mercoledì 10 giugno 2015

Jobsnews.it: Polizia, trasferimenti e promozioni senza regole.

 Innocenzi (Consap) il sacrificio non paga, vigono ancora logiche clientelari.

Polizia: trasferimenti e promozioni senza regole, questo l’allarme lanciato dai sindacati di categoria dopo i trasferimenti di agenti ed assistenti e le promozioni  didecine di dirigenti di polizia decisi dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nel mese di maggio ai quali faranno seguito altri provvedimenti a luglio.
La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia è pronta all'azione legale contro le negligenze dell’Amministrazione, che violando i principi di trasparenza, va ad influire pesantemente sulla motivazione del personale di Polizia in una materia tanto delicata come la sicurezza nazionale.
Abbiamo intervistato il Segretario Generale Nazionale della Consap Giorgio Innocenzi, il sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato che ha assunto da subito una posizione critica rispetto alle movimentazioni decise.
Segretario, cosa si sente di imputare all'Amministrazione?
Quello che preoccupa è l’instaurazione nella nostra Amministrazione di un porto delle nebbie che rende possibili decisioni importanti senza il rispetto delle regole quelle di trasparenza in primis, nonché la mancanza di oggettivi criteri che giustifichino il diritto del personale al beneficio dei movimenti richiesti. Abbiamo raccolto tutta una serie di legittime lamentale del personale escluso da questa movimentazione, colleghi e colleghe con pieni requisiti che si sono visti scavalcare, a tutela di questi diritti e di questi iscritti andremo avanti.
Ritiene inevitabile lo scontro legale?
Da parte nostra stiamo mettendo in campo tutta una serie di iniziative volte a scongiurare lo scontro, abbiamo chiesto un incontro urgente con la Direzione Centrale delle Risorse Umane, non certo per contestare le singole lamentele, ma per chiedere ai vertici di polizia di rispettare alcune procedure di legge che sono state violate, come ad esempio la mancata comunicazione semestrale del numero delle domande presentate non ottemperando all’art. 55 del DPR 335/82. Una violazione che, facendo leva sulla non conoscenza del personale della situazione reale, favorisce, imbeccate e suggerimenti per i soliti “ammanicati”.
Deve però ammettere che i movimenti sono necessari per ripianare gli organici negli uffici di polizia?
Le rispondo con una domanda se a lei serve personale per il controllo del territorio e per il contrasto alla criminalità e poi opera trasferimenti verso uffici ministeriali e Direzioni Centrali, sta forse fornendo risposte adeguate alle esigenza di operatività? Io penso di no; ebbene nei movimenti di maggio noi abbiamo “pizzicato” decine e decine di trasferimenti che sembrano gestiti con logiche esclusivamente clientelari, verso uffici che svolgono prevalentemente compiti burocratici
Queste anomalie riguardano solo agenti ed assistenti o anche la sfera dirigenziale?
Purtroppo si, questo riguarda sia gli agenti che i dirigenti, tanto è vero che abbiamo predisposto un ricorso giurisdizionale avverso alcune promozioni disposte dall’ultimo Consiglio d’Amministrazione dopo che riconoscimenti di avanzamento hanno ingenerato profondo malcontento, soprattutto fra quei funzionari “in trincea” che si sono visti scavalcare da burocrati ministeriali.
Cosa vorrebbe dire che vengono premiati i cosiddetti “imboscati” in danno dei funzionari operativi?
Basta osservare la velina dell’ultimo Consiglio d’Amministrazione per accorgersi che il sacrificio non paga.
Per concludere cosa direte ai vertici della P.S. nel caso fosse programmato il richiesto incontro?
Diremo con forza che la Consap non può accettare di vedere calpestate le regole di buon andamento e di imparzialità dell’Amministrazione, disatteso il diritto contrattualmente garantito, all’informazione sui criteri di assegnazione del personale; ne può accettare di vedere il suo ruolo schiacciato in un ambito notarile, trattandosi di scelte che non riguardano solo un ristretto numero di persone ma che ricadono a cascata sulla qualità del lavoro e sul rispetto dei diritti di tutto il personale.