sabato 30 agosto 2014

Non indagate quei due poliziotti: Innocenzi, sarebbe l’ennesimo segnale negativo nei confronti di chi indossa ogni giorno la divisa.

Non indagate quei due poliziotti: Innocenzi, sarebbe l’ennesimo segnale negativo nei confronti di chi indossa ogni giorno la divisa.

La Procura di Roma non si sarebbe ancora pronunciata. Ma il rischio che i due poliziotti, intervenuti per primi domenica mattina nella villa di via Birmania vengano indagati, c’è. Potrebbe infatti accadere in queste ore. Sarebbe un paradosso tutto italiano, e di certo non una novità nel Belpaese, ma il fatto che dalle loro Berette o da una sola di esse siano partiti i colpi che hanno centrato Federico Leonelli al torace, uccidendolo, rende incerte le sorti di ispettore e autista della volante. Negli Stati Uniti i due agenti sarebbero trattati da eroi. Al di là dell’atto dovuto (la possibile iscrizione sul registro degli indagati), e dell’azione penale obbligatoria per far luce sull’omicidio, indagare i poliziotti potrebbe portare le forze dell’ordine - già disgustate dai troppi procedimenti aperti ingiustamente nei loro confronti - a non premere più il grilletto per difendere i cittadini o per legittima difesa. E agli agenti che hanno sparato, una volta sotto inchiesta, sarebbe rovinata la vita e la carriera. Il nostro auspicio – dichiara Giorgio INNOCENZI, Segretario Generale Nazionale Consap, è che la Procura, stante la dinamica dei fatti, non prenda questa assurda decisione. Sarebbe l’ennesimo segnale negativo nei confronti di chi indossa ogni giorno la divisa.