Venerdì 03 Maggio 2013 17:26 | 
Il Presidente della Repubblica annulla la consueta festa del 1° giugno ed in Parlamento arrivano diverse richieste, provenienti da diversi partiti politici, per annullare la festa delle Forze Armate, il tutto per risparmiare soldi pubblici in un momento di grave ristrettezza economica: l’ultimo suicidio è di ieri, da parte di un muratore di 62 anni che da più di un anno non riusciva a trovare lavoro. E la Polizia di Stato cosa fa? Organizza l’omonima festa facendo giungere in aggregazione da ogni parte d’Italia 20 colleghi e li alloggia a Nettuno: ridente cittadina balneare. Peccato che i 20 colleghi devono giungere ogni giorno a Roma con i propri mezzi. A prescindere dal vergognoso disagio arrecato ai colleghi e considerato che non abbiamo neanche un Capo, cosa c’è da festeggiare in un momento in cui si spara sulla prima divisa che si incontra e i nostri concittadini si tolgono la vita perché non hanno un centesimo per poter mettere un piatto a tavola? Sarebbe opportuno riflettere sull’opportunità di tale festa, in questo delicatissimo momento. I nostri concittadini, l’intero popolo, guarda e giudica.
