giovedì 7 novembre 2013

ALLOGGI IN CASERMA

ALLOGGI IN CASERMA A ROMA : PARTONO GLI SFRATTI DEGLI "ANZIANI" PER FARE POSTO AI "COLLEGHI GIOVANI.


Scoppia la questione alloggi in polizia: “Mentre i manifestanti dei movimenti della casa, violando ogni legge, bloccano gli sfratti e incontrano il Ministro Lupi, i poliziotti romani vengono sbattuti fuori dai loro alloggi”, lo denuncia la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, dopo le manovre in atto ai vertici della Polizia di Stato per trovare una collocazione ai 200 giovani colleghi usciti dal 186° corso.
La vicenda riguarda tutte le caserme di polizia di Roma dove alloggiano colleghi “anziani” che da un giorno all’altro stanno per essere cacciati per far posto ai giovani colleghi, i quali a loro volta sono stati sfrattati dalla Scuola di Capannelle dei Vigili del Fuoco, che aveva siglato un accordo con la Polizia di Stato scaduto il 4 novembre scorso.
La mancanza di una politica degli alloggi in Polizia e la discutibile assegnazione di doppi e tripli alloggi alla dirigenza in prestigiosi quartieri della capitale con ristrutturazioni milionarie pagate dai cittadini, che noi della Consap abbiamo più volte denunciato scontrandoci con il muro di gomma di un’Amministrazione adusa ai privilegi e refrattaria alle regole, sta ricadendo su tutti quei colleghi che per necessità erano costretti ad alloggiare nelle caserme.
“Siamo stati convocati, come sindacato, per una riunione sulla “problematica degli alloggi” presso la Questura di Roma – spiega la Segreteria Provinciale della Consap di Roma – un incontro che arriva fuori tempo massimo, visto che alcuni colleghi hanno già ricevuto l’avviso di sfratto”.
“E’ singolare che in un momento in cui si parla di femminicidio e si realizzano costosissime campagne a sostegno delle dignità delle donne, sembrano essere proprio le donne a dover subire maggiormente questa politica della “coperta corta”, per queste colleghe i soloni del “Ministero, hanno pensato ad una sistemazione da “regime carcerario made in italy”, fino a tre unità in poco più di 10 metri quadri: “Peggio che nelle carceri e senza nessun politico che si indigni o faccia scioperi della fame”.
Il sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato ha indetto lo stato di agitazione della categoria: “ i poliziotti non possono essere i soli a pagare i disagi dell’approssimazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che evidentemente confida nell’abnegazione e nello spirito di sacrificio dei suoi “sudditi in divisa” per nascondere l’incapacità gestionale, avallata da un Governo che concepisce la sicurezza solo in termini militari, Il diritto alla casa è un diritto costituzionale dei cittadini e lo è ancor di più quando quei cittadini che stanno per essere sfrattati hanno dedicato tutta la loro vita professionale a servire lo Stato”.