martedì 8 ottobre 2019

Quando muore uno Sbirro cosa succede?

...inesorabile, a pochi giorni dalla tragedia di Trieste, arriva la polemica e il dibattito politico sulle risorse, i mezzi e lo stipendio troppo basso dei poliziotti. Eppure i vecchi ce lo avevano detto...arriverà l'aumento quando ci sarà un morto tra di noi. Ebbene di morti questa volta ce ne sono stati due e non sarà un aumento dello stipendio a far aumentare il livello di sicurezza tra gli operatori di Polizia. Non sarà un aumento a farci tacere sulla critica ad un sistema dirigenziale della Polizia incapace di scelte organizzative consapevoli e serie.
Abbiamo ancora un regolamento disciplinare del 1982 totalmente arbitrario e sbilanciato a favore del superiore gerarchico e dell'amministrazione, che è al contempo sia organo che segnala il comporta  scorretto, sia organo giudicante, impedendo di fatto ad un dipendente di poter segnalare un abuso di un superiore onde evitare inevitabili ritorsioni. Tale sistema chiuso impedisce di fatto ad un dipendente di segnalare anche omissioni dal punto di vista della sicurezza sul lavoro ad un ente esterno all'amministrazione , per non incorrere in sanzioni come minimo disciplinari. Esiste per questo un Organo di Vigilanza assolutamente dipendente dall'amministrazione poiché retto da un Dirigente della Polizia di Stato. Ebbene questo è solo un antipasto di un menù a base di contraddizioni che sarebbe veramente nuziale per la lunghezza.
Per tutte queste cose noi si muore tutti i giorni e i suicidi dei poliziotti aumentano...e una volta ogni tanto, "per fortuna", ci uccidono in mezzo ad una strada dove poi verrà posta una bella  lapide che lava le coscienze di coloro i quali, tutti i giorni, comunicando da dietro una scrivania di una tetra stanza del Viminale scrivono circolari sempre più assurde e stringenti e praticano la nobile arte di agire nell'interesse esclusivo dell'Amministrazione e non della Nazione, violentando i diritti costituzionali dei cittadini poliziotti, negando trasferimenti in regime di legge 104, ponendo in essere dinieghi assurdi a istanze di riabilitazione venti anni dopo comportamenti oggetto di provvedimenti disciplinari. Sono essi invece capaci di adottare procedure concorsuali totalmente prive di senno, la quale frequenza alterna decenni senza un concorso e poi venti concorsi uno di seguito all'altro, inframezzati da leggi di riordino delle carriere che fanno impallidire, ove le regalie di qualifiche si sprecano poiché non accompagnate da alcun aumento stipendiale....si potrebbe scrivere un Testamento con tutte le contraddizioni della Polizia ma stiamo a vedere cosa succede che sicuramente sarà molto ma molto più fantasioso di ciò che possiamo immaginare....