sabato 27 giugno 2015

Reato di tortura: il governo sta confezionando una polpetta avvelenata per chi combatte il crimine.

Reato di tortura: Innocenzi, con la complicità del ministro Alfano il governo sta confezionando una polpetta avvelenata per chi combatte il crimine.

La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia ha sempre osteggiato l'introduzione del reato di tortura concepito dal Governo per umiliare e legare le mani ai poliziotti.
Al di là delle dichiarazioni di facciata del Governo – spiega Giorgio Innocenzi Segretario Generale Nazionale della Consap – l’esecutivo, con la complicità del Ministro dell’interno Angelino Alfano, sta confezionando una polpetta avvelenata per chi combatte il crimine.  Siamo davanti all’ennesimo regalo ai criminali, dopo gli svuota carceri, in assoluta controtendenza con una società civile che si arma e si difende da sola.
Dopo i protocolli operativi che vogliono rimodulare finanche le modalità di esecuzione di un arresto arriva la “persecuzione psicologica”, prevista nel reato di tortura che pone a rischio denuncia agenti e militari. 
L’auspicio – conclude la Consap - è che la protesta possa indurre a rivedere l’impianto di una legge che così come è appare come un attacco verso chi con impegno sacrificio e rischio quotidiano difende la collettività.