lunedì 14 settembre 2015

Fondo perequativo 2014: rapina legalizzata.

Fondo perequativo 2014: rapina legalizzata. Innocenzi, battaglia Consap per risarcimento danni attraverso una tantum degli arretrati.

Nelle assemblee e negli incontri che la Consap sta tenendo in ogni parte d’Italia emerge forte il malcontento dei colleghi e delle colleghe per la grave penalizzazione economica patita a seguito  del blocco stipendiale: per l’anno 2014 riceveranno solamente l’ 11.42 % ( lordo) di quanto gli spettava per promozioni, assegno di funzione ed altre voci stipendiali maturate formalmente nel periodo 2011 – 2014.
In buona sostanza vi è stata una  decurtazione di circa il 90% ( lordo) nel 2014, circa l’ 85% nell’ anno 2013 e poco più del 60 % nell’ anno 2012 di quanto spettava loro di diritto.
Una vera e propria rapina legalizzata consumata ai danni di una categoria che gode di un trattamento stipendiale modesto e invariato da tempo e a cui, peraltro, è preclusa la possibilità di esercitare una seconda attività lavorativa.
 Se a questo aggiungiamo il fatto  che quanto sarà corrisposto è stato prelevato dal fondo per la riforma delle nostre  carriere, che consisteva in circa 400 milioni di euro, la beffa è completa.
 La storica battaglia condotta dal sindacato per ottenere lo sblocco contrattuale, in buona sostanza, è stata azzoppata.
La ciliegina sulla torta, infine,è stata posta dalla Corte Costituzionale. Nel riconoscere l’illegittimità del blocco contrattuale ha pensato bene di precludere la doverosa restituzione degli arretrati
Una situazione paradossale ed assolutamente inaccettabile.
La Consap intende battersi per sanare la grave ingiustizia patita dal personale in sede di rinnovo contrattuale. In quella sede prima di parlare di aumenti salariali e contrattuali, chiederemo con forza e determinazione il risarcimento dei danni economici mediante la corresponsione del maltolto, anche sotto forma di una tantum degli arretrati spettanti al personale.