venerdì 7 giugno 2013

INCIDENTI A TERNI : DURO INTERVENTO DEL SEGRETARIO NAZIONALE STEFANO SPAGNOLI.



Ancora una volta la polizia paga le colpe di una politica cieca e sorda, avendo "dovuto" fronteggiare, per obbligo e certamente non per divertimento, un manipolo di sobillatori e infiltratisi tra i manifestanti che legittimamente e correttamente ieri a Terni manifestavano le loro preoccupazioni e angosce. Viviamo in un paese governato da alcuni politici che prima creano le condizioni per piazze di protesta, poi chiedono le orse dell'ordine la salvaguardia dei diritti dei cittadini e dei loro e quindi appena possono le attaccano come se la responsabilità dei lavoratori che non ce la fanno più ad andare avanti sia da attribuire al loro operato. Addirittura ci strumentalizza, senza averne neanche le prove certe, la figura politica insanguinata per sostenere con più forza che la polizia è violenta e deviare così l'attenzione dal vero problema, che invece è quello della povera gente disperata. Quando poi si scopre che le ferite del indaco erano state provocate con un'ombrello da un manifestante, nessuno tra gli accusatori pensa minimamente a scusarsi né altresì nessuno si spreca ad accennare degli appartenenti delle forze dell'ordine rimasti feriti. Basta con gli attacchi alla polizia. I poliziotti le proprie responsabilità le pagano tutte sulla loro pelle, sempre e quando sono colpevoli vengono cacciati dal Corpo mentre alcuni politici indagati, anche per mafia, continuano a sedere in parlamento e negli scranni delle amministrazioni pubbliche. È ora di finirla, chiediamo allora che la polizia sia disarmata così, non avendo strumenti per difendersi dagli assalti di piazze inferocite, sarà giustificata se scappa e in piazza, a difendere i cittadini e le istituzioni, scenderanno coloro che ora, comodamente e in piena sicurezza, da dietro una scrivania si permettono di criticare e accusare chi per difendere anche loro e parare i danni che hanno determinato nel tempo lla società, rischiano la propria vita per 1.500 euro al mese e che ogni giorno non hanno la certezza di tornare a casa. Intanto valuteremo con i nostri legali se ci sono estremi per ipotizzare il reato di  diffamazione vero quei poliziotti. Concludo esprimendo a nome personale e della Consap solidarietà al Questore di Terni e vicinanza al sindaco di Girolamo ed ai lavoratori dell' Asp.