mercoledì 12 novembre 2014

CIRCOLO UFFICIALI : SPESI PIU' DI DUE MILIONI DI EURO.

CIRCOLO UFFICIALI : SPESI PIU' DI DUE MILIONI DI EURO. LETTERA APERTA AL CAPO DELLA POLIZIA.

Signor Prefetto,abbiamo appreso che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza per riqualificare e mettere a norma il Circolo Ufficiali della Polizia di Stato, ubicato a Roma in  Lungotevere Flaminio, e risistemarne le cucine ha speso più di due milioni di euro.
Un  milione ottocento mila euro (1.800.000) per la sola riqualificazione e messa a norma del Circolo, cui si devono aggiungere altri 240.000 euro circa, per la fornitura e installazione della attrezzature per la cucina del circolo!
Più di due milioni di euro  per un circolo che è fruibile ad una minima parte dei poliziotti italiani, sebbene entrambi i finanziamenti, rientrino sotto la voce Fondo Assistenza della Polizia di Stato!
Com’è noto l'iscrizione al Circolo è consentita ai soli funzionari della Polizia di Stato e dell'Amministrazione Civile ed ai loro familiari.
I funzionari della Polizia di Stato sono circa il 4% del totale dei poliziotti, sono circa 4.000 unità e più o meno un quarto di questi sta a Roma e dintorni! Ma cosa bisognava fare di così importante al Circolo, quali lavori?
Si legge tutto nel capitolato speciale di appalto, e la riqualificazione significava rifare la piscina ai bambini, la sala per giocare a carte, la sala biliardo, spostare la cucina e la sala da pranzo, creare una reception, un chiosco bar, risistemare per bene le cucine e ri-pavimentare il tutto in marmo bianco di Carrara!
Ma attenzione, badiamo bene, che nonostante la cospicua somma impegnata, non tutta la palazzina è stata ristrutturata dato che dall’appalto è escluso il secondo piano in quanto riservata ad eventi del Ministero dell’interno, e la sua risistemazione è già stata affidata con altro appalto!!!
Tale scelta non rafforza l’immagine dell’Istituzione Polizia: né nei confronti dei poliziotti, né nei riguardi dell’opinione pubblica.
Tale situazione non ci sembra nemmeno coerente con l’esigenza di sobrietà e serietà di comportamenti che il momento storico-politico in cui il Paese si trova, fermamente richiede.
E’ indispensabile che la Pubblica Amministrazione tutta e in particolare la burocrazia del Dipartimento assuma sempre più atteggiamenti coerenti alle reali aspettative.
In una fase di recessione economica, quando si assiste a chiusure di presidi sul territorio, tagli delle spese per straordinari, missioni e non si è in grado di soddisfare i giusti diritti degli operatori, non possono accadere simili fatti.
Ma quante volte abbiamo denunciato situazioni di sprechi, di sperperi, lavori iniziati e mai terminati, materiale acquistato e poi abbandonato in qualche sottoscala, di stabili, uffici periferici, caserme dichiarate inagibili, e spesso queste sollecitazioni sono state vissute come “intromissioni” e non come contributo per rendere più trasparente possibile la gestione della cosa pubblica.
Ma davvero era necessario spendere tutto questo denaro pubblico? Nessuno vuole negare il diritto ai Funzionari di polizia di svagarsi e rilassarsi, ma riteniamo che farlo in economia sia doveroso in un ottica di rispetto dei poliziotti stessi e del Paese.
Purtroppo con amarezza dobbiamo affermare che nonostante le continue assicurazioni sulla volontà di risolvere i  problemi degli operatori di polizia, la prassi ed i comportamenti sono di segno opposto.
La Consap non intende demordere, è chiaro che modulerà le iniziative in ragione delle risposte. Abbiamo sempre sostenuto l’esigenza di relazioni sindacali corrette e il tono della lettera pur deciso non può essere visto che in questa ottica.
Nella speranza di poter vedere risolti i problemi che affliggono i poliziotti, Le invio distinti saluti.

Roma, 13 ottobre 2014

                                                                 Il Segretario Generale Nazionale
                                                                            Giorgio Innocenzi