Il ministro ha ammesso che "è un problema complesso perché da una parte dobbiamo garantire la sicurezza degli operatori e le loro famiglie, dall'altra non si può fare un discorso del genere se non si fa altrettanta chiarezza su chi partecipa ai cortei travisato o armato, è un tema che va discusso anche con gli operatori di polizia e con i sindacati". E il ragionamento successivo è appunto quello di mettere in piedi "norme più rigorose per chi, più volte, crea disordini, un po' come ci sono per gli stadi, insomma una specie di Daspo per i manifestanti". Solo un'idea per ora, anche perché, ha spiegato la Cancellieri, non è detto che si riesca a fare durante questa "legislatura tecnica, ma ci sono già diverse proposte".
martedì 20 novembre 2012
NORME PIU' RIGOROSE PER CHI NEI CORTEI CREA DISORDINI.
Il ministro ha ammesso che "è un problema complesso perché da una parte dobbiamo garantire la sicurezza degli operatori e le loro famiglie, dall'altra non si può fare un discorso del genere se non si fa altrettanta chiarezza su chi partecipa ai cortei travisato o armato, è un tema che va discusso anche con gli operatori di polizia e con i sindacati". E il ragionamento successivo è appunto quello di mettere in piedi "norme più rigorose per chi, più volte, crea disordini, un po' come ci sono per gli stadi, insomma una specie di Daspo per i manifestanti". Solo un'idea per ora, anche perché, ha spiegato la Cancellieri, non è detto che si riesca a fare durante questa "legislatura tecnica, ma ci sono già diverse proposte".