venerdì 24 luglio 2015

I poliziotti dicono basta: protesta davanti al Viminale dei sindacati autonomi, per lo sblocco contrattuale e contro i tagli degli uffici di polizia.

I poliziotti dicono basta: protesta davanti al Viminale dei sindacati autonomi Consap, Sap e Coisp, per lo sblocco contrattuale e contro i tagli degli uffici di polizia.

Con  lo slogan “i poliziotti dicono basta” i sindacati autonomi della Polizia di Stato Consap, Sap e Coisp hanno manifestato oggi davanti al Ministero dell’Interno.
Una protesta al suon di trombette, megafoni e bandiere per imporre al Governo un’inversione di tendenza che restituisca dignità professionale alla Forze di Polizia avviando una politica che riporti al sicurezza nazionale al centro dell’agenda di Governo.
Oltre mille donne ed uomini in divisa liberi dal servizio si sono dati appuntamento nella caldissima estate romana per rivendicare lo sblocco contrattuale, la tutela legale ed operativa, il riordino delle carriere, ma anche per dire no alla ventilata chiusura di 400 uffici di polizia ed al calo inarrestabile degli organici che avrà ricadute pesanti sulla sicurezza dei cittadini rispedendo al mittente le proposte di legge in discussione il reato di tortura con l’inaccettabile previsione della persecuzione psicologica e il numero identificativo, due leggi che cosi come formulate appaiono come un regalo a chi delinque, legando le mani dei poliziotti.
Le rivendicazioni dettagliate erano oggetto di un volantinaggio che le tre sigle sindacali hanno realizzato a corollario della manifestazione.
Senza mezzi, senza stipendi e senza vestiti, un altro tema al centro della protesta: “andiamo in giro con le pezze al sedere – dicono Consap Sap e Coisp – nel 1992 si spendeva l’equivalente di 90 milioni di euro, nel 2014 ne sono stati spesi poco più di 15 milioni, un danno d’immagine ma anche un rischio operativo. Sul riordino delle carriere si parla senza mezzi termini di “presa per i fondelli” in previsione dell’ipotesi di un riordino a costo zero che non sani le situazioni pregresse.
Sui tagli si ironizza sull’impegno di un esecutivo che forte della sponde dei sindacati di polizia legati a Cgil, Cisl e Uil, che in campagna elettorale si erano “venduti” un provvedimento per l’assunzione di 2500 unità di Forze di Polizia, invece ogni perdiamo senza rimpiazzo oltre mille colleghi e colleghe. 

Ai poliziotti in protesta hanno portato la solidarietà il Segretario Generale dell'UGL, Paolo Capone, l'on. Renata Polverini e Maurizio Gasparri di Forza Italia, Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia, l'on. Michele Baldi Lista Zingaretti, Nicola Molteni e Massimiliano Fedriga della Lega Nord e l’europarlamentare Magdi Cristiano Allam.