertanto, dovranno farsela a piedi e dovranno portarsi con i propri mezzi sul posto di lavoro, pena il risarcimento per danno erariale. Questi potranno utilizzare l’auto in via non esclusiva, solo per spostamenti dettati per motivi di servizio. La reiterazione dell’uso abusivo dell’auto con autista personale oltre al danno erariale e al peculato d’uso, potrà integrare persino il reato di cui all'Art. 323 c.p. (Abuso d’ufficio) poiché usufruire illegittimamente dell’ auto di servizio, in violazione del predetto decreto, per farsi venire a prendere a casa e farsi riportare, a prescindere dal luogo di residenza dell’utilizzatore, è indubbio che costituisca a tutti gli effetti “un ingiusto vantaggio patrimoniale“.

L’art 3 comma 1 del citato DPCM infatti stabilisce che “l’utilizzo delle autovetture di servizio è consentito solo per ragioni di servizio che non comprendono lo spostamento tra abitazione e luogo di lavoro in relazione al normale orario di ufficio.” Anche se il decreto pone un termine ultimo per ridurre il numero di auto, fissato per il 31 dicembre 2015, sarà necessario dare attuazione da subito alle citate disposizioni, tenuto conto del numero complessivo di vetture che la nostra amministrazione al momento utilizza in maniera impropria.