sabato 8 marzo 2014

La Consap si schiera contro la ventilata chiusura delle squadre nautiche e sommozzatori.

 Documento del gruppo di studio Consap.

In data 28.2.2014 presso la Segreteria Generale si è tenuta una riunione del neo gruppo di studio Consap in ordine al provvedimento annunciato di chiusura di uffici e specialità della Polizia di Stato.

Il gruppo di studio composto dal Coordinatore Nazionale Cesario Bortone e dal dirigente nazionale Giuseppe Carriera e da il componente consulta Squadre Nautica Pasquale Lamensa ha stilato un documento che verrà integrato dalle osservazioni che i segretari provinciali e segretari regionali consap invieranno alla segreteria generale .
 Preliminarmente si è discusso in via prioritaria della problematica della chiusura delle squadre nautiche.
Premesso che le squadre nautiche hanno sempre fornito un supporto per l’attività di controllo del territorio e di tutte le altre attività d’istituto sul mare territoriale e nelle acque interne, che a queste e’ ancora oggi demandata in modo esclusivo il controllo e la gestione dell’ordine pubblico sul territorio nazionale in particolare il cosiddetto mare territoriale e le acquee interne;
 Premesso ancora che la eventuale totale chiusura dei presidi nautici della polizia di stato comporterebbe anche grave violazione agli accordi e trattati comunitari in materia di forze di polizia, la CONSAP ritiene assurda e eccessivamente penalizzante la chiusura delle squadre nautiche.
 Ritiene altresì che in un ottica di razionalizzazione della spesa pubblica non e’ contraria per principio alla ottimizzazione delle risorse in campo, nel caso di specie però e’ d’obbligo per senso di responsabilità e a tutela del compito istituzionale porre alcuni quesiti:
 1. la chiusura indiscriminata di tutte le squadre nautiche presenti sul territorio nazionale porrebbe un serio rischio dell’ordine e sicurezza pubblica in quanto verrebbe a mancare l’unica forza di polizia ad ordinamento non militare a cui e’ delegata per legge la gestione dell’ordine e la sicurezza pubblica. A chi saranno demandate dette competenze?
 2. la chiusura indiscriminata di tutte le squadre nautiche presenti sul territorio nazionale comporterebbe la totale perdita di presenza e controllo da parte della Polizia di stato su una fetta consistente di territorio sul quale verrebbe meno ogni attività e controllo di polizia giudiziaria e ogni azione di contrasto alla criminalità organizzata in ordine anche ai reati di specie.
 3.      la chiusura indiscriminata di tutte le squadre nautiche presenti sul territorio nazionale comporterebbe la totale perdita di presidi di vigilanza fissa e saltuaria ad obbiettivi sensibili quali centrali elettriche, gasdotti, piattaforme e terminal petroliferi, aeroporti, aree militari e civili di interesse nazionale e extranazionale. Chi assumerà tali oneri?
 3.      la chiusura indiscriminata di tutte le squadre nautiche presenti sul territorio nazionale porrebbe la Polizia di stato nella condizione di scomparire fisicamente da tutte quelle manifestazioni e grandi eventi (G8, coppa del mondo di vela, manifestazioni sportive di richiamo, esibizioni frecce tricolore, ecc.) in cui e’ necessaria oltre che una presenza operativa anche una presenza per scopi d’immagine. Quanta duro sarà recuperare spazi d’immagine?
 A tutto quanto su premesso vanno poi aggiunte alcune considerazioni di carattere meramente pratico. La chiusura indiscriminata dei presidi nautici comporterebbe l’immediato annullamento di numerose professionalità (comandanti d’altura, costieri e motoristi) formate con anni di duro lavoro e grandi sacrifici anche in termini di costi per l’amministrazione oltre che per i colleghi senza però produrre alcun risparmio economico essendo gli emolumenti di riferimento tutelati dal beneficio del trascinamento. L’effetto finale sarebbe quello di pagare per un servizio che non si fa piu’…
 In riferimento al naviglio in servizio di polizia si segnala inoltre a chi legge che poco o nulla in termini economici arriverebbe nelle casse dell’amministrazione dalla totale o parziale messa all’incanto dello stesso, sempre ipotizzando un buon fine. Considerando inoltre la natura del naviglio, la sua eta’ media anagrafica e la necessaria manutenzione ordinaria giornaliera che ad oggi ha costi esigui poiche’ effettuata dal personale in servzio porrebbe addirittura l’amministrazione in una condizione di assumersi ulteriori oneri e costi per il rimessaggio e per le manutenzioni in attesa della dismissione del naviglio.
 Tutto quanto su premesso la consap è del parere che si può razionalizzare ed ottimizzare le risorse in campo.
 Ad esempio riducendo della metà il numero dei presidi nautici attuali, ma assolutamente non si può annullare un patrimonio di uomini mezzi esperienze e professionalità per il bene dell’amministrazione, per la sicurezza del paese e perche’ no per salvaguardare le giuste aspettative dei professionisti del mare della polizia di stato.
La Consap alla luce di quanto sopra ha chiesto un urgente incontro con il Capo della Polizia al fine di rappresentare con dati concreti la bontà di quanto descritto.

Chiusura dei presidi di Polizia, mobilitazione Consap in tutta Italia. La Consap convocata dal Vice Capo Polizia Vicario.


Mentre in tutta Italia si susseguono le iniziative e le manifestazioni delle Segreterie Regionali e Provinciali per impedire la chiusura di presidi ed uffici di Polizia, la Segreteria Nazionale Consap è stata nuovamente convocata per il 4 marzo prossimo al Dipartimento della Pubblica Sicurezza dal Vice Capo Polizia Vicario Marangoni. L'esito dell'incontro ed le eventuali iniziative di mobilitazione generale saranno tempestivamente comunicate.