martedì 16 giugno 2015

RPC Piemonte : ostruzionismo sindacale

SIULP - SAP - SIAP - SILP CIGL - UGL - COISP - UIL ANIP - CONSAP

AL MINISTERO DELL'INTERNO - UFFICIO RELAZIONI SINDACALI
= R O M A =e p.c.
AL MINISTERO DELL'INTERNO - DIPARTIMENTO DELLA P.S.
SERVIZIO CONTROLLO DEL TERRITORIO
=R O M A=
AL DIRIGENTE R.P.C. PIEMONTE
=TORINO=
Ostruzionismo sindacale del Dirigente R.P.C. Piemonte.
Come più volte richiamato dalle circolari Sig. Capo della Polizia, il buon andamento dell'Amministrazione passa altresì attraverso le relazioni costruttive e collaborative che devono intercorrere tra le OO.SS. e i Dirigenti di Polizia responsabili degli Uffici.
Presso il Reparto Prevenzione Crimine del Piemonte, queste OO.SS. denunciano formalmente che il Dirigente dall'atto del suo insediamento, ha prediletto la strada dello scontro sindacale, perseguendo atteggiamenti che non si attagliano minimamente al postulato del Capo della Polizia.
Al riguardo ciò che contraddistingue ulteriormente la pessima metodologia nelle relazioni sindacali da parte del predetto Dirigente, è stata la ricorrente decisione di inviare un informazione preventiva alle OO.SS. il venerdì 12 giugno, con la quale stabiliva di dar corso dal lunedì 15 giugno, ad una nuova tipologia di servizio, unitamente alla proposta di progetto trimestrale dello straordinario programmato.
Una scelta a dir poco bizzarra se non si volesse pensare alla sua forma ostruzionistica, tendente comunque a mettere i sindacati in condizioni organizzative difficili se non pressoché impossibili visto il ristretto spazio temporale tra l'invio dell'informazione preventiva e l'adozione del progetto per lo straordinario programmato unitamente alla predisposizione di un nuovo servizio; per cui la richiesta di esame congiunto non avrebbe potuto che essere inoltrata , e di fatto lo è stata , il sabato 13 giugno.
La successiva volontà dirigenziale di stabilire la riunione dell'esame congiunto per le 14,30 del lunedì 15 giugno conferma, se mai fosse stato necessario, l'ulteriore atteggiamento ostruzionistico del Dirigente il quale, non contento, nonostante le richieste da parte delle OO.SS. di rivedere il giorno o l'orario, la stessa decideva con comunicazione che perveniva alle OO.SS. la domenica mattina 14 giugno, di anticipare la riunione del lunedì alle ore 13,00. Scelta chiaramente assurda e decisamente priva di discernimento, considerato che i sindacati, per far partecipare le proprie delegazioni, (peraltro nemmeno richieste nominativamente dal Dirigente) avrebbero dovuto comunque informare i propri Uffici da cui dipendono, operazione di fatto impossibile attesa la chiusura delle segreterie nella giornata di domenica.
Ciò che emerge in tutta evidenza è la palese caparbietà del Dirigente che non può non far sorgere spontanee due considerazioni: in primis l'assoluto disinteresse verso il legittimo ruolo istituzionale dei sindacati e delle loro delegazioni, mettendo in evidente difficoltà gli stessi uffici di appartenenza dei sindacalisti (non essendo stati posti nelle condizioni di essere informati preventivamente della riunione) sebbene i sindacati si siano adoperati chiedendo di effettuare la riunione in tempi e orari consoni, come
uniformemente consolidati in tutti gli Uffici di Polizia; in secundis fa ritenere, che il dirigente del RPC non abbia alcun interesse a intrattenere relazioni costruttive e collaborative con i sindacati di polizia ma, al contrario, la scelta del venerdì, giorno in cui veniva inviata l'informazione preventiva (solo il sabato e la domenica intercorrevano tra l'invio dell'informazione preventiva e l'adozione delle proposte dirigenziali ) l'invio della successiva comunicazione, a seguito della richiesta di esame congiunto, che perverrà alle OOSS la domenica mattina, nonché l'irragionevole scelta degli orari per la riunione dell'esame, rafforza l'idea che il Dirigente del RPC consideri la riunione per l'esame congiunto, una scelta organizzativamente univoca, tutta di sua esclusiva disponibilità alla quale le OO.SS., qualunque sia il giorno e l'orario di riunione da lei ritenuti opportuni, devono semplicemente adeguarsi.
E' vero che entro 48 ore il Dirigente deve indire la convocazione dei sindacati. Ed è vero che l'ANQ nulla dice in merito ai giorni ed alle ore di convocazione. Tuttavia, come l'ANQ non dice nulla circa l'obbligo di non tenere riunioni il giorno della domenica, (che nessuno si sognerebbe mai di organizzare) analogamente il buon senso e soprattutto l'interesse alla collaborazione, dovrebbe far comprendere in modo elementare che inviare un informazione preventiva alle OOSS il venerdì, per dar luogo a progetti di straordinario programmato o nuove tipologie di servizi il lunedì, è fuori da ogni ragionevole criterio diretto a ricercare la collaborazione.
I limiti comportamentali e forse "culturali" del Dirigente relativamente alle materie attinenti alle relazioni sindacali sono giganteschi e sembrano insormontabili. Al riguardo è ormai del tutto evidente la sua sofferenza a dialogare con le OOSS da cui si denota una carenza professionale formativa concernente l'interazione tra Dirigenza e sindacati. Tale atteggiamento si è evidenziato nel corso delle riunioni passate ed in ultimo in quella odierna.
Queste OOSS, sulla base di quanto sta verificandosi presso il RPC, ritengono che il buon andamento dell'Amministrazione come richiesto con lungimiranza dal Sig. Capo della Polizia, sia fortemente compromesso.
Infine, ma non per importanza, le OOSS contestano fortemente il ritardo nella presentazione dei progetti previsti per lo straordinario programmato, fuori dai tempi stabiliti dall'art. 25 c. 2 lex 164 e art, 16
ANQ che sanciscono come i progetti debbano essere proposti con congruo anticipo alle OOSS, almeno 15 giorni prima dell'inizio del trimestre preso in considerazione. In tale contesto la presentazione della proposta avrebbe dovuto essere presentata entro il 15 di maggio e, per questi sindacati, non sussistono ragioni che giustifichino detto grave ritardo, se non la persistente indifferenza alla normativa che regolamenta le relazioni sindacali da parte del Dirigente.
Alla luce di quanto rappresentato queste OOSS chiedono un autorevole e provvido intervento, in grado di riportare serenità nell'ambiente di lavoro ed il giusto rispetto verso i sindacati ed i diritti dei poliziotti.
In attesa di sollecito riscontro si inviano cordiali saluti.
Torino, 16 giugno 2015