lunedì 7 ottobre 2013

MASSA : STOP CONSAP A PROGETTO A.P.U.A.N.E. (ATTIVITA' DI PUBBLICA UTILITA' NUOVA EDIZIONE).



Sulla stampa locale degli ultimi giorni si è potuto leggere che, a decorrere da oggi (30.09.2013 n.d.r.), un gruppo di dieci persone condannate con sentenza definitiva, potranno lavorare presso gli archivi del Tribunale e della Procura della Repubblica di Massa allo scopo di riordinarli e per la risistemazione degli uffici e degli arredi di tali enti. Detta iniziativa durerà sei mesi eventualmente prorogabili ed è nata per un accordo siglato tra il Tribunale, la Procura della Repubblica, l’Ufficio di Sorveglianza, l’Amministrazione Provinciale, la Direzione della locale Casa di Reclusione, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna ed il Centro Sociale CARITAS.
Lo scopo di tale progetto è, ad avviso di questa O.S., senz’altro molto nobile, in quanto afferma il principio secondo cui la pena non deve essere afflittiva bensì rieducativa e quindi, ben venga che un detenuto, o comunque un condannato, possa avere la possibilità di reinserirsi nella società. Tuttavia, quello che la C.O.N.S.A.P. non trova assolutamente ammissibile, è che tale percorso riabilitativo debba svolgersi all’interno dei suddetti Uffici Giudiziari dove, ovviamente, sono conservati atti processuali, dati sensibili e/o personali che ipoteticamente quei soggetti potrebbero anche divulgare non essendo evidentemente tenuti al Segreto d’Ufficio! Questa O.S. è convinta che ciò possa creare potenzialmente un reale pericolo di fuga di notizie che sarebbe pericolosissimo oltre che gravissimo. Per quale ragione si rende necessario far lavorare costoro in posti così delicati e particolari? Essi non potrebbero piuttosto essere rieducati, dando loro comunque la giusta e necessaria dose di fiducia, impiegandoli in lavori c.d. “socialmente utili” con cui renderebbero un servizio forse anche più utile alla società mentre, a quelle delicatissime mansioni, potrebbero essere destinati operatori specializzati, incensurati e soprattutto tenuti a mantenere il citato ed importantissimo SEGRETO D’UFFICIO. Le persone condannate, che hanno dimostrato una condotta irreprensibile durante il loro periodo di detenzione, potrebbero ad esempio essere impiegate per pulire le nostre città, piuttosto che per fare viabilità davanti alle molte scuole elementari e materne, mantenere in perfetto ordine i giardini pubblici ecc. ed in tal caso nessuno correrebbe alcun rischio e quei soggetti si sentirebbero in ogni caso utili e soprattutto responsabilizzati facendo aumentare certamente la loro autostima per la fiducia data loro.

Il Segretario Generale Provinciale Marco MORIGONI