lunedì 17 novembre 2014

ALTRO AEREO DI MIGRANTI PARTITO VUOTO CONSAP, E IO PAGO.

ALTRO AEREO DI MIGRANTI PARTITO VUOTO CONSAP, E IO PAGO.

Esattamente come successo alcuni giorni fa un aereo  che avrebbe dovuto trasportare migranti, circa 150 appena sbarcati a Pozzallo, è ripartito vuoto da Comiso- denuncia la Segreteria nazionale del sindacato di Polizia Consap. Questa volta la causa non è legata a motivi sanitari, come l’altra volta, ma ad un ritardo. Sembra infatti che la compilazione degli elenchi di questi profughi abbia impegnato più tempo del previsto, probabilmente a causa dell’alto numero dei migranti sbarcati, quasi 900  dalla stessa nave. Si tratta del secondo sbarco più numeroso di quest’anno nel ragusano. Una parte delle persone appena arrivate erano destinate a Palermo, altre a Messina e altre ancora Siracusa (al centro Umberto I). Una  parte, invece, destinati all’aeroporto di Comiso, dove con due voli charter dovevano essere trasferiti nella penisola.
Il primo charter è partito normalmente, il secondo no. Nonostante i poliziotti del reparto mobile di Catania fossero arrivati al’aeroporto di Comiso attorno alle 18.30, con i tre pullman di migranti, e l’aereo fosse ancora in pista, a causa del ritardo il velivolo non ha potuto attendere l’imbarco ed è decollato vuoto. È stato necessario attendere la sera un altro velivolo per completare il trasporto.
Ancora una volta ci chiediamo- dichiara Giorgio Innocenzi Segretario Nazionale della Consap- come è possibile che avvengano queste cose e soprattutto se questi viaggi a vuoto vengano pagati dai contribuenti. È facile addossare la responsabilità alla polizia, o ai suoi vertici locali. Mentre in realtà a Ragusa, e in Sicilia in genere, i Questori e i poliziotti stanno facendo miracoli per arginare e gestire questa problematica gigantesca. Quasi 1000 persone sbarcate solo ieri!
Tutto questo è una ragione in più di stress e malcontento per gli operatori dei reparti mobili, già provati per l’attività svolta ed esposti anche a malattie in queste operazioni di accoglienza. L'impreparazione con cui, ancora una volta, si intende gestire le attività di ordine pubblico connesse ai recenti sbarchi- incalza Igor Gelarda, dirigente Nazionale e segretario Regionale Sicilia  quale quello di oggi a Pozzallo, stride fortemente con il concetto di sicurezza con cui tali attività dovrebbero essere gestite ed espone ancora una volta il personale dei reparti mobili coinvolti in questi servizi a pericolose e stressanti condizioni operative. Se l’Europa lascia sola l’Italia con gli immigrati, come è stato più volte detto, l’Italia lascia praticamente da sole le forze dell’Ordine a gestire la parte più difficile, ossia l’accoglienza e la prima sistemazione di questa folla di disperati.