lunedì 21 ottobre 2013

Dal Nazionale

TUTTI BRAVI, TUTTO BENE !!! AMARO SFOGO DEGLI OPERATORI DEL 1° REPARTO MOBILE-


Dopo la manifestazione di sabato si sono come al solito sprecati ringraziamenti e complimenti a cascata per tutti - tanto non costano niente: il ministro li fa al capo della Polizia, il capo della Polizia al questore, altrettanto fa il questore con i suoi uomini e così via discorrendo.
A parte qualche piccolo problema a sentire i nostri dirigenti tutto è andato bene e la macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione.
Noi marziani del 1° Reparto Mobile di Roma abbiamo visto come al solito un altro film. Ad esempio, davanti al Ministero delle Finanze, abbiamo visto il solito massacro dei poveracci di turno (stavolta è toccato ai finanzieri) che sono state le vittime sacrificali dell’accordo fatto con gli organizzatori del corteo: infatti, come sussurrato, agli uomini dei contingenti impiegati nella manifestazione, dai funzionari della questura presenti in strada, gli accordi erano di far divertire un po’ i “simpatici antagonisti” proprio lì, fargli tirare qualche bottiglia, un po’ di vernice, qualche bomba carta (tanto in sala operativa non arriva nulla), rompere qualche vetrina e poi continuare felici la loro passeggiata. Contrariamente ai proclami di tolleranza zero con i violenti, i Reparti sarebbero intervenuti decisamente solo se questi avessero cominciato a dare fuoco a qualche palazzo istituzionale!!! Ma tranquilli non avrebbero esagerato.
Purtroppo non è andata proprio così…
Oltretutto, dopo aver massacrato i poveri finanzieri per almeno 10 minuti, senza che nessuno sentisse la necessità di spostare in loro aiuto qualcuno dei 5000 uomini impiegati nella manifestazione, i simpatici black blocs, con i loro caschetti neri ancora calzati ed ancora in mano i pochi oggetti contundenti che non erano riusciti a scagliare contro i finanzieri, sono passati soli soletti davanti ad un nutrito contingente del Reparto Mobile di Roma fermo alla fine di via xx settembre, che è stato tenuto ben fermo dal solerte “radiocomandato funzionario” al loro comando per paura che qualcuno di quei simpatici ragazzi si facesse male.
Capito colleghi??? Chi ci dirige in piazza è così terrorizzato e/o interessato alla propria carriera, che non gli frega nulla che gli operatori che lavorano in piazza, lui incluso, possano farsi male, od essere ammazzati, come ormai da anni questi criminali cercano di fare, ma si preoccupa della incolumità, non solo dei manifestanti pacifici, come è giusto che sia, ma anche di quella di quei simpaticoni che hanno come unico scopo quello di devastare la città e passare sopra a chi come noi deve impedirglielo.
Anche quando questi criminali, isolati e schifati anche dal resto dei manifestanti, rimangono soli e potrebbero essere arrestati senza il rischio che la parte buona del corteo corra il minimo rischio.
Noi non ci meravigliamo di ciò, come in tanti quasi ci rimproverano, ne abbiamo viste troppe. Vogliamo solo avvisare i colleghi che non lo hanno ancora capito, soprattutto i più giovani, che, se mai avranno la sfortuna di trovarsi nelle condizioni di isolamento in cui tanti prima di loro si sono trovati per colpa di chi doveva invece preoccuparsi anche della loro incolumità, di non aspettarsi aiuti da nessuno, perché nessuno arriverà, perchè i loro colleghi in tuta da o.p.. sia blu grigia o nera, come al solito, verranno tenuti ben fermi ai loro posti dagli incravattati mestieranti dell’ordine pubblico.
Ma a coloro, noi diciamo di stare attenti, e di cercare di farli almeno rispettare, dalla gentaglia con cui li fanno, i loro sporchi accordi (siano black blocs o teppisti da stadio), perché se qualche collega si farà veramente male dovranno poi fare i conti con noi.
Roma, 21 ottobre 2013
La segreteria locale Consap
P.S. A proposito al Reparto di Roma i colleghi ancora attendono, oltre ai soliti
ringraziamenti orali – quelli arrivati subito -, quanto promesso, oltretutto senza
che nessuno lo richiedesse, per gli analoghi episodi di piazza cui erano stati
coinvolti accaduti negli anni passati: è così difficile fargli arrivare, se non un
premio in denaro, almeno un encomio od una lode.