mercoledì 8 maggio 2013

RISCHIO CHIUSURA PER LA SCUOLA DI POLIZIA


RISCHIO CHIUSURA PER LA SCUOLA DI POLIZIA. CONSAP : 'POLIZIOTTI ALLO STREMO. CARENZA DEL PERSONALE AL 40% IN UMBRIA.


Scuola di polizia di Spoleto a rischio chiusura. Troppo oneroso il canone d'affitto, i costi vanno abbattuti e ci pensa la spending review. Archiviata l'ipotesi di trasferirci il commissariato, tanto meno di dar vita al reparto di prevenzione crimine. Quest'ultimo, infatti, è stato istituto nella questura di Perugia.  Come se non bastasse, ci si mette una carenza d'organico, oramai cronica, delle forze di polizia. A lanciare l'allarme sulla questione sicurezza, sono stati, questa mattina, il segretario nazionale del Consap (Confederazione sindacale autonoma della Polizia di Stato) Stefano Spagnoli e il segretario generale Giorgio Innocenzi. " I nostri poliziotti sono allo stremo - dice Spagnoli - c'è un forte disagio. Una carenza di personale del 40 per cento, per quanto riguarda l'Umbria". Stressati, costretti a subire i tagli degli straordinari, gli agenti di polizia devono indossare le divise invernali durante l'estate, devono fare i conti con poche auto, perlopiù vecchie e malandate, con il rischio di rimanere a piedi, perché non ci sono nemmeno i soldi per la benzina. Agenti che non possono nemmeno fare un inseguimento, se si devono varcare i confini di un altro territorio, perché poi non c'è il gasolio per far ritorno. "In tutta questa situazione - chiosa il sindacalista Spagnoli - la criminalità diventa più baldanzosa". Una speranza c'è, seppur non risolverebbe tutti i problemi: "Dei 360 allievi della scuola, qualche unità va fatta rimanere in Umbria". Gli inconvenienti non sono finiti qui. "Nella recente partita tra Ternana e Livornese - queste le parole di Spagnoli - ai poliziotti impegnati nel servizio d'ordine pubblico, sono stati serviti cibi scaduti. Ora partiranno dei provvedimenti anche dai risvolti penali contro i responsabili. Ad Assisi, invece, i nostri colleghi lavorano in un palazzo a stretto contatto con i ratti che spadroneggiano per i locali dell'edificio", racconta il segretario generale. La situazione è sull'orlo di una crisi: "I cittadini devono capire - dicono all'unisono i sindacalisti - che noi poliziotti vogliamo fare il nostro lavoro ma non ci mettono nelle condizioni di farlo". Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con il ministro Alfano per discutere del futuro della scuola di polizia. La speranza è che si decida di non chiuderla. L'istituto è un eccellente centro di formazione, l'unico del centro Italia che, inoltre rappresenta una risorsa economica per la città. Resta un rebus e di fatto, appesa c'è anche l'altra questione, quella del commissariato. Con uno sfratto esecutivo pendente, oramai da anni, dove andrà a finire? Forse in un palazzo del centro, ma per ora sono solo voci, nulla d'ufficiale, nemmeno il nome dello stabile.