lunedì 22 giugno 2015

Treni, misure antiaggressione, la Consap all’incontro al Viminale.

Treni, misure antiaggressione, la Consap all’incontro al Viminale chiede: rispetto per la professionalità dei colleghi e pianificazione delle azioni da porre in campo. Basta con le misure straordinarie!

Siamo pronti ad aiutare i cittadini ma non possiamo diventare il tappabuchi di tutte le deficienze di questo paese lo afferma la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia dopo aver partecipato ieri al Viminale alla riunione convocata per le “iniziative antiaggressione a bordo dei treni”.
L’incontro è stato pianificato su richiesta di Trenitalia, incalzato dai sindacati dei ferrovieri allarmati per le ripetute aggressioni di questi giorni ai verificatori di bordo.
Il nostro spirito di servizio ci ha portato a presenziare all’incontro, diversamente da altre sigle sindacali – dichiara Giorgio Innocenzi Segretario Generale Nazionale della Consap – ma non possiamo certo dimenticare che la società dei treni che oggi ci chiede aiuto e la nostra Amministrazione hanno sempre trattato letteralmente “a pesci in faccia” le colleghe ed i colleghi impegnati per la sicurezza sulle tratte ferroviarie e nelle stazioni. Come possiamo dimenticare le continue umiliazioni alla dignità professionale: l’unilaterale ritiro della tessera di libera circolazione, che da sola avrebbe garantito più presenza e più sicurezza, i continui ritardi del pagamento delle indennità Polfer o il mancato riconoscimento del trattamento di missione per le scorte a bordo dei treni. Per non parlare delle sedi di servizio nelle stazioni, allocate sempre più lontane dai punti nevralgici e in strutture pressocchè fatiscenti.
In merito all’incontro la Consap riscontrando la prevalenza dell’onda emotiva in danno della pianificazione ha chiesto un dettagliato resoconto delle criticità, dicendosi contraria ad ogni iniziativa di carattere straordinario che non sia giustificata da rischi concreti.
“La Consap quindi – conclude Giorgio Innocenzi - non vuole abbandonare i cittadini, ne consentire che sui treni valga la legge della jungla, ma crede fermamente che una società a scopo di lucro, che nel solo 2014 ha ottenuto oltre 5 milioni e mezzo di ricavi operativi, debba investire seriamente per la sicurezza di tutti i suoi clienti”.